Lulic e Klose aprono le danze, Rocchi fa cento e chiude la festa

224

Una vittoria che ha un sapore dolcissimo. Un po’ perchè è la quarta lontano da Roma, un po’ perchè arriva su un campo ostico come quello di Cagliari e un po’ perchè è sigillata dal gol numero 100 del capitano, della bandiera, Tommaso Rocchi. La Lazio vola e lo fa dopo una partita giocata da grande squadra. Un primo tempo sornione che l’ha vista spiccare il volo nel finale grazie alla giocata sontuosa di Lulic e al cinismo spietato di Klose. Un secondo tempo di gestione, che si spegne con l’acuto di Rocchi. 0-3 a Cagliari e secondo posto, i biancocelesti rispondono presente e lanciano un messaggio preciso anche alle rivali: per le zone alte c’è anche la Lazio.

LA CHIAVE – La solidità del centrocampo laziale. Brocchi, Ledesma e Lulic garantiscono filtro e geometrie. Il bosniaco è la nota lieta e si conferma anche presente in zona gol. Letale, come al solito, Klose.

LAZIO – Fiducia a Cisse. Reja punta sulla voglia di riscatto e di gol del francese per dare l’assalto alla quarta vittoria esterna conscutiva. C’è Hernanes e allora la Lazio si schiera con il rombo. Marchetti torna a Cagliari, davanti a lui ci sono Konko (recupero lampo per lui) Dias, Diakitè e Radu. Ledesma è il regista con Brocchi e Lulic ai lati. Klose è il bomber accanto a Cisse. Ancora un posticipo per la Lazio, è il terzo di fila dopo derby e Bologna. Il Cagliari parte spingendo sull’acceleratore. Dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Ariaudo sbaglia ad un metro da Marchetti. Un minuto dopo ci prova Thiago Ribeiro, ma il suo tiro non crea ansie al portiere laziale. Lo spavento sembra scuotere la Lazio che sulla sinistra con Lulic impenserisce la retroguardia cagliaritana. La partita scorre lenta nei primi venti minuti e solo Ledesma ci prova al 19′ ma il tiro finisce fuori di molto. Il Cagliari torna a farsi vivo al 22′ di nuovo da calcio d’angolo ed è sempre Ariaudo a non trovare il tap-in. La Lazio amministra a centrocampo senza, però, mai affondare il colpo. La partita è soporifera. Ci pensa Lulic al 39′ ad accenderla in maniera improvvisa. Il bosniaco scambia con Cisse al limite dell’area e lascia partire un destro a giro dai venti metri che batte Agazzi. Il gol galvanizza i biancocelesti che al 44′ replicano. Cisse trova un cross perfetto per Klose che tutto solo a centro area, in tuffo, di testa batte ancora l’estremo difensore cagliaritano. La ripresa comincia con gli stessi interpreti del primo tempo e con cori, non proprio amichevoli, rivolti a Marchetti. Al 50′ Ledesma trova Klose che tenta il numero su Pisano ma poi non riesce a battere a rete. Il Cagliari prova una timida reazione, ma la Lazio copre bene il campo grazie al lavoro prezioso dei centrocampisti, in particolare Ledesma e Brocchi.

Al 61′ è ancora da palla inattiva che il Cagliari impensierisce la difesa laziale con un colpo di testa di Ibarbo. I biancocelesti sono in controllo anche quando il Cagliari produce il maggior sforzo per trovare il gol. Klose non gestisce bene un paio di contropiedi e si prende i rimbrotti di Cisse. Al 76′ Agostini trova una pennellata per T.Ribeiro che sbaglia, di testa, un gol praticamente fatto. Reja si gioca i tre cambi in pochi minuti: entrano Cana, Sculli e soprattutto Rocchi per Brocchi, Hernanes e Cisse. Il francese esce dal campo con un polpaccio leggermente dolorante per una contusione. Inizia a Cagliari, al minuto 83′, il campionato del capitano biancoceleste. Ed inizia benissimo: all’ 87′ Ledesma pennella una punizione dalla trequarti, Rocchi svetta ma Agazzi si supera, sulla ribattuta è lestissimo il capitano che sigla il suo centesimo gol in maglia laziale. La partita finisce così. La Lazio riagguanta il secondo posto, scavalca il Milan e si riporta a ridosso della Juventus. Una bella iniezione di fiducia per Cisse compagni. Giovedì c’è l’Europa League, la Lazio vuole iniziare a volare anche lì.

CAGLIARI – Vincere dopo tre pareggi consecutivi e lanciarsi nelle zone altissime di classifica. La squadra di Ficcadenti deve fare a meno di capitan Conti e Astori. A centrocampo gioca Nainggolan in posizione di regista con Ekdal e Biondini interni del rombo. Cossu è il trequartista dietro a Nenè e T.Ribeiro. In difesa al posto di Astori c’è Ariaudo che al 2′ si divora il vantaggio alzando sopra la traversa un pallone spiovente da calcio d’angolo. I sardi lasciano l’iniziativa alla Lazio e provano a pungere in contropiede con la rapidità di Cossu e T.Ribeiro. Dopo qualche minuto di predominio laziale , al 22′ il Cagliari torna a farsi vivo da calcio d’angolo ed è Ariaudo a non trovare la misura per la conclusione. La Lazio, però, prende campo con il passare dei minuti e al 39′ Lulic accende il match con un destro a giro che fulmina Agazzi. Il Cagliari accusa il colpo e al 44′ arriva anche il raddoppio di Klose che di testa sfrutta una disattenzione dei centrali rossoblu. Ad inizio ripresa Ficcadenti sceglie Ibarbo per uno spento Ekdal. Dopo una brivido su inziativa del solito Klose, il Cagliari prova a spingersi avanti per trovare almeno di accorciare le distanze. Ci prova Ibarbo al 61′ ma il suo colpo di testa non fa male all’ex Marchetti. Il brivido per la Lazio arriva al 76′ con T.Ribeiro che si divora l’1-2 a due passi dall’estremo difensore biancoceleste. Il Cagliari non trovando il gol, si spegne e all’88’ subisce anche il tris di Rocchi. Uno 0-3 che è una brutta battuta d’arresto per i sardi. I rossoblu sono stati generosi, ci hanno provato, ma si sono dovuti inchinare alla maggiore esperienza e allo spiccato cinismo della Lazio. Nulla d’irreparabile per Ficcadenti che, però, dopo tre pareggi e una sconfitta dovrà ritrovare la via dei tre punti.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]