La Lega Serie A contro Malagò: “Stupiti dalla leggerezza e dall’ingerenza”

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La Lega Serie A, attraverso un comunicato ufficiale, ha risposto alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente del CONI Giovanni Malagò.

MILANO – Le Lega Serie A, attraverso un comunicato ufficiale pubblicato poco fa, ha risposto alle dichiarazioni del presidente Giovanni Malagò. Il presidente del CONI, nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, si era espresso in questo modo: “Si sta generando un dibattito estremamente confuso e fortemente divisivo che non può portare a qualcosa di buon. Senza voler fare polemica, per carità, io avrei chiuso dentro una stanza la Federcalcio, la Lega di A, l’Assocalciatori, gli allenatori, le televisioni e gli organismi internazionali, Fifa e Uefa, e non li avrei fatti uscire finché non avessero prodotto un documento condiviso. La stessa cosa per B e Lega Pro. Si procede a vista, per ipotesi, con una conflittualità che danneggia qualsiasi progettualità”. Immediata la risposta della Lega Serie A attraverso un comunicato ufficiale che vi riportiamo integralmente. 

Il comunicato ufficiale della Lega Serie A

“La Lega Serie A manifesta stupore per la leggerezza e l’ingerenza del Presidente del Coni Giovanni Malagò nel descrivere, in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, i rapporti tra la stessa Lega e i licenziatari dei diritti televisivi. La Lega Serie A, dall’inizio della situazione di emergenza legata all’impatto del Covid-19 sul calcio, è in costante contatto con i broadcaster titolari dei diritti TV. Tali rapporti sono peraltro regolati da chiare previsioni contrattuali.

La Lega Serie A è inoltre in continuo aggiornamento con la FIGC e le altre componenti del sistema calcio per vagliare tutte le opzioni possibili, proseguendo allo stesso modo il dialogo con le altre Leghe europee, l’Eca, l’UEFA e la FIFA. Ci si augura, in un momento di grande difficoltà per il Paese, che ogni Istituzione lavori, con senso di responsabilità, in modo costruttivo e propositivo per il bene comune, senza creare, come dice il Presidente del Coni, “conflittualità che danneggino qualsiasi progettualità”.