Lettera aperta al Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis

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Egregio Presidente, da quando è arrivato a Napoli ha avuto il merito di aver indovinato quasi tutte le scelte fatte; nonostante fosse un debuttante in questo mondo, ha saputo gestire periodi difficili (come la finale play off persa in C1 ad Avellino) e momenti magici (l’accesso in Europa). Ha avuto, inoltre, la bravura di non aver mai gettato soldi dalla finestra, in quanto -grazie al Direttore Pierpaolo Marino, scelto anni fa perché l’aiutasse ad entrare nel calcio- ha creato un impero di plusvalenze, garantendo al club solidità e stabilità economica. Ha sbagliato davvero poco (la scelta di Donadoni) e questo secondo posto se lo merita tutto. E’ arrivato in alto con le sue gambe, ma adesso che rischiano di spezzargliele dovrebbe tutelarsi maggiormente. Non consenta che la “mettano a giro” perché è l’ultimo arrivato. Ha le spalle coperte da milioni di tifosi e dall’unico club che riempie lo stadio anche se gioca l’amichevole del giovedì con il Neapolis.

Le vorrei porre una domanda: quanto sta rimpiangendo quelle dichiarazioni generiche sul calcio, secondo le quali questo sport finalmente era cambiato e più pulito? Quale film, non prodotto da lei, ha visto che noi abbiamo ignorato? Era simpatico alla Federazione, fin quando riempiva lo stadio e chiudeva la cassa in attivo; ci faccia caso, da quando ha cominciato a vincere della sua simpatia se ne sono infischiati tutti. L’arbitro che non vede ed il Giudice Sportivo che interviene nonostante l’assenza di prove schiaccianti. Cartellini gialli e diffide che fioccano, designazioni arbitrali dubbie ed una totale mancanza di rispetto nei confronti della sua società. Si faccia vedere più spesso, non tanto in Lega dove hanno trovato equilibrio e serietà con la Presidenza Beretta, quanto in Federazione; in quella Via Allegri, a Roma, dove non è amato più come due anni fa. Decida se vuole provare ad essere la Regina d’Italia o se si vuole accontentare di essere la terza potenza. Con Mazzarri ha svoltato, Bigon sta lavorando bene, ma manca la sua voce.

Quando qualcosa a Napoli non andava bene, c’era quel “trombone” di Marino pronto a farsi giustizia da solo per il bene del club, oggi c’è bisogno di un suo intervento drastico. Inizia oggi una settimana cruciale per il Napoli che ha l’obbligo -dopo 26 giornate- di arrivare fino in fondo alla lotta per lo scudetto. Sa qual è il valore aggiunto del Milan? Adriano Galliani, l’unico dirigente italiano di oggi capace di fare la differenza. Si sveglia per primo, va a dormire per ultimo e senza il suo consenso non si muove un foglio dalla scrivania. Galliani, in 25 anni di Berlusconi, al Milan ha creato un impero ed una bacheca più affollata della tangenziale di Napoli, uscita Fuorigrotta.

Buon campionato Presidente.

[Michele Criscitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]