Mihailovic: “Tornare a San Siro per me è sempre un’emozione”

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logo-sampdoriaInizia mister Mihajlovic. Le sfide del suo passato, come vive il ritorno a San Siro? “Bene, tornare a San Siro per me è sempre un’emozione. Sono stati quattro anni bellissimi, abbiamo giocato bene e vinto tanto. É sempre bello giocare a San Siro, è la “Scala del Calcio”. L’emozione però sparirà quando inizierà la gara”.

Gastaldello: “Adesso ci difendiamo a quattro e si gioca molto di più la palla, per creare superiorità numerica. Con la Lazio, una volta rimasti in dieci, ci siamo dovuti abbassare di più, ma non è cambiato il modo di difendere. Anche in dieci abbiamo recuperato tanti palloni nella metà campo avversaria, questo dimostra che la squadra vuole fare di più”.

Palombo: “Al contrario di Mihajlovic io all’Inter sono stato poco, ma sono stato benissimo. Anch’io sono d’accordo col mister che dice che senza Moratti non è l’Inter”.

Il ritorno di Palombo a centrocampo: “Mi metto a disposizione della squadra, ma quello a centrocampo è il mio ruolo naturale”.

Negli allenamenti si punta molto sulla precisione nel primo passaggio dopo la riconquista del pallone: “Il primo passaggio è importante, deve essere un passaggio semplice. I ragazzi in allenamento mi seguono, è una soddisfazione avere una squadra che ti segue”.

Mihajlovic: “Certe cose, come la cena di gruppo in settimana, servono all’aggregazione. Sono piccole cose, ma sono importanti. Bisogna sempre pensare positivo e crederci sempre, tutto fa. Quando si sbaglia gli errori devono restare in campo, con la Lazio mi è piaciuto l’atteggiamento”.

Palombo: “Era subentrata una certa paura, e alla fine se giochi per non prenderle, le prendi lo stesso. Si è visto un cambio di mentalità, e questo è l’importante”.

I cambi di modulo hanno forse creato qualche problema nei mesi scorsi: “Non c’è un modulo che ti fa vincere le partite, bisogna trovare il modulo che meglio si addice ai giocatori in rosa. Questo modulo con i nostri giocatori si può fare, ma è un modulo molto offensivo e serve un sacrificio da parte degli attaccanti. Se i nostri attaccanti faranno bene la fase difensiva non ci saranno problemi con questo assetto. Durante la partita si può anche passare al 4-3-3. Non mi piace adattare il modulo a seconda degli avversari, penso che questa squadra possa giocare bene con il 4-2-3-1”.

“La mia mentalità è offensiva, a me non piace giocare per non perdere, ma giocare per vincere. Noi vogliamo avere il nostro modo di giocare, il nostro atteggiamento dovrebbe essere sempre quello visto con la Lazio. Ci vorrà un po’ di tempo perchè i ragazzi assimilino tutto, ma stiamo lavorando bene. Mi piace giocarmi la partita, ma con equilibrio, non tutti in attacco”.

“Abbiamo avuto qualche acciacco, ma a parte Krsticic squalificato, gli altri sono tutti disponibili. Si lavora di settimana in settimana, i ragazzi sono concentrati e apprendono subito. Sono fiducioso, anche la partita di domani è stata preparata bene. Sarà una partita difficile ma noi faremo la nostra parte”.

[Lidia Vivaldi – Fonte: www.sampdorianews.net]