Mercato Roma: idee per ogni ruolo

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Gennaio è alle porte, c’è un mercato da fare e una Roma da completare, senza sottovalutare Daniele De Rossi. Anzi, deve esser il punto di partenza. Arrivare alla sessione di riparazione con il contratto del centrocampista già firmato, darebbe alla dirigenza tutta la tranquillità per muoversi alla ricerca dei calciatori che potrebbero aiutare il campionato giallorosso.

DE ROSSI – È storia degli ultimi giorni: cifra di base aumentata a 6 milioni con bonus vari ad arricchirne la portata. Insomma, la sensazione è che si stia arrivando alla fumata bianca, una necessità impellente visto che, tra pochi giorni, il calciatore potrebbe essere libero di trattare con altre squadre. Dopo un periodo di stallo, caratterizzato dalle insofferenze e dai dubbi di entrambe le parti, l’accelerata di queste settimane ha prodotto effetti positivi sulle perplessità di De Rossi, tentato non poco dalle offerte estere (Manchester City in testa) e turbato dal caos che circonda un progetto affascinante ma difficile da attuare.

Le voci sulle cifre proposte dalla società si sono rincorse durante le lunghe fasi della trattativa, un aspetto che ha infastidito molto il centrocampista, messo quasi con “le spalle al muro” e pressato anche dalla piazza, apprensiva come non mai di fronte alla possibilità di perderlo a parametro zero; adesso che i tempi si fanno strettissimi, si confida nel poter mettere tutto “nero su bianco” a ridosso del Natale, senza dubbio un bel regalo per i tifosi giallorossi.

VICE-BURDISSO – Se la vicenda De Rossi vede Franco Baldini schierato in prima linea, per il mercato i riflettori si spostano su Walter Sabatini: per il direttore sportivo si prospettano settimane infuocate, contraddistinte da indiscrezioni e trattative più o meno sottotraccia. L’ecatombe di infortunati ha riproposto con prepotenza il bisogno di intervenire, soprattutto in difesa: prima di tutto c’è da sostituire Burdisso con un elemento di pari livello e la lista dei papabili è sempre aperta, con nomi che entrano ed escono a cadenza quotidiana. Matias Silvestre del Palermo è un vecchio pallino di Sabatini, un calciatore di carisma ed esperienza che riuscirebbe a colmare, almeno in parte, le lacune lasciate dall’infortunio dell’ex interista: dall’Argentina danno i giallorossi molto vicini, ma trattare con il Palermo è sempre difficile, soprattutto se si guarda alle cifre richieste da Zamparini (non meno di dieci-dodici milioni). Ecco, dunque, che l’attenzione della dirigenza si è spostata anche in Inghilterra, dove ci sono diversi elementi da tenere sotto controllo: per Stefan Savic si era parlato di prestito, ma la pista si è raffreddata grazie all’intervento di Roberto Mancini e alla stima ritrovata nei confronti del montenegrino. Alex del Chelsea, invece, ha ricevuto il benservito da Vilas Boas: “E’ libero di cercarsi un’altra squadra”, parole che hanno riproposto l’interesse di tantissimi club, Juventus e Arsenal in testa, portando la Roma a sondare il terreno con la dirigenza londinese; il problema è l’ingaggio, oltre tre milioni di sterline, senza tralasciare le preferenze del brasiliano, orientato a rimanere in Premier.

Meno complicata, almeno sulla carta la strada che porta a Vedran Corluka, jolly del Tottenham: a venticinque anni, il croato, sta vivendo un momento difficile con gli Spurs a causa di una concorrenza (Kyle Walker su tutti, un altro che piace tantissimo, soprattutto a Baldini) spietata nel pacchetto arretrato. Contratto fino al 2014, una valutazione che oscilla tra i 6 e gli 8 milioni, potrebbe rappresentare un investimento che offrirebbe a Luis Enrique diverse soluzioni di impiego.

Il Brasile potrebbe offrire qualche sorpresa, anche se da tempo non arrivano notizie concrete: si era parlato di Bruno Uvini, talentino del San Paolo, ma all’interesse non è seguita nessuna mossa ufficiale, più o meno lo stesso discorso che vale per Rafael Toloi, uno dei giovani più interessanti (come il collega, anche lui è nel giro della nazionale Under 20 carioca) che da tantissimo tempo è tra le prime scelte alla voce “scommesse” di Walter Sabatini.

