Livorno – Passo indietro del Livorno. Davanti al proprio pubblico, nonostante l’impegno messo in campo, gli amaranto sono stati sconfitti, stasera, dal Padova. È innegabile che la squadra di Madonna abbia avuto anche una certa sfortuna. Al novantesimo Bernacci ha avuto sui piedi la palla del pareggio, ma il portiere ospite, Perin, si è superato. La disattenzione difensiva è costata cara, ancora una volta, al Livorno.I biancosudati si sono imposti con una doppietta di Bovo cui aveva temporaneamente replicato Salviato alla fine del primo tempo.
TABELLINO:
Livorno (4-4-2): Bardi; Salviato (30′ st Bernacci), Bernardini, Knezevic, Lambrughi; Siligardi, Filkor, Morosini, Schiattarella (19′ st Bigazzi); Dionisi, Paulinho. A disp: Mazzoni, Sini, Meola, Barone, Prutsch. All.: Madonna.
Padova (4-3-3): Perin; Donati, Legati, Trevisan, Renzetti; Bovo, Milanetto, Bentivoglio; Cutolo, Ruopolo, Dramè (10′ st Lazarevic). A disp: Pelizzoli, Portin, Italiano, Marcolini, Cacia, Succi. All.: Dal Canto.
Reti: 31′ pt Bovo, 42′ pt Salviato, 1′ st Bovo.
Arbitro: Ciampi di Roma.
MADONNA – Armando Madonna, allenatore del Livorno, appare amareggianto nella sala stampa dello stadio Picchi: “Usciamo a testa alta, anche se quello che conta è purtroppo il risultato. È un momento difficile, ma in questa partita abbiamo dato tutto. Nel primo tempo abbiamo sbagliato qualche ripartenza, nel secondo dopo l’errore del secondo gol subito abbiamo creato senza andare più in difficoltà”. La salvezza? Madonna afferma: “Il nostro problema è che prendiamo tanti gol e non ci gira bene. Dobbiamo fare meno errori in uscita, ma siamo reattivi, abbiamo giocato fino al termine”. E ancora, su Paulinho e Dionisi: “Sono tra le coppie più forti della Serie B, davanti creiamo parecchio, dietro il problema sono le piccole distrazioni”.
Sprizza invece contentezza Alessandro Dal Canto, tecnico del Padova, che dice: “Ci esprimiamo meglio lontano dall’Euganeo, dove giochiamo di rimessa. In casa non sempre siamo brillanti. Sono contento per i miei giocatori, che hanno dimostrato orgoglio, temperamento. Alleno un gruppo straordinario. Noi non molliamo. Ci crediamo”. E la chiosa, sul modulo: “Ho a disposizione due soluzioni pesanti e le posso alternare senza grosse differenze”.
[Tony Faini – Fonte: www.amaranta.it]