Serviva una scossa. Secondo la maggior parte dei tifosi il problema era Massimiliano Allegri, e un cambio di allenatore sarebbe stata la soluzione più adatta per uscire dalla crisi. Altri ritenevano invece i giocatori, rei di non essere concentrati abbastanza nelle sfide del week-end, responsabili del brutto inizio di stagione. La soluzione? Cessioni di massa e rifondazione. Secondo il terzo e ultimo filone di critici, il dito andava puntato contro la società, colpevole di aver demolito la rosa con investimenti non all’altezza della situazione e illustre vendite. Urgentissima quindi la cessione del club ad arabi o russi, gente con capitale fresco da investire sul mercato.
Fortunatamente o sfortunatamente, dipende dai punti di vista, niente di tutto ciò è accaduto. Nessuno per ora se ne è andato e nessuno è arrivato. Al massimo si può affermare che qualcuno sia tornato. Stiamo parlando del Presidente Silvio Berlusconi, che una settimana fa aveva deciso di far visita alla squadra, impegnata a Milanello, per caricarla in vista delle due sfide di Napoli e Bruxelles. I risultati? Fantastici. Ebbene, dopo il colloquio face to face di Berlusconi con ogni singolo giocatore, il Milan è riuscito a raccogliere un buon punticino nella trasferta di Napoli – al San Paolo i partenopei sono da sempre squadra ostica – e una vittoria in Champions League contro l’Anderlecht che ha garantito la qualificazione agli ottavi. Prima della partita contro la Juventus altra visita di Berlusconi a Milanello e altre parole al miele. Il giorno dopo altri punti conquistati, che valgono doppio perchè ottenuti contro gli imbattibili bianconeri. In vista di Catania il Presidentissimo ha deciso di tornare a Carnago, sperando che anche domani il Milan possa offrire un’ottima prestazione. I rossoneri hanno ritrovato fiducia e coraggio, e con papà Silvio che si interessa della squadra, tutti stanno dando il massimo per farsi vedere all’altezza della situazione.
[Federico Giuliani – Fonte: www.ilveromilanista.it]
