Bella con le grandi, vulnerabile con le altre: questa l’immagine che aveva dato la Lazio nel passato campionato. Come ricorda l’articolo sul Corriere dello Sport a cura di Fabrizio Patania, il traguardo Champions la stagione passata è sfumata per i troppi punti persi con le medio piccole. I dati lo confermano: con le big 1,7 punti di media (17 totali su 10 big match), con le altre stessi punti (17), ma un arco più lungo di partite (ben 16) e una media di 1,06 per gara.
SPRECO – Sono stati tanti i punti persi con le piccole. I pareggi interni con Siena e Lecce, la sconfitta con il Novara praticamente già retrocesso, quella in casa con il Bologna subito dopo il derby vinto e ancora il tracollo di Palermo e il doppio ko con il Genoa. Se la Lazio non avesse fatto delle imprese con le grandi probabilmente si sarebbe piazzata a metà classifica.
DIFFERENZA – Quest’anno la Lazio pare aver cambiato l’andazzo. Petkovic ha dato ai suoi ragazzi una mentalità offensiva, che ha consentito alla squadra di chiudere spesso e volentieri le partite in anticipo. È successo con Palermo, Chievo e Pescara, sbriciolati con facilità sorprendente. Al momento, però, stona il secco 3-0 che la Lazio ha rimediato con il Napoli, l’unica big incontrata. Oggi con il Milan può essere l’occasione del riscatto e per dimostrare di essere grande anche con le grandi. Il futuro dei biancocelesti passa da questa partita.
[Giuliano Corridori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
