Luis Enrique: “Sarà dura a Catania, il tifo caldo è la cornice perfetta per giocare una partita”

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È la settimana di Lamela? È un’ipotesi lui a centrocampo?

“È la settimana della squadra. Parliamo di un ragazzo di 19 anni, non mi piace individualizzare troppo, non credo che sia un bene per lui. Ha la testa sulle spalle, sa che deve andare con la squadra, poi segneranno tutti, è ciò che piace a noi allenatori ed è la squadra giusta. Può essere una possibilità vederlo a centrocampo, ma adesso ha tanta conccorrenza e sapere che deve impegnarsi ancora di più”.

Catania è un campo ostico, ha parlato con i calciatori?

“Non ho ancora parlato con loro di Catania, abbiamo solo fatto un allenamento di recupero e uno di preparazione, oggi c’è la rifinitura e domani parleremo del Catania”.

Psicologicamente è una Roma solida?

“So che l’atmosfera sarà calda, credo che sia un ottimo posto per andare con fiducia nei nostri mezzi. Ci saranno difficoltà ma sappiamo che potrebbe essere uno stimolo a fare bene. Il Catania sta facendo un campionato di grandissimo livello”.

Contro la Fiorentina c’è stata grande differenza tra primo e secondo tempo, quale è stato il vero cambio?

“Non vorrei parlarne, se questa gara contro il Catania diventa come quella con la Fiorentina ci sarebbero dei ricorsi: noi nel secondo tempo siamo andati bene, abbiamo dominato concedendo poco, noi dobbiamo abituarci a ogni tipo di atteggiamento da parte dell’avversario e mettere in pratica la nostra proposta. Vedremo se il Catania giocherà come la Fiorentina…”.

In questi mesi è cambiato qualcosa tra lei e Totti? Tre partite in sette giorni per lui potrebbero essere tante?

“Lui fisicamente è fortissimo. Parlo sempre con chi gioca di più per capire come stanno, ho parlato con lui e so che sta bene. Con lui non è cambiato niente, chi è che non conosce Totti del resto. E’ normale che, quando si arriva in un club nuovo, ci si debba ambientare. Ma so che con Totti, De Rossi e Perrotta non ce n’è stato bisogno, chi non conosce calciatori di questo tipo?”.

Bojan come lo ha visto?

“Bene, non l’ho visto spento. Nel secondo tempo ho visto più possibilità per le punte rispetto al primo tempo. Adesso sembra che Borini ha fatto qualcosa di eccezionale, non è così, è la normalità. Sono contento di Bojan e sono sicuro che, come gli altri attaccanti, farà tanti gol”.

Borini può essere il suo giocatore tipo per l’attacco?

“Si, è un discorso che vale per tutti i calciatori. So che ho una rosa ampia che ti può aiutare ad andare avanti in tutte le partite.”

Si aspettava un Heinze così in forma? Può essere considerato il miglior acquisto della Roma?

“Questo non lo so, non mi interessano i numeri ma il rendimento. Sta diventando importantissimo come persona, come mentalità vincente e come prestazioni. Lo conoscevo dai tempi della Spagna e sapevo le sue qualità quali fossero”.

Negli ultimi anni, a Catania, c’è sempre stato un clima ostile. La Roma è pronta?

“Ho visto il Catania di Montella ed è una squadra con qualità tecniche superiori a quelle fisiche. Penso che sarà una gara bella, aperta, loro saranno più diretti ma non credo che sarà una gara aggressiva. Tutto quello che c’è intorno alla gara per me è bellissimo: se il tifo è caldo mi piace, la cornice perfetta per giocare una partita”.

Come sta De Rossi?

“Meglio, ieri si è allenato con la squadra. Vedremo se sarà convocato”.

Si aspetta un Catania di attesa o con voglia di vincere e stupire?

“Non so, per me sarebbe un piacere vedere qualsiasi tipo di Catania. Se vogliono attendere noi dovremo essere capaci di fargli male oppure imporre meglio il nostro gioco. Il rapporto con Montella è normale, è un grande allenatore ed è stato un giocatore importante per la Roma”.

La questione contratto può influenzare De Rossi?

“Credi che fino ad ora abbia influito? E’ meglio per voi che non si sappia nulla, così potete parlare…Quando firmerà sapremo tutto e arriveranno delle conferenze noiosissime. Ovvio che sia meglio che un calciatore di questo livello arrivi a firmare”.

[Redazione Forza Roma – Fonte: www.forzaroma.info]