MODIALI PALLANUOTO SHANGAI-CINA 2011, IL LEIT MOTIV DI ITALIA-SERBIA: TEMPESTI PARA-TUTTO!

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Settebello Campione del Mondo per la 3^ volta. Gli azzurri di Sandro Campagna superano la Serbia d.t.s. 8-7. Decisivo più che mai il portierone Tempesti (parati 2 rigori su 3). Dopo diciassette anni siamo di nuovo sul tetto del Pianeta.

DOPO L’OBLIO RIECCO IL VERO 7BELLO – Agli ultimi Mondiali di Roma 2009 ci eravamo classificati all’11° posto, il minimo storico in una rassegna iridata, una umiliazione, emblema di un oblio che per il nostro movimento era principiato subito dopo Barcellona 2003 (Argento). In circa un lustro ci eravamo giocati la leggendaria reputazione costruita in oltre mezzo secolo di pluridecorata “carriera”, tanto da mettere in discussione persino l’appellativo di “Bello” che veniva anteposto al nostro Team. Il Settebello? E chi se lo ricordava più. D’altra parte non vincevamo un Oro Mondiale dal 1994, l’Olimpiade dal ’92 e gli Europei dal ’95. Ogni manifestazione cui partecipavamo riponeva in fretta le nostre aspirazioni nel fodero delle illusioni. Stentavamo a rimanere nel giro dei top team, figuriamoci delle super potenze.

Eravamo stati risucchiati dal vortice del cambiamento gerarchico che in certi casi non guarda in faccia nessuno, nemmeno una Nazione 3 volte Olimpica. Un’Italia smarrita, succube dei propri ricordi, cui ci si ancorava per sopravvivere. Un Tricolore sbiadito, quasi scomparso. La gloria dei tempi andati bussava alla porta della nostalgia, a rivendicare un posto al tavolo degli sfigati, dei nobili decaduti. Poi l’anno scorso, agli Europei, la chiave di