Lazio: cento volte Hernanes

257

Cento volte Hernanes. Preparate lo champagne. Ma non stappatelo. Succederà domani a Milano, il San Siro come sfondo. Il Profeta non poteva scegliere palcoscenico migliore. Cento presenze in campionato con la maglia della Lazio, cento partite col biancoceleste sulle pelle. Paso doble e tiro. Di destro o di sinistro, non fa differenza. Il 6 agosto 2010 l’arrivo nella capitale con tanti riconoscimenti appuntati sulla giacca (con il San Paolo si è fermato a 99 apparizioni). Miglior calciatore del Mondo under 23, nel 2009 il Times non ha dubbi su chi premiare. Ci ha messo poco a entrare nel cuore dei tifosi, Hernanes. Prima stagione ed è subito record: 11 reti messe a segno, soltanto un altro centrocampista nella storia della Lazio era finito sul tabellino dei marcatori così tante volte in un solo campionato. Un certo Pavel Nedved, poi pallone d’oro durante l’esperienza juventina.

Secondo anno all’insegna della sostituzione. Reja lo tira fuori anticipatamente dal terreno di gioco 21 volte su 31 (8 gol). Il malumore cresce, i rumors di mercato pure. Poi l’arrivo di Petkovic: nuovo tecnico, nuovo modulo. Ma soprattutto “vecchia” posizione in campo. Addio ruolo da trequartista, niente più spalle alla porta avversaria e difensori con il fiato sul collo. Meglio arretrare di qualche metro e puntare le difese frontalmente. Il primo gol ufficiale del nuovo corso porta proprio il sigillo del Profeta. Un sinistro sotto la traversa a sbloccare il playoff di andata di Europa League con il Mura. Da Hernanes a Hernanes. La stagione si chiuderà con la partita delle partite, il brasiliano vuole mettere la firma nella finale con la Roma per riscattare il penalty sbagliato nell’ultimo derby. Quella firma che i tifosi attendono sul rinnovo contrattuale. E allora sì che si potrà stappare lo champagne e brindare. Cento volte Hernanes, cento motivi per non dirsi addio.

[Carlo Roscito – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]