Lotito: “Tifosi credete in noi, scriveremo sulla maglia che siamo i primi della Capitale… Hernanes il nostro orgoglio”

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La gente chiede, Lotito risponde. Tra passato, presente e futuro, questa sera il presidente della Lazio ha inaugurato su Lazio Style Radio il forum radiofonico a tinte biancocelesti pensato per soddisfare la curiosità della tifoseria.

C’è una Lazio che sul campo prosegue la sua scalata ambiziosa verso il traguardo Champions, ed un’altra che in modulazione di frequenza (100.7) apre al dialogo con la piazza. Il confronto è serrato ed intervallato dai rilassati monologhi del numero uno capitolino. Il tutto mediato dal responsabile della comunicazione Stefano De Martino che scandisce tempi e tematiche:

STADIO IN TRE ANNI DALL’EMANAZIONE DELLA LEGGE”- “Stiamo aspettando il varo della legge, attualmente è stata varata al Senato ed in questo momento è alla Camera. Speriamo che presto il tutto trovi luce, in modo che tutte le società sportive possano realizzare le proprie strutture. Ci saranno tempi certi nella procedura amministrativa, ci sarà la possibilità di creare stadi polifunzionali con attività commerciali ed alberghiere che consentiranno ai tifosi di vivere lo stadio come fosse la propria casa. La Lazio è una sezione della polisportiva più grande d’Europa, e nello stadio vogliamo rappresentare anche le altre sezioni sportive. Contiamo di realizzarlo in tre anni dall’emanazione della legge”.

TIFOSI CREDETE IN NOI, LA SQUADRA HA BISOGNO DI AFFETTO. SCRIVEREMO SULLE MAGLIE CHE SIAMO I PRIMI DELLA CAPITALE” – “Attraverso il volo dell’aquila abbiamo voluto far riscoprire al tifoso la nostra storia, è stato un modo per scuotere le coscienze e di far sì che i laziali tornino ad essere orgogliosi di questi colori. La Lazio è la prima società calcistica della Capitale, la Roma è nata 27 anni dopo e noi non vogliamo disperdere questi valori e ideali. Ripeto, la prima squadra della Capitale e lo scriveremo anche sulle maglie a partire dalla prossima stagione. Ho già dato disposizione al marketing di sottolineare questo aspetto. Dobbiamo essere orgogliosi di questo, è un patrimonio che non è mai stato disperso, soprattutto con il salvataggio che è stato compiuto sei anni fa.

L’unico dubbio che ho in questo momento è che la gente non abbia apprezzato gli sforzi che ha fatto questa società, è stato un processo di risanamento e di graduale crescita che ha portato a vincere due trofei. Ora vedremo cosa avverrà quest’anno, ma vorrei pregare questi tifosi di credere nel nostro progetto. La società sta facendo di tutto per avvicinarsi alla gente, anche tramite delle iniziative editoriali. Vogliamo che il tifoso abbia la possibilità di interagire ed essere parte attiva alla vita della Lazio. Senza mistificazioni e censure, noi non siamo la Cenerentola, ma un club innovativo. Il risultato sportivo dipende molto anche dal sostegno della nostra gente. La squadra ha bisogno di affetto e calore. Se società e tifosi sono uniti possiamo combattere le opposizioni esterne”.

CONTESTAZIONE? NON SONO SOLO UN GESTORE, IO NON MOLLO MAI” – “Io ho il dovere di fare sempre il meglio, di migliorarmi per dare soddisfazione a me stesso, alla squadra ed ai tifosi. Mi auguro che le critiche siano costruttive, sono contento che ci siano perché ci permettono di avere più stimoli. Ma se sono strumentali come avviene adesso fanno solo il danno alla squadra. Io sono più irriducibile degli “Irriducibili”, se non mi hanno cambiato fino ad ora non mi cambieranno più. Io non mollo mai, perché faccio esclusivamente l’interesse della tifoseria sana. Accettiamo critiche, ma che siano corrette. Oggi Lotito non è solo il gestore, è il presidente della Lazio, ha oltre il 67% delle azioni, acquistato quando tutti scappavano.

Faccio una domanda: Tulli che fine ha fatto?. Per non parlare della situazione debitoria che ho ereditato: 180 milioni tra stipendi ed Irpef non pagata. Oggi i trofei ed il piano Baraldi lo sto pagando solamente io, compreso la transazione con la Cirio e con la banca di Roma nell’epoca Cragnotti. Alle persone che mi contestano aspramente (sono arrivate diverse e-mail di dissenso) dico solo di valutare i fatti. Se questi sono quelli di aver impedito alle presone di utilizzare marchio Lazio ben venga il gestore Lotito. Se viceversa valutate che quanto sto facendo sia funzionale alla crescita del club, allora criticate ma solo per dare una spinta in più”.

