Milan, Galliani e Berlusconi: viaggi e affari per il futuro rossonero

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Giorni importanti in casa rossonera: i due uomini che hanno fatto le fortune del Milan negli ultimi 25 anni sono impegnati in due missioni agli antipodi del mondo, una riguardante il futuro più prossimo, l’altra che mira più al lungo termine, ma entrambe importanti per capire quale sarà la fisionomia della società rossonera nei prossimi anni, sia in campo che attorno al tavolo del CdA.

Adriano Galliani infatti, negli Stati Uniti per seguire la tournèe rossonera e occuparsi di mantenere saldo il marketing rossonero oltreoceano, incontrerà in occasione di Milan-Real Madrid Florentino Perez, amico di vecchia data nonchè presidente del Real. Obiettivo dell’incontro: continuare i colloqui per riportare a Milano il figliol prodigo Kakà, e magari estendere il discorso anche ad un altro centrocampista in esubero della rosa Madridista, il che permetterebbe al Milan di risolvere anche il problema del play basso. Le difficoltà della trattativa? Come ama ripetere Galliani “come sempre, è solo una questione di soldi”. Il Real vorrebbe ricavare qualcosa dalla cessione del Brasiliano, mentre i rossoneri cercheranno di chiudere l’accordo con il minor esborso di denaro possibile. Se si troverà l’accordo a metà l’affare si farà, ma l’impressione è quella che Galliani abbia un tetto massimo che non intende assolutamente superare, viste le ultime dichiarazioni del presidente Berlusconi sul mercato [“D’ora in poi il Milan quando individuerà un giocatore che pensa possa essere utile alla causa, farà un’offerta che ritiene consona al valore del calciatore, se verrà rifiutata si guarderà altrove” ndr]: resta quindi da capire se il Real accetterà le condizioni dei rossoneri.

Contemporaneamente, sull’altro fronte della guerra fredda, Silvio Berlusconi volerà in Russia per incontrare l’amico ed ex presidente Sovietico Vladimir Putin: ufficialmente sarà una visita di pura cortesia, ma non è difficile immaginare che durante l’incontro si parlerà anche di qualche affare. Il più probabile riguarda la società rossonera: già qualche anno fa infatti la Gazprom, società controllata da Putin e colosso internazionale del settore Gas, aveva formulato un’offerta da 180 milioni di euro per rilevare il 30% della società di Berlusconi: l’offerta allora fu declinata ma è facile pensare che, se fosse riproposta oggi, vista la mutata situazione economica mondiale, Berlusconi cambierebbe idea per il bene del Club. Tanti sono infatti i progetti nella testa della dirigenza rossonera qualora si trovassero fondi freschi: la prima, in assoluto riguarda lo stadio. I dirigenti di Via Turati infatti, molto affezionati a San Siro, avrebbero studiato un piano: complice la volontà dell’Inter di costruirne uno nuovo, Galliani avrebbe il coltello dalla parte del manico con il Comune per poter rinegoziare l’accordo che lega le società calcistiche allo stadio di proprietà comunale. Attualmente infatti alle società arriva una bassissima percentuale degli introiti maturati dal Meazza, ma rimanendo i rossoneri l’unica società con cui trattare, il comune dovrebbe rassegnarsi a concludere un accordo sulla spartizione dei ricavi a percentuali molto diverse rispetto a quelle attuali.

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]