La prolificità al servizio della squadra: Cavani vs Borriello

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In loro ripongono le speranze i rispettivi tifosi, grazie a loro Napoli e Roma possono ancora ambire a traguardi non indifferenti, entrambi quest’anno si stanno definitivamente consacrando nel gotha del calcio italiano.

Edinson Cavani Marco Borriello, uno di fronte all’altro stasera alle 20.45 allo stadio Olimpico di Roma, entrambi in forma meravigliosa: il primo ha segnato 18 gol in 24 partite di campionato, il secondo ha fatto 10 reti in 22 match disputati. Mentre Walter Mazzarri sembra aver deciso che il ragazzo di Salto debba scendere in campo da titolare al fianco di Ezequiel Lavezzi e Marek Hamsik, mister Ranieri non ha ancora sciolto del tutto le riserve riguardo al centravanti titolare: “Quale tridente, Totti, Borriello e Vucinic? E lasciamo fuori Menez? Poi vedremo…”, ha ribadito elusivamente l’allenatore di San Saba ai cronisti presenti ieri a Trigoria in occasione della consueta conferenza stampa prima delle partite.

La difesa della Roma si presenterà oltremodo rabberciata: Ranieri
presumibilmente opterà per Cassetti in posizione di difensore centrale accanto a Juan, preferendolo a Loria e Guillermo Burdisso. D’altro canto, la retroguardia campana è la solita: il trio Campagnaro – P.Cannavaro – Aronica è tanto unanimemente conosciuto quanto inaffidabile, nonostante gli azzurri abbiano la seconda difesa migliore della serie A (assieme a Genoa e Lazio, dietro al Milan che ha subito 19 reti): probabilmente l’ottima organizzazione offensiva del Napoli e le egregie performance del portiere Morgan De Sanctis hanno compensato a dovere le inadempienze dei difensori. Comunque sia, le due linee arretrate si dovranno preoccupare di Cavani e, se dovesse giocare, Borriello.

Certamente i due hanno profili diversi: il primo è più alto ma molto più esile (184 cm distribuiti in 71 kg), l’altro è leggermente più basso ma ha una muscolatura da combattente (1.80 m per 73 kg).

L’uruguayano è molto poliedrico: in maglia azzurra ricopre il ruolo di punta centrale, attaccante di manovra che sa anche aprire gli spazi per gli inserimenti di Lavezzi, Hamsik e per gli esterni di centrocampo. Ma Edinson sa anche giocare sull’esterno, sa fare anche l’ala destra o sinistra, come nella nazionale “celeste” accanto a Forlan e Suarez.

Come Borriello, ha grandissima capacità di calciare al volo, sa usare entrambi i piedi, e fa della rapidità di esecuzione la sua arma migliore. Soltanto da quest’anno si è distinto per la continuità che contraddistingue i goleador di razza, ma è ancora giovane (23 anni) e può ancora stupire. Fanno spavento anche la sua progressione in profondità ed i suoi dribbling secchi in velocità. Sarà complicato per Juan e Cassetti contrastare il “Matador”: i due centrali dovranno essere accorti e precisi, ed i reparti dovranno essere necessariamente corti, per non permettere a Edinson & Co. di scattare negli spazi e partire in contropiede, arma principale degli uomini di Mazzarri.

Marco Borriello è un centravanti vero, che è nel pieno della sua travagliata carriera.  Il numero 22 abbina allo strapotere fisico-atletico, una tecnica notevole ed una dinamicità insolita per un attaccante boa. I suoi movimenti permettono ai centrocampisti di inserirsi, sebbene questi ultimi non abbiano sfruttato a dovere gli spazi che il bomber napoletano ha loro aperto. Anche lui è in possesso di una splendida coordinazione volante, è un buon colpitore di testa, ha spirito di sacrificio, fame di gol e vittorie. Non ha il dribbling e le accelerazioni del sudamericano, ma è altrettanto pericoloso in area di rigore.

Borriello vuole ulterioromente dimostrare di essere un giocatore da grandi palcoscenici, così come Cavani.

Entrambi, questa sera alle 20.45, vogliono la vittoria: non è sicuro che ci sarà spettacolo, ma se ci dovesse essere, sarebbe anche per merito loro.

[Guido Zeviani Pallotta – Fonte: www.forzaroma.info]