Milan: l’intricato mercato …

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Il mercato del Milan, da sempre, è fatto di silenzi: questi silenzi però fanno grande rumore presso i giornalisti, e inducono ad associare al club rossonero tanti affari, alcuni dei quali sono di impossibile realizzazione, sperando di individuare nella selva di voci il nome corretto che effettivamente vestirà il rossonero. Cerchiamo quindi di fare ordine in questa moltitudine di nomi, spiegando perchè molti degli obiettivi che si associano al Milan non sono attendibili.

Per fare questo, partiamo dalle dichiarazioni di Galliani: il Milan è alla ricerca solo di un centrocampista. In difesa infatti è stato preso Acerbi per sostituire Nesta, sulla destra abbiamo De Sciglio promosso come vice-Abate [oltre alle buone prove di Bonera nel ruolo viste l’anno scorso] e sulla sinistra ci sono tre nomi già presenti nella rosa rossonera [Antonini, Mesbah e Didac Vilà] dei quali bisogna capire il futuro; la sensazione è che possano rimanere tutti e tre o almeno due di questi. Mesbah è il candidato numero uno a lasciare Milano, ma l’ingaggio ridotto potrebbe indurre il Milan a tenerlo quale eventuale soluzione agguntiva.

Perciò riteniamo prive di fondamento le piste che portano a ingaggi di nuovi difensori: Niente Carvalho dunque, del quale si è parlato ma ha un ingaggio fuori dai budget rossoneri, e niente Ogbonna, nome accostato insistentemente al Milan nei mesi passati ma che ora sembra molto vicino a vestire la maglia della Roma.

Ciò premesso, è da dire che il mercato del Milan in questo settore potrebbe essere sconvolto, ancora, dall’eventuale cessione di Thiago Silva: il brasiliano infatti aveva fatto la bocca all’ingaggio garantitogli dal PSG, e pretende da Galliani pressapoco lo stesso stipendio; almeno 7,5 milioni a stagione. Galliani è favorevole a concedere al centrale brasiliano un aumento, ma non potrebbe spingersi oltre un certo limite, in armonia con le esigenze del bilancio rossonero e ancorato al rispetto del fair play finanziario. Ecco che quindi il PSG potrebbe tornare in scena: e in questa vicenda, totalmente dominata dal dio denaro, il Milan potrebbe quindi essere costretto a tornare sul mercato per reperire un sostituito all’altezza del brasiliano.

Il centrocampo rossonero manca di un rinforzo, come detto da Galliani: in questi giorni però si è sparsa la notizia di un rinnovo annuale a Flamini, il quale non vedendosi offrire altri contratti ha pensato che alla fine i soldi offertigli dal Milan potevano anche andare bene [per far panchina poi, van benissimo ndr]. Bisogna capire dunque le intenzioni dei rossoneri: a questo punto il mercato del Milan è terminato con Flamini? Oppure Galliani ha intenzione di sondare il mercato per un nuovo colpo?

La intenzioni sono indecifrabili, ma a stretto rigore logico, pensiamo che il mercato del Milan a centrocampo non possa finire con la riconferma a Flamini; di tutti i giocatori in rosa infatti, nessuno presenta le caratteristiche specifiche per giocare davanti alla difesa. Potrebbero essere adattati a quel ruolo sia Montolivo che Muntari [out per 6 mesi però causa rottura del legamento crociato] che al limite Nocerino, ma si tratterebbe di giocatori adattati, e che toglierebbero inoltre interpreti importanti per il ruolo di mezz’ala, molto importante per la concezione del gioco del tecnico livornese.

Partendo quindi dal presupposto [non scontato, si badi bene] che il Milan un colpo a centrocampo lo farà, analizziamo brevemente i vari nomi accostati al Milan, cercando di spiegare perchè alcuni di essi sono possibili e altri no.

NURI SAHIN: POSSIBILE A CONDIZIONE CHE – il centrocampista non abbia garanzie tecniche sul suo futuro impiego nel Real di Josè Mourinho. Sahin vorrebbe giocarsi le sue carte al Real, ma prima di tutto vuole essere protagonista come lo era al Borussia Dortmund; ingaggio e acquisizione non rappresenterebbero un problema; il giovane non guadagna in modo spropositato e il Milan sarebbe disposto a versare 10 milioni nelle casse del Real, cifra pagata dallo stesso club spagnolo al Dortmund, in modo che non verrebbe maturata alcuna minusvalenza per un giocatore che, eventualmente, non rientrerebbe nei piani tecnici dell’allenatore.

AXEL WITSEL: POSSIBILE A CONDIZIONE CHE – venga levigata la distanza tra domanda e offerta. E’ il preferito da Galliani per il ruolo, ma il Benfica, disposto alla cessione del gioiello, non scende al di sotto della richiesta di 35 milioni. La distanza potrebbe essere colmata dal fatto che il Benfica gradisce Taiwo e Didac Vilà, essendo alla ricerca di un terzino sinistro; Galliani potrebbe inserirli come contropartite tecniche per abbassare il prezzo del talentuoso Belga. Di contro, voci spagnole danno il Real su Witsel; voci che per un verso allontanano il giocatore dal Milan, ma avvicinano Nuri Sahin a Milanello.

LASSANA DIARRA: IMPOSSIBILE – il giocatore non accetta riduzioni dell’ingaggio, e ci sono squadre [sopratutto in Turchia] che sembrano disposte a garantirgli quanto percepito al Real Madrid. Probabile che quindi Diarra accetti la corte di queste squadre alla fine.

RICARDO KAKA: IMPOSSIBILE AL MOMENTO – Il giocatore percepisce un ingaggio molto al di fuori dei parametri del Milan, il quale non può garantirgli lo stesso stipendio attuale: il Real Madrid vorrebbe liberarsi del pesante ingaggio di quello che a tutti gli effetti per loro è solo un panchinaro, e si libererebbe del brasiliano rescindendo il contratto, e quindi lasciandolo libero di accasarsi dove preferisce. Resta da capire quanta sarà la voglia del brasiliano di continuare a guadagnare tanto, e in quel caso dovrà rimanere al Milan o tutt’al più sperare in una chiamata da Parigi, o quanta invece quella di rimettersi in gioco in vista del mondiale Brasiliano che si disputerà tra due anni, e in quel caso il Milan potrebbe garantirgli un posto da protagonista. Le ragioni del cuore, contro quelle del portafogli, insomma.

Ultimo breve accenno per l’attacco, reparto nel quale non verranno fatti ritocchi: il Milan dispone già di 5 attaccanti. Eventualmente, come già detto in passato, bisognerà fare attenzione al mercato in uscita per questo settore, dove uno tra Cassano e Robinho potrebbe essere sacrificato per reperire fondi da destinare al centrocampista e per non togliere spazio all’ascesa di El Sharaawy.

Sommando tutti gli indizi quindi, riteniamo che l’asse da tenere d’occhio per quanto riguarda il nome del centrocampista, sia quello Milano-Madrid: alla fine in un modo o nell’altro il destino di mercato dei rossoneri sembra legato a doppio filo con le scelte della società allenata da Josè Mourinho.

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]