Mario Boni: “Mou il top ma resterà Leo. Adoro Sanchez. Ai cugini…”

282

Si sa, quando Mario Boni parla di Inter tutto attorno comincia a tremare. L’ex cestista, oggi opinionista per SkySport, non ha peli sulla lingua e dice sempre come la pensa. FcInterNews.it l’ha contattato in esclusiva.

Mario, partiamo da Real Madrid-Barcellona e da tutte le polemiche che ha scaturito. Cosa ne pensi?
“Io dico che la partita d’andata ha condizionato tutto. Quell’espulsione esagerata di Pepe ha mandato all’aria il piano tattico di José Mourinho. Secondo me, se al Bernabeu fosse finita in parità, il Real avrebbe passato il turno”.

Quindi Mario Boni si schiera con Mourinho?
“Certamente. Lui è il tattico per eccellenza. Nulla da togliere ai meriti di Guardiola e del Barcellona, che è una squadra fortissima, però il comandante Mou, senza quell’espulsione, sarebbe di nuovo in finale”.

Qualcuno ha dato a Mourinho del ‘catenacciaro’.
“Chi vuole il bel gioco si rivolga altrove: con Mourinho si vince, non si gioca in maniera spettacolare. Basti ricordare i trofei col Porto, col Chelsea e con l’Inter. Evidentemente, Mourinho non è simpatico e dà fastidio a molti”.

Passiamo a Leonardo: secondo te resterà all’Inter?
“Resterà lui, ma solo per mancanza di alternative. Dico la verità: apprezzo Leonardo come persona, ma non mi è piaciuto come si è lasciato con il Milan dopo 13 anni di militanza. E poi, a livello tattico, deve crescere parecchio: in troppe gare, quest’anno, abbiamo visto un’Inter slegata, con la difesa troppo esposta agli attacchi degli avversari”.

Chi vedresti bene sulla panchina nerazzurra?
“Togliendo Mourinho, che non lascerà Madrid prima di aver vinto qualcosa di importante, ho una predilezione per Spalletti. Anche lui, però, difficilmente potrà andar via dalla Russia, visto il contratto che ha con lo Zenit”.

Si parla tanto di Villas Boas. E Guardiola potrebbe mollare il Barça in caso di un successo in Champions…
“Sono entrambi ottimi tecnici, ma anche loro restano delle incognite. Villas Boas è alle prime esperienze come tecnico: farebbe subito bene? Guardiola, invece, è un grandissimo, ma è sempre stato al Barcellona e per attuare il suo gioco ci vorrebbe una vera rivoluzione d’organico”.

A proposito di allenatori: come va valutato il lavoro di Benitez?
“A questo punto io lo rivaluterei in positivo. Aveva ragione lui: questo gruppo andava rinfrescato già in estate e gli arrivi a gennaio dei vari Pazzini, Nagatomo, Kharja e Ranocchia lo confermano. L’errore di base l’ha commesso la società, delegittimandolo subito senza prendere nessun nuovo giocatore: lo spogliatoio ha capito che non sarebbe durato”.

Calciomercato: chi vorresti il prossimo anno all’Inter?
“Adoro Alexis Sanchez. Il cileno è fortissimo, davvero impressionante. Oltre a lui, non mi dispiacerebbe un centrocampista che faccia girare la squadra. C’è bisogno di una scossa e manderei via sia Milito che Maicon”.

Addirittura?
“Certamente, anche se, rispetto alla scorsa estate, gli incassi sarebbero molto inferiori. E poi non credo che Zanetti, per quanto tutti noi lo adoriamo, possa ancora essere un titolare inamovibile”.

Praticamente, una mezza rivoluzione…
“C’è bisogno di uno strappo con il passato. Il che non significa cedere giocatori tipo Eto’o o Sneijder. Anche loro, come un po’ tutti, dirigenza compresa, non hanno dato il meglio, ma non si può sempre vincere. E poi vorrei ricordare ai cugini che loro sono campioni d’Italia, ma noi siamo campioni del Mondo”.

[Alberto Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]