Mazzarri: “Finché siamo stati concentrati eravamo quasi perfetti”

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logo-interTornato al successo dopo tre turni battendo il Verona, Walter Mazzarri, allenatore dell’Inter, si presenta in conferenza stampa. FcInterNews.it, presente col suo inviato, riferisce le sue parole:

Partita con molte chiavi di lettura: il risultato la soddisfa, ma poi cos’è successo?
“I ragazzi sono partiti bene, fin quando non si sono sentiti troppo sicuri di quello che stava succedendo. Poi abbiamo cominciato a specchiarci un po’ e non pensare a chiuderla, capitano certe cose. Da questo punto di vista serve riflettere, e non farlo più finché non si è 3-0 a 10 dalla fine, in questo calcio non te lo puoi concedere”.

Quali errori ti preoccupano ancora?
“Beh, finché siamo stati concentrati eravamo quasi perfetti. Poi abbiamo fatto qualche leggerezza che può costarti cara. Nella ripresa siamo entrati col piglio giusto e poi ci siamo rilassati ancora, e questo non va fatto. Al di là di noi, pensate alla Juventus a Firenze. Il calcio è impietoso, bisogna crescere”.

Come considera la prestazione di Kovacic? Non le è sembrato che andasse un po’ indietro?
“Ha fatto fatica a capire la posizione, deve imparare a fare certe cose. E’ stato un po’ timido, poi nella ripresa è andato bene. Non è facile per lui agire bene in un complesso dove non ha mai operato, poi è molto giovane e quindi non deve fare più certe cose”.

Tre gol su corner: è un caso?
“Finalmente siamo riusciti ad alzarla… Bisogna dire che la personalità a San Siro è diversa, basti vedere Cambiasso come ha segnato. Poi abbiamo tanti saltatori, ci siamo sbloccati”.

Cosa l’ha spinta a mettere Guarin e Alvarez in quelle posizioni?
“Kovacic si scorda a volte la fase difensiva, Alvarez ha delle qualità importanti in fase di rientro e oltretutto quando parte da dietro e sta bene, visto che oggi era al 60% e stamattina era in dubbio, può accelerare e può essere devastante. Può farlo anche in altre partite, nel mio calcio può fare questo lavoro”.

FcInterNews chiede a Mazzarri se genera rabbia l’espulsione di Belfodil, visto che lo priva di una pedina utile per far rifiatare Palacio contro l’Atalanta e che invece dovrà ancora giocare titolare, oppure Palacio era comunque previsto titolare anche martedì?
“É stata un’ingenuità, io penso che debba migliorare da questo punto di vista. La partita è finita, hanno perso, deve evitare certi atteggiamenti”.

A Bergamo cosa dobbiamo attenderci?
“Di sicuro giocano Cambiasso e Palacio… Scherzi a parte, domani c’è il defaticante e devo capire. Qualcuno cambierò, penso che sia il momento di Samuel, poi valuterò il momento”.

Moratti è venuto nello spogliatoio? Ed è una vittoria dedicata a Thohir?
“Quando siamo professionisti, dobbiamo fare il massimo per la proprietà. Non ci siamo ancora accorti di questo passaggio, stamattina era ai campi con noi Moratti. Poi più di così non so che dire, ci sono i nuovi proprietari, ben vengano perché si lavora per l’Inter”.

Si parla tanto di una o due punte, ma con questo modulo a una punta l’Inter ha segnato 23 volte e con 10 diversi giocatori, a testimonianza che conta come si sviluppa la manovra offensiva. Lei è d’accordo con questa analisi o non esclude in futuro di passare al modulo a due punte?
“Se avessi a disposizione Milito, state certi che giocherebbero Milito e Palacio, su questo non c’è dubbio. Avete visto negli scampoli di partita giocati cos’è in grado di fare Milito, come i due gol a Sassuolo. In questo momento però lui non c’è ed è mio compito cercare di fare la cosa migliore per l’Inter, che è quella di equilibrare la squadra in funzione del fare male senza farsi del male”.

[Christian Liotta – Fonte: www.fcinternews.it]