Lazio, condizione atletica: l’età media elevata influenza più dei minuti giocati

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logo-lazioQuante volte sarà capitato di ascoltare un’affermazione simile: “La Lazio è stanca, i giocatori hanno troppi minuti nelle gambe”, seguita da questa risposta: “In Inghilterra giocano di più e non parlano mai di stanchezza”. È veramente così? In Premier League i giocatori hanno davvero un minutaggio così elevato? Prenderemo ad esempio diversi giocatori appartenenti a squadre del Vecchio Continente che come la Lazio hanno disputato una competizione europea. Andiamo a vedere.

In casa Lazio dinanzi a prestazioni sotto tono, la stanchezza è stata la prima delle cause discusse. Tra i giocatori più utilizzati troviamo Hernanes, Lulic, Gonzalez e Ledesma, ovvero il cuore del centrocampo laziale. Il più impiegato è Senad Lulic con 3967 minuti giocati, in 52 presenze. Il bosniaco detiene momentaneamente anche il record di presenze. Al secondo posto si piazza Hernanes con 51 presenze e 3885 minuti giocati. Seguono Ledesma a quota 3725 minuti totalizzati in 47 presenze e Gonzalez con 3559 minuti in 47 presenze. In questa speciale classifica si è tenuto conto anche delle partite disputate con la maglia delle rispettive nazionali. Se prendiamo in considerazione solo le gare disputate in casacca biancoceleste, il premio stakanovista passa nelle mani di Cristian Ledesma, seguito a ruota da Hernanes, Lulic e Gonzalez. Non si può negare che siano una mole imponente di minuti giocati, ma sono davvero così tanti se confrontati con alcuni dei giocatori più utilizzati d’Europa?

Volo Roma-Londra, il primo museo da visitare è la Premier League. La detentrice della Champions League 2011-2012 e neo-finalista d’Europa League , il Chelsea di Benitez, annovera tra le sue stelle il belga Eden Hazard che sin qui ha collezionato 4956 minuti, frutto di 68 partite giocate. Quasi mille minuti in più del centrocampista laziale più utilizzato e di stanchezza nemmeno l’ombra. Restiamo in terra inglese, sempre a Londra. Il Tottenham di Villas Boas è stato eliminato, come la Lazio, nei quarti d’Europa League ad opera degli svizzeri del Basilea. Il campione indiscusso degli Spurs è il gallese Gareth Bale che registra 4138 minuti raccolti in 48 presenze. Cambiamo città e trasferiamoci a Manchester. Tra le fila dei Red Devils, Patrice Evra si dimostra il più affidabile con 4230 minuti in 47 presenze mentre l’olandese Van Persie ha giocato “solo” 3874 minuti in 51 partite. Sponda Citizens, il primo della classe è Yaya Touré: 3838 giri d’orologio in 44 match. Lasciamo l’Inghilterra, in due ora siamo in Spagna.I due fuoriclasse indiscussi della Liga sono Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. Per il portoghese la parola stanchezza sembra non esistere: i minuti giocati 4782 in 57 partite.

L’argentino deve cedere almeno questo record e piazzarsi secondo con 4243 minuti giocati in 51 gare. Ed ora viaggio in terra tedesca, in esame i campioni delle due neofinaliste della Champions League. Bayern Monaco e Borussia Dortmund hanno strapazzato le rispettive rivali e il 25 maggio nel teatro dei sogni di Wembley si contenderanno lo scettro d’Europa. Nella sfida tra Borussia Dortmund e Real Madrid, mattatore assoluto nella sfida d’andata è stato Robert Lewandowski, autore di una prestazione fuori dal comune. L’attaccante polacco ha sin qui totalizzato 4472 minuti in 53 gare. Chi non ha segnato, ma si è reso protagonista di una prova maiuscola è stato il tedesco Marco Reus, che in questa stagione ha macinato 3984 minuti in 52 partite. Nella seconda semifinale si sono affrontate Bayern Monaco e Barcellona. I blaugrana sono crollati sotto i colpi di Müller e company. Thomas Müller è anche uno dei più utilizzati tra i bavaresi: per lui i minuti giocati sono 3888 in 51 partite. Leader indiscusso, nonché capitano del Bayern Monaco è Philipp Lahm: 4377 minuti in 50 presenze. Ci imbarchiamo sull’ultimo volo, con destinazione Turchia; la città è Istanbul, la squadra è il Fenerbahce, club che ha eliminato la Lazio nei quarti di finale d’Europa League. Idolo dei tifosi tra i canarini gialli è senza dubbio Dirk Kuyt. L’olandese sino ad ora ha giocato 4475, frutto di 55 partite. Il viaggio è concluso, si fa ritorno nella città eterna.

Cosa è emerso da questi numeri? La media dei minuti giocati dai biancocelesti è senz’altro elevata, ma se confrontata con il resto d’Europa rientra nella normalità. Piuttosto che di stanchezza, sarebbe più opportuno parlare di un’età media che sfiora i 30 anni. Il confronto con alcuni tra i top player europei ha evidenziato in questi ultimi una costanza di rendimento che non cala all’aumentare delle partite giocate. L’usanza di parlare di calo fisico già a metà stagione, non sarà forse un malcostume tutto italiano?

[Andrea Centogambe – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]