Lazio: Cana un esempio, Klose impara l’italiano e Lulic è il più seguito dai compagni…

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AURONZO di CADORE – Le giornate proseguono velocemente nel ritiro della Lazio sotto le tre cime di Lavaredo, i riflettori sono puntati tutti sui nuovi acquisti che si stanno pian piano ambientando. Di Marchetti e della sua grande voglia di tornare ad alti livelli, con tanto di abnegazione e dedizione al lavoro, si è già parlato, ma non si è ancora sottolineato abbastanza la grande serietà di Lorik Cana, l’italiano di Klose e i consigli per Lulic.

Il mediano albanese è uno di quelli che a fine allenamento si intrattiene maggiormente con i tifosi a firmare autografi ed a scattare foto. Nel pomeriggio di ieri è arrivata una famiglia dall’Albania proprio per incontrare il loro idolo e lui ha accolto a braccia aperte i connazionali fermandosi a parlare con loro della sua nuova avventura e della squadra in cui è approdato. Lorik sul rettangolo verde impressiona per grinta e professionalità, mai una nota fuori posto, mai una distrazione. Il suo atteggiamento, invece, è l’esatto opposto fuori dal campo dove regala grandi sorrisi per le strade di Auronzo.

Stesso discorso, più o meno, vale per un altro dei nuovi acquisti, Miro Klose, per il tedesco parlano i numeri e la carriera costellata da gol importanti e trofei vinti. L’ex attaccante del Bayer sulle dolomiti ha sorpreso presentandosi con un buonissimo italiano che parla con i compagni e con i sostenitori accorsi numerosi per vederlo. Anche Miro sul campo è uno di quelli che affronta più seriamente gli allenamenti, ascolta i consigli di Reja, che per lui ha un occhio di riguardo, e commenta con gli altri attaccanti posizioni, movimenti e giocate da fare. Il più coccolato della squadra per ora sembra invece, Senad Lulic. Il terzino serbo è tra i più timidi, parla poco e si vede che sta ancora cercando la sua dimensione.

In campo è uno di quelli che si nota di più dal punto di vista fisico, corre e non si ferma mai, ha una falcata impressionante ed è tra i velocisti della rosa. I compagni di reparto, in particolar modo Stendardo ieri, lo istruivano sui movimenti da fare in diagonale nella difesa a quattro, forse è ancora un po’ indisciplinato tatticamente, ma le qualità le ha tutte. Gioca a sinistra, ma è un destro puro, tocca e appoggia il pallone solo con un piede, per ora è stato provato solo sulla corsia mancina, però non si escludono sorprese. Stamattina non sono state fatte prove sul campo, solo corsa e palestra. Le prime ore della giornata si sfruttano soprattutto per gli esercizi atletici e per sviluppare corsa e potenza sulle gambe. Palestra, ripetute e poi bicicletta facoltativa al quale ovviamente non ha rinunciato Reja, accompagnato nelle sue pedalate nel bosco da tutto lo staff tecnico. Appuntamento al pomeriggio, alle 17 tutti in campo, si attendono esercizi con il pallone.

[Alessio Aliberti – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]