Lazio: al via il turn over in attacco

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Una settimana, una sola settimana di riposo, poi per la Lazio si scatenerà l’inferno. Sette gare in ventidue giorni per vedere cosa faranno da grandi i biancocelesti, per testare le qualità di un gruppo che per il momento ha stupito tutti facendo bottino pieno sia in campionato che nei preliminari di Europa League. Petkovic, qualche tempo fa, disse che ogni squadra deve avere i suoi titolari ma in una stagione ricca d’impegni e con un parco attaccanti di qualità come quello che ha a disposizione, il tecnico di Sarajevo dovrà, per forza di cose, far girare i suoi elementi per non ripetere gli errori della passata stagione.

Klose è intoccabile, l’hanno capito tutti, anche i componenti della rosa, ma con un mese pieno zeppo di impegni andrà gestito anche il panzer tedesco, per evitare che saluti tutti sul più bello, com’è capitato l’altr’anno, quando i capitolini hanno dovuto dire addio ai sogni di gloria europea proprio per gli infortuni del numero 11 e di Lulic, tra i migliori fino a quel momento. E allora via con il ‘turn over’, questo termine che ormai va tanto di moda, e, come si legge dalle pagine della Gazzetta dello Sport, le alternative non mancano di certo, dato che al rientro la Lazio avrà un trittico di gare molto complicato e nessuno, neanche “Dio Klose”, potrà giocarle tutte.

FLOCCARI – Era sul punto di lasciare la Lazio, ormai il suo passaggio al Bologna era cosa fatta ma Vlado ha fermato tutti, e gli ha assegnato il ruolo di vice-Klose. Non ha giocato i primi due impegni europei proprio per non stravolgere le trattative in corso, ma adesso Sergio è pronto, e dopo gli otto gol firmati con i gialloblù lo scorso anno, vuole dare una mano alla squadra che credette in lui due anni fa, quando a Genova le cose non giravano alla perfezione e riprendersi la fiducia di tutti.

KOZAK – Il gigante cieco scalpita, vuole continuare a segnare e convincere Petkovic a concedergli più spazio. Considerato ancora troppo acerbo da mister Reja lo scorso anno, quest’anno Libor è cresciuto, vuole insidiare Floccari come prima alternativa al tedesco, e “pretende” più spazio. Finora gli è stata data una sola occasione e il numero 18 l’ha sfruttata alla grande: doppietta in casa contro il Mura 05 e passaggio del turno, con tanto di applausi della curva e del tecnico, che sta cambiando idea sul suo conto ed è pronto a concedergli la vetrina che merita.

ZARATE – Lui, croce e delizia del tifo biancoceleste, è tornato da un’esperienza tutt’altro che positiva con l’Inter, e deve riconquistare un ambiente che si è sentito tradito dal suo abbandono la scorsa estate. Per il momento il mister di Sarajevo non lo vede e in una Lazio che vince e convince diventa difficile collocare l’argentino nello scacchiere tattico. In queste sette gare, però, gli sarà data sicuramente una chance e Maurito la deve sfruttare al massimo. Con lui in campo, i biancocelesti hanno disputato i preliminari di Europa Legue e il numero 10 ha alternato sprazzi di grande calcio ad amnesie, nonostante sia anche tornato al gol tra le mura amiche di Formello.

ROCCHI – Tommaso è il capitano, l’anima di questa squadra, ma adesso sta passando forse il periodo più difficile da quando è a Roma. Zero minuti tra campionato e coppa ed esclusione dalla lista dell’Europa League hanno relegato l’attaccante a veneziano a ruolo di quinta punta nell’organico biancoceleste. Anche lui in estate era vicino alla cessione, ma il suo attaccamento alla maglia l’ha fatto restare, pur sapendo che davanti ha gente più forte e più giovane che non gli lascerà molto spazio.

[Gianmarco Frizzola – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]