Milan: è solo l’inizio

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Rossoneri sconfitti 2-0 al debutto contro il Varese

Nel giorno in cui Galliani chiude il mercato, in uscita (vedi Dinho e Gattuso) ma anche in entrata (l’organico è considerato completo e competitivo), il Milan ne prende due dal Varese neo promosso in B. Un esordio che non metterà di buon umore il presidente Silvio Berlusconi, a pochi giorni dalle assicurazioni fornite ai tifosi sulla squadra della prossima stagione. La stecca all’esordio avviene allo stadio «Franco Ossola» sotto gli occhi di Gigi Del Neri e di Beppe Marotta: la Juventus, reduce dall’amichevole vittoriosa di sabato sera a Cosenza con il Lione, sta infatti svolgendo una settimana di allenamento proprio a Varese.

D’altra parte, come non ha mancato di sottolineare alla fine l’allenatore Massimiliano Allegri, dopo cinque giorni di preparazione e con mezza squadra indisponibile (tutti i nazionali, oltre a Ronaldinho che sta svolgendo un programma differenziato, e a Papa) non si poteva pretendere molto di più. In particolare se l’avversario è una squadra come il Varese, che cerca di fare del ritmo e della aggressività la sua forza e che nel primo tempo è stata in grado di schierare nove undicesimi della squadra che nella scorsa stagione ha conquistato la promozione in B. Il Milan, da parte sua, ha fatto vedere comunque assai poco. Oddo e Kaladze, in particolare, hanno mostrato i limiti di una condizione assolutamente insufficiente ma, a parte Seedorf e Pato, che hanno giostrato con sicurezza, anche gli altri rossoneri hanno offerto una prova decisamente inconsistente. Più dinamici i ragazzini, messi in campo nel finale di partita, che hanno cercato con una certa insistenza il gol, senza però trovarlo.

Il Varese passa subito in vantaggio, in contropiede: al 6′ Neto Pereira si invola e serve Buzzegoli che trafigge Abbiati. Il raddoppio arriva alla mezzora: Cellini mette a sedere Kaladze e batte il portiere del Milan con un tiro a giro. Il Milan, rispetto al Varese, ha avuto più possesso palla ma non ha saputo finalizzare mostrando chiari limiti in difesa. Il portiere biancorosso Moreau è stato chiamato a semplici interventi di routine e la superiorità di manovra rossonera ha avuto come riscontro solo un gran numero di calci d’angolo. Sul piano numerico, il punteggio avrebbe potuto anche rivelarsi più severo per la squadra di Allegri perchè nel secondo tempo Gamadori ha centrato la traversa con un calcio di punizione (28′) e Tripoli ha perso una grossa occasione all’altezza dell’area piccola dopo una bella iniziativa di Eusepi (34′).

«Non sono preoccupato – ha detto alla fine Massimiliano Allegri – perchè dopo cinque giorni di lavoro non è possibile raggiungere una condizione accettabile e a noi è mancato soprattutto questo aspetto. Non appena la forma fisica sarà migliore, saremo in grado di curare meglio anche l’aspetto tecnico». Quanto al mercato, il tecnico rossonero, in attesa di recuperare gli assenti, non ha voluto esprimere particolari desideri: «Va bene così, ma se accade qualcosa… Il settore in cui siamo più »corti«? Direi il centrocampo». Intanto Galliani mette un freno alle voci sulla partenza di Ronaldinho, almeno per il prossimo anno, che ha un contratto e non può essere ceduto contro la volontà della società. E magari, con l’aria che tira, è il caso di tenersi stretto anche Ringhio: «Non ho parlato ancora con Gattuso – dice Galliani sugli spalti dell’Ossola – ma credo che resterà.

[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]