“SCUDETTO POSSIBILE CON FAIR PLAY FINANZIARIO” – “Su di me se ne dicono di tutti i colori, anche che sono romanista. Mi auguro che questa squadra migliori anno dopo anno. Lo Scudetto sarebbe un traguardo importante, ma dobbiamo restare con i piedi per terra. Ci sono avversari competitivi che spendono anche 8 volte più di noi, ma tra un anno e mezzo i costi saranno diversi. Con il fair play finanziario cambierà il sistema, le squadre che saranno in grado di sfruttare un progetto di organizzazione che prescinde dall’aspetto economico saranno preferite”.

MISTIFICAZIONE MEDIATICA HA PORTATO ALL’ALLONTANAMENTO DEI TIFOSI” – “Il mio più grande errore è stato quello di sottovalutare l’aspetto mediatico, pensavo che ognuno venisse valutato per quello che fa, invece il messaggio che è passato è che la Lazio è una società Cenerentola. Questo ha portato anche l’allontanamento dei tifosi. Domenica sono dovuto intervenire in alcune emittenti, specificando che nessuno ha mai pensato di vendere Hernanes. Noi creiamo destabilizzazione, per questo c’è la volontà di mistificare la realtà del nostro club. La Lazio non ha mai avuto un riferimento certo, un padrone, ha sempre avuto una gestione pericolanti. Io sono un presidente-tifoso e non il contrario, il motivo per cui ho preso la Lazio è proprio per non disperdere il patrimonio di valori di questa squadra. Al contrario di altri noi abbiamo una storia ultracentenaria da valorizzare, tutelare e tramandare ai giovani nel modo corretto”.

KOZAK E’ IL NOSTRO PRESENTE E FUTURO, NON HO MAI PENSATO DI VENDERLO” – “Nessuno ha mai pensato di venderlo, io sono stato sempre un suo sostenitore. Il suo contratto l’ho firmato sul cofano di una macchina, prendendo per i capelli i rappresentanti del giocatore. Mi sembrava Toni da giovane, all’inizio non fu apprezzato da qualcuno (Delio Rossi, ndr). I fatti mi hanno dato ragione, è in crescita esponenziale, ha grande voglia di emergere, ha tutti i mezzi per diventare un campione. E’ il nostro presente ed il nostro futuro”.

HERNANES IL NOSTRO ORGOGLIO, OBIETTIVO E’ ESSERE SEMPRE PIU’ COMPETITIVI” – “Il nostro progetto è di potenziamento annuale, mettendo in campo tutto ciò che serve per migliorare. Ho scelto Hernanes non solo per le sue qualità tecniche, ma soprattutto per quelle morali. Lui è un modello di comportamento, è l’orgoglio della società e dei tifosi. Questo deve essere il modello anche per i prossimi acquisti. Pensando alle vecchie campagne acquisti non ho rammarici, quello che ho desiderato a tutti i costi è lui e ci siamo riusciti. Noi adesso possiamo permetterci la capacità di scelta, vogliamo allestire una squadra sempre più competitiva, ma vogliamo giocatori che sposino la nostra idea ed il nostro modo di essere. Allo stato attuale non è facile trovare questa filosofia. Sono fiero di aver allestito una squadra temibile, mi auguro che continui a dimostrarlo in campo. Inizio a vedere un gruppo che rappresenta il mondo Lazio nella sua interezza”.

“ZARATE FA PARTE DEL NOSTRO PROGETTO” – “Zàrate fa assolutamente ancora parte del nostro progetto, ma a convincimento che le individualità debbano essere messe al servizio del collettivo”.

“CORSA CHAMPIONS? SONO 12 FINALI” – “Per la corsa all’Europa ci sono squadre temibili da superare. Siamo in 8 squadre per sei posti. Juventus, Palermo, Udinese e Roma sono forti, ma dipende da quello che riusciremo a dimostrare sul campo. Devono essere 12 finali. Dico ai tifosi di sostenerci e arriveremo lassù, dove osano le aquile”.

REJA E’ IL NOSTRO FUTURO” – “Reja sarà assolutamente l’allenatore per la prossima stagione. Lo scorso anno ho scelto lui perché ritenevo avesse il potenziale per far risorgere la squadra e così è stato. L agente e la critica deve avere fiducia in lui, ha carattere, qualità ed è in grado di trasmettere ai giocatori la forza del gruppo che è quella vincente”.

[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]