Milan-Roma 2-2: pari giusto ma che non serve a nessuno

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logo-milanGiorno particolare per il Milan, questo lunedì 16 dicembre, stamattina, dall’urna del sorteggio Champions, è uscito il nome dell’avversario degli ottavi di finale, l’Atletico Madrid di Simeone, primo nella Liga, in serata, a San Siro, è di scena il posticipo di lusso contro la Roma di Garcia, ancora imbattuta in campionato e seconda alle spalle della Juventus. C’era grande attesa per la sfida tra le super stelle Kakà-Totti andata, in partenza, delusa vista la scelta di Garcia che sorprende tutti preferendo Mattia Destro al capitano;  Allegri, dopo i dubbi della vigilia, decide invece per Montolivo al fianco di Kakà dietro a Balotelli unica punta, mediana tutta sostanza con De Jong, Muntari e Poli, in difesa torna a sinistra Emanuelson, con De Sciglio dirottato a destra, mentre è confermata la coppia centrale Bonera-Zapata. I rossoneri sono chiamati ad una partita che confermi la tenuta mentale e lo spirito di sacrificio mostrati mercoledì contro l’Ajax e a fare finalmente una partita positiva e di sostanza contro una grande, la Roma di contro è costretta a vincere per tenere il passo della fuggitiva Juventus. Non c’è il pubblico delle grandi occasioni in questa fredda notte di dicembre, ma l’atmosfera è quella giusta per caricare le due compagini.

Si parte con le due squadre che rivelano subito le loro intenzioni, rossoneri che decidono di difendere bassi e di fare intensità a centrocampo, giallorossi che provano ad aggredire gli spazi per creare la superiorità. Dopo un paio di mischie in area meneghina ed una punizione di Balotelli che De Sanctis controlla agevolmente, al 13′ la Roma va in gol, da un’iniziativa del positivo Dodò che scende sulla fascia sinistra la sfera giunge in area a Strootman che controlla e centra basso verso il cuore dell’area dove, tutto solo, in spaccata arriva Destro che deve solo toccare per spingere la palla nella porta sguarnita, secondo gol consecutivo per il giovane bomber ascolano. Il gol subito non cambia i piani del Milan che non si scopre e cerca di ripartire ogni volta che i capitolini sbagliano qualcosa nel loro giro palla,  al 16′ Emanuelson sbaglia d’un soffio l’assistenza decisiva per Kakà, al 18′ è lo stesso Kakà a calciare dal limite dell’area spedendo la sfera fuori di una spanna.

La partita è equilibrata con la Roma che tiene il pallino del gioco ed il Milan che chiude tutti gli spazi, con Bonera e Zapata attentissimi, e i centrocampisti pronti a ripartire. Al 29′ palla preziosa per Emanuelson, solo in area, che conclude obbligando De Sanctis ad alzare in corner, sullo sviluppo del medesimo una palla, deviata sul primo palo, pesca solo  Zapata sul palo opposto, la deviazione di testa del centrale gli finisce prima sul ginocchio e poi si insacca, 1-1 alla mezzora. La reazione dei giallorossi è veemente, al 31′ Bradley, sugli sviluppi di una punizione dalla fascia sinistra, colpisce a porta vuota, la sfera batte per terra, ma l’effetto ad uscire la allontana dalla linea di porta verso un difensore che allontana, due minuti dopo scivola De Sciglio facilitando la fuga di Gervinho verso la porta, Zapata è però tenace e convinto nel recupero che gli permette di chiudere in angolo, si fa male Castan in un contrasto con Kakà, entra al suo posto Burdisso. L’ultima emozione la regala Dodò che, servito in area, tenta un tiro cross che si spegne vicino all’incrocio dei pali.

Ripresa che inizia con Gabriel al posto di Abbiati. Si inizia a ritmi alti, squadre lunghe e ripartenze in serie da una parte e dall’altra, sbaglia d’un soffio Balotelli la rifinitura per Poli in area, si fa sorprendere invece De Sciglio da Gervinho che si invola verso l’area, esce a valanga Gabriel che lo stende, Rocchi decreta il penalty che Strootman realizza spiazzando il portiere 2-1 e Milan che finalmente rompe gli indugi e pressa a tutto campo aumentando in aggressività e determinazione. Dopo un paio di salvataggi della coppia Bonera-Zapata, all’11′ si strattonano in area giallorossa Benatia e Balotelli, Rocchi decide per il fallo del rossonero… Al 18′ esce uno stremato Destro per il rientrante Totti, al 20′ tocca a Matri per il generoso Poli.

La partita è ora interessante ed aperta con i rossoneri che attaccano a pieno organico, con cattiveria e grande volontà, al 22′ altro episodio più che dubbio in area capitolina, Dodò affronta con le cattive Kakà che cade a terra, ancora una volta Rocchi non se la sente di fischiare il penalty, sul proseguo dell’azione Balotelli calcia a lato, come 2 minuti dopo su una palla ricevuta al limite dell’area. Al 28′ ammoniti contemporaneamente Kakà e Montolivo, che, diffidato, salterà il derby, Allegri viene addirittura espulso! Al 30′ la pressione  costante e sempre piu’ insostenibile dei rossoneri viene alfine premiata: Balotelli difende la palla in area, a contrasto con Burdisso, e serve sulla corsa Muntari che controlla, e di destro, batte De Sanctis, 2-2 e tutto nuovamente in gioco. Il finale, in un clima sempre più caldo, è emozionante e ricco di pathos, con  Balotelli  che diventa protagonista: prima esplode un gran tiro su punizione, salvato a pugni uniti De Sanctis, poi, dopo essersi splendidamente liberato in area, calcia sciaguratamente a lato. Il recupero vede la Roma riversarsi in area rossonera, salvano prima Emanuelson in mischia, poi Gabriel in uscita spericolata, e, proprio all’ultimo istante, ci prova Gervinho con un tiro che termina a lato d’un soffio…

Finisce con un pareggio giusto ma che non serve a nessuno, non alla Roma che vede la Juve scappare a 5 punti di distacco, non certo al Milan che vede ancora frustrata la sua voglia di rimonta. Partita dai due volti, primo tempo meglio condotto dalla Roma con un Milan più rinunciatario e concentrato prevalentemente sulla fase difensiva, ripresa speculare, ma alla rovescia,con i rossoneri usciti alla distanza e a tratti  quasi stati dominanti con la Roma in grossa difficoltà, come mai in questa stagione, costretta a difendersi per lunghi tratti. C’è dunque da ben sperare per il proseguo della stagione se i rossoneri continueranno a giocare con questa attenzione e abnegazione in fase difensiva e con questa determinazione e pressione in fase offensiva, certo, per raddrizzare le cose, occorrerà non sbagliare più nulla ed essere molto più continui e cinici, e soprattutto oltre che non perdere bisognerà iniziare a vincere.

[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]