Milan, il punto: il copione è diverso ma la storia si ripete

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Si rivedono gli stessi errori e le stesse paure che hanno caratterizzato la sfida con il Sassuolo

MILANO – Quello che non doveva succedere è successo; le medesime paure e gli stessi errori commessi nel match di inizio anno contro il Sassuolo sono tornate in prima pagina. Lampanti come il clamoroso errore di sufficienza in palleggio commesso da Jeremy Menez sulla metà campo buono solo per lanciare il mortifero e decisivo contropiede finalizzato da Denis con una difesa rossonera letteralmente spaccata al centro dal duetto argentino con Maxi Moralez: 0-1 con le paure che si gonfiano e gli errori che si moltiplicano. Il copione di Milan-Atalanta è stato diverso da quello dell’ altra sconfitta casalinga di questo negativo 2015: il vantaggio bergamasco ha ghiacciato i fin li comunque assonnati ardori rossoneri sicuramente fino a fine primo tempo che hanno poi fatto capolino in un continuo e poco organizzato attacco in tutto la seconda metà di gara senza però creare reali pericoli ad una difesa nerazzurra che con ordine ha respinto tutto il respingibile. Male, molto male tutto il Milan con un Pippo Inzaghi che ha tentato di scrollarsi di dosso le paure della potenziale(e poi reale) seconda sconfitta casalinga rossonera con un’ azzardato 4-2-3-1 riciclando nuovamente a destra un Niang ormai senza piu’ una dimensione tattica ben definita; sperando in qualche guizzo di El Shaarawy e lasciando la solita carta bianca(un po troppa…forse?) a Jeremy Menez dietro ad un Giampaolo Pazzini che da qualche tempo a questa parte è diventata una vera e propria carta della disperazione.

I soliti quattro polmoni a testa gettati sul campo da Nigel De Jong e da Giacomo Bonaventura(ancora sacrificato sulla mediana) nulla hanno potuto contro una difesa orobica sicuramente portata al limite ma quasi sempre ordinata e appena scalfita dalla pioggia di cross del secondo tempo che purtroppo si sono distinti più per la quantità che per la qualità dei palloni scodellati in area, L’ Atalanta di paure vere e proprie questo pomeriggio non ne ha mai avute iniziando da subito a non contenere e basta ma salendo con due reparti su tre compatti ogni qual volta lo sterile attacco rossonero ne abbia dato occasione. Se le paure (di non far risultato prima di tutto) in casa rossonera la fanno da padrone a dare il colpo di grazia sia contro il Sassuolo che contro l’ Atalanta sono stati i pesanti errori dei singoli sia in marcatura (vedi il gol di Zaza dieci giorni fa) che nella normale gestione del gioco a centrocampo come nell’ occasione dell’ incomprensibile approccio di Menez ad una palla non difficile a centrocampo. Si fa fatica poi a non sottolineare che il medesimo errore di sufficienza lo stesso Menez ha deciso di commetterlo qualche minuto dopo una seconda volta frustrando una potenziale buona azione rossonera con un colpo di tacco completamente fuori dal contesto che, difatti, non ha fatto altro che creare un’ altro contropiede atalantino prendendo in controtempo l’ intero centrocampo milanista.

Le paure di questa squadra si stanno ora traducendo in pessimi risultati sul campo e anche la brutta figura di questo pomeriggio con la mancata restituzione della palla all’ Atalanta da parte di Inzaghi e di tutto il Milan dopo i soccorsi ad un nerazzurro infortunato assesta un altro pesante colpo alle premesse che questa stagione stava(fino a un paio di settimane fa) cercando di concretizzare. Al momento qualcosa si è perduto e non resta che tornare a vivere alla giornata ripartendo da un’ idea di gioco che sia futuribile e tentando di non vivere la classifica come un assillo tale da poter gonfiare ancora di più quelle paure e distrazioni che stanno attanagliando  la mente e i muscoli dell’ ambiente Milan. E includiamoci anche un calciomercato che forse in questo frangente deve essere l’ ultima delle preoccupazioni di dirigenza e tifosi perchè qui si sta rischiando di smarrire qualcosa di molto più vitale in uno sport di squadra: quella serenità e quell’ unità di intenti che nelle migliori partite del Milan in questa stagione sono state le carte vincenti.

[Matteo Tordi – Fonte: www.ilveromilanista.it]