Intanto, sempre nell’ottica del ringiovanimento, è stato bloccato Nicolò Curti, difensore emergente in forza al Perugia: classe 1995, paragonato a Nesta, è stato seguito a lungo anche dal Palermo ma il lavoro di Sabatini permetterà di farlo accasare a Trigoria.

ESTERNI Isla è il sogno, Bastos un’opportunità. Il cileno dell’Udinese è in orbita Roma da tantissimo tempo, cambiano gli allenatori ma non la voglia di vederlo i giallorosso: in estate si era provato, l’ostacolo maggiore erano state le richieste di Pozzo, a gennaio ci potrebbero essere delle novità, anche se risulta difficile strapparlo ai friulani in un momento topico della stagione. Probabile che tutto venga rimandato all’estate prossima, quando l’assalto romanista sarà più deciso.

Capitolo Bastos: nonostante le smentite di rito (“Sono stato a Roma ma solo in vacanza”) c’è più di una base per credere che il blitz capitolino possa aver rappresentato n’opportunità per capire la fattibilità dell’affare. Il Lione ha bisogno di soldi, nonostante l’accesso agli ottavi di finale di Champions League (inchiesta Uefa permettendo) resta alto il livello di smobilitazione, una situazione che favorisce le trattative con Aulas. Alla riapertura del mercato, la Roma proverà a prendere Bastos, uomo di fascia perfetto per il gioco di Luis Enrique.

CENTROCAMPO E ATTACCO – In mediana si guarda al futuro: il Brasile, come al solito, è una delle fucine preferite da Sabatini, concentrato su Paulinho e Casemiro. Il primo ha superato il secondo, più per questioni economiche che per vera preferenza: dieci milioni contro venti (e oltre), un argomento che ha convinto la Roma a calamitare l’attenzione sul centrocampista del Corinthians. Su di lui c’è anche il Milan, ma il timido interesse dei rossoneri è stato ridimensionato anche dal procuratore del calciatore che ha assicurato come la squadra giallorossa sia una delle destinazioni più concrete. Casemiro, dopo aver giurato amore eterno al San Paolo, ha perso posizioni nelle gerarchie dei rinforzi: la classe e la qualità ci sono tutte, non c’è dubbio, ma le cifre richieste dal presidente Juvencio hanno raffreddato diverse soluzioni nel panorama europeo.

In attacco, almeno per il momento, la Roma si è limitata a confermare l’affare Nicolas Lopez: assicurato l’indennizzo da un milione di Euro al Nacional Montevideo, l’uruguaiano ha cominciato a far parte della rosa giallorossa, un investimento che garantisce sicuramente in prospettiva futura ma non può essere considerato come elemento di primissima fascia (Luis Enrique permettendo).

CESSIONI – Un capitolo fondamentale, sia per l’allenatore che per il budget: il tecnico asturiano ha fatto sapere da tempo di volersi confrontare con un parco giocatori ridotto al minimo, venti elementi al massimo che diano tutto per il nuovo progetto. Via libera, in pratica, alla smobilitazione: in difesa si proverà a piazzare Juan e Cicinho (Cassetti rimane in stand-by) due stipendi pesanti che libererebbero posizioni, a centrocampo addio a Fabio Simplicio (Parma in pole ma attenzione alla Fiorentina, alla ricerca di un sostituto per Montolivo) e, forse, a Leandro Greco, con promozione in pianta stabile di Federico Viviani nella prima squadra.

Destino segnato anche per Marco Borriello: già con la valigia in mano da questa estate, il bomber campano non è mai entrato in sintonia con le scelte di Luis Enrique, a gennaio potrebbero aprirsi per lui le porte del Marassi (è un pensiero fisso di Preziosi) oppure quelle di Milanello (se si dovesse complicare la pista che porta a Tevez) anche se non sono da sottovalutare le piste estere, con il Psg di Leonardo sempre interessato. Addio anche a Stefano Okaka, un altro che, con Luis Enrique, ha conosciuto il campo solo per pochi istanti.

[Mirko Porcari – Fonte: www.forzaroma.info]