Matri ne fa due. Nenè uno, ma Rocchi annulla. Alla fine è 1-3

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Tanto Matri, un po’ di Toni e un po’ di Rocchi. Serve questo alla Juventus per battere il Cagliari al Sant’Elia, ma l’1-3 è un punteggio che non rende giustizia alla prestazione dei sardi. Donadoni insiste con l’albero di Natale, per sfidare la Juventus e quel passato molto recente che porta il nome e il cognome di Alessandro Matri. L’ex rossoblu torna nello stadio in cui sei giorni fa ha segnato una doppietta al Bari, ma stavolta il suo compagno di reparto si chiama Martinez, non Acquafresca.

Prova a partire subito forte la Juve che spaventa Agazzi con un colpo di testa di Bonucci che termina fuori. Il Cagliari c’è e risponde. La punizione di Conti viene deviata e termina di poco oltre l’incrocio dei pali, ma è la Juventus ad approfittare del calcio d’angolo per gli avversari lanciandosi in contropiede e mettendo Matri a tu per tu con Agazzi. Il portiere esce e chiude lo specchio al suo ex compagno di squadra. Agostini è costretto a fare subito i conti con Krasic, che stavolta colpisce non con i dribbling ma con un braccio un po’ troppo largo. Per il serbo è giallo, per il terzino del Cagliari è già la fine della partita: al suo posto entra Ariaudo. Sempre più protagonista Agazzi che vola per deviare in angolo un bellissimo destro al volo di Aquilani. Le occasioni sono già tante, e non è passato nemmeno un quarto d’ora. E il gol arriva al ventesimo. Ci pensa proprio Matri a portare in vantaggio la Juve, sfruttando un’incertezza di Canini e infilando Agazzi sul primo palo. Il Cagliari reagisce, ma si scopre e concede spazi alla Juve.

Ci vuole prima il peggiore e poi il migliore Canini per far passare Marchisio e poi riprenderlo al momento della conclusione, mandando in angolo un pallone che avrebbe potuto far male ad Agazzi. I sardi potrebbero essere pericolosi da calcio piazzato, ma al momento della conclusione manca sempre la precisione. Al quarantesimo si fa male anche Nainggolan e Donadoni è costretto a operare il secondo cambio inserendo Missiroli. Nella ripresa scende in campo un altro Cagliari, e dopo cinque minuti è già pareggio. Ci pensa Acquafresca a deviare alle spalle di Buffon un bellissimo cross dalla sinistra di Cossu. I padroni di casa ritrovano il coraggio e Del Neri si affida a Del Piero, che entra al posto di Martinez. L’occasione per il vantaggio il Cagliari l’avrebbe subito grazie a uno schema perfetto su calcio di punizione, ma Conti colpisce troppo con l’esterno e la palla termina a lato. Risponde la Juventus, ancora con Matri, che schiaccia bene il pallone di testa ma non trova la porta.

I padroni di casa danno comunque l’impressione di tenere il campo meglio degli avversari, che si allungano e lasciano spazi pericolosi nei quali Cossu prova ad infilarsi con continuità. Donadoni ci crede e inserisce Nené al posto di un brutto Lazzari, ma anche Del Neri aumenta il numero delle punte mandando in campo Toni per Marchisio. Né Toni né Nené, è ancora una volta Matri a rompere l’equilibrio, con un destro al volo su cross di Chiellini che punisce il Cagliari ben oltre i suoi demeriti. I rossoblu segnerebbero anche il pareggio con un colpo di testa di Nené, ma viene annullato per una leggera trattenuta di Canini su Toni. Lo stesso Toni chiude i conti di testa sul capovolgimento di fronte. Una punizione decisamente troppo dura per un Cagliari che ha giocato con personalità ma ha concesso troppo agli avversari e si è visto beffato da una decisione piuttosto dubbia di Rocchi.

[Gabriele Lippi – Fonte: www.tuttocagliari.net]