Luis Enrique: “Anche se perdo a Parma io non mi dimetto”

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Ecco le parole di Luis Enrique nella conferenza stampa alla vigilia di Parma-Roma.

Rivedendo quanto accaduto, si è visto col Siena anche un po’ di calo atletico. E’ legato alla preparazione, e in caso farà turn over ?
Non sono preoccupato per niente di questa condizione fisica, è normale quando non arrivano i risultati, tutto sembra più difficile. Non ho visto nessuno dei miei ragazzi che si sono dovuti fermare per crampi, agli avversari invece sì. Non cambierà formazione per questo, ma in caso perché 3 partite in una settimana sono difficili da affrontare

Cinque gol subiti e tre fatti: cambierà qualcosa nel modulo?
Non ho intenzione di cambiare il mio credo calcistico. I numeri sono negativi, non mi soffermo. Un buon allenatore si vede quando può ottenere il massimo dai giocatori.

Si aspettava queste difficoltà?
Uno si aspetta di cominciare sempre benissimo e che tutti parlino bene di lui. Ma non posso deciderlo io. Io devo cercare di spingere i giocatori a dare il meglio e ottenere il risultato.

De Rossi non è sacrificato visto che ha anche caratteristiche di spinta? Non ci sarebbe bisogno di un Totti più vicino alla porta?
E’ sempre la solita questione: io vorrei sempre vedere il miglior De Rossi, Totti, Osvaldo… Sono contento di Francesco e Daniele. Io vorrei sempre il meglio dai ragazzi, e non viviamo una situazione facile. Io ne sono il primo responsabile. Il mio modello di gioco non è quello che avete visto giovedì, anche i giocatori lo devono sapere. Non è facile, noi continuiamo a lavorare.

Non pensa che De Rossi e Totti giochino in posizioni di campo che ne limitano le caratteristiche?
Io non mi fermo a pensare, non è il mio lavoro. Francesco è il giocatore con più capacità a livello offensivo, Daniele gioca basso ma anche caratteristiche di fare più l’intermedio come in Nazionale. Io queste cose le so, ed è il vostro lavoro dirmi se vi piace o meno. Ma vi assicuro che tutto ciò che faccio è solo la migliore versione della squadra possibile.

Tutti dicono che lei diventerà un grande allenatore. Ma lei si sente un apprendista o un allenatore? Ma chi dice questo? Io sono un buon allenatore, perché sono modesto. Ma mi piacerebbe sapere chi ha detto che io posso diventare un grande allenatore, ci sarebbe bisogno di più rigore professionale. Io sono uno orgoglioso del mio lavoro.

(battibecco Gazzetta-Luis Enrique….)

Mister, escludo che il problema della Roma sia fisico. PUò allora nascere dai risultati e dal non trovare gioco. I giocatori ti hanno mai chiesto di semplificare ciò che gli chiedi? Il modello di gioco è il più semplice: portare la palla, superare la linea di metà campo e fare gol. Loro sono preparatissimo per fare questo tipo di gioco. Dopo due mesi hanno migliorato molto il loro approccio a questo sistema. E non è nulla che abbiate visto col Siena. A Milano sembravano bravissimi, poi non sono di botto diventati brocchi. Il mio lavoro è rendere più facile il loro..ora non ci riesco al 100%, ma m’impegno per arrivarci.

Nel suo gioco ideale, quali sono le caratteristiche tecniche e fisiche dei suoi attaccanti?Veloci, tecnici, capaci. E siamo fortunati perché quasi tutti i giocatori che abbiamo sono capaci di far questo. Chiuso il mercato, questa è la squadra migliore che potevo avere.

Nessuna vittoria, e contano i risultati. Se a Parma perde pensa di dimettersi? Io ora penso solo al Parma. Io non chiedo nè fiducia nè tempo per me. Io la chiedo solo per i giocatori. Le dimissioni? Non ci penso.

Sabatini dopo Roma-Siena ha definito il gioco della Roma scolastico. E’ d’accordo? Sì, la partita è stata bruttissima, ma ho visto un grande atteggiamento dei miei giocatori. Rispetto il lavoro di Sabatini e l’entusiasmo dei tifosi

Juan,Cicinho e Gago assenti. Per scelta tecnica? Gago è infortunato al polpaccio. Juan non è ancora al livello fisico che noi vogliamo per poterci aiutarci. Cicinho è scelta tecnica.

Bojan è stato in panchina. Come lo vede? Lo vedo bene, come vedo bene tutti quelli che possono giocare in attacco. Io cercherò di fare la migliore scelta, ma non è detto poi che riuscirò. Ho fiducia in tutte e cinque.

Il Corriere dello Sport stamattina ha fatto 12 domande a Lei. Una è questa l’ingaggio che lei ha la inserisce tra quelli che guadagnano di più. Crede che questo ingaggio sia in linea con il ciclo giovane aperto dalla società?
Solo dodici? (e ride). Non è bello parlare adesso di questo visto i risultati. Pensavo di essere tra i meno pagati. Me lo dici tu, ma non so se è vero…

Ora qual è l’obiettivo della Roma dopo questa partenza falsa?
Ora il primo è quello di vincere a Parma. Io guardo solo il presente e per me il presente è oggi e domani a Parma.

Grande entusiasmo della tifoseria ma le presenze sono in calo. Non crede che la gente sia delusa?
Certo che lo penso e mi dispiace per questo. Ringrazio tutti i tifosi dell’Olimpico e quelli che per strada mi dicono di non mollare. Mi piace il loro atteggiamento perché non fischiano fino alla fine perché la squadra ha bisogno di appoggio.

Cassetti era un titolare sulla fascia destra. Ora lo hai provato solo da centrale. Questo perché?
Marco è un giocatore professionista ineccepibile, giocatore molto forte, che può fare due ruoli. Lui può fare anche il terzino destro ma io preferisco vederlo al centro. E’ comunque un giocatore che può fare diversi ruoli e a me piace molto. Sono soddisfatto del suo atteggiamento nonostante non giochi.

[Redazione Forza Roma – Fonte: www.forzaroma.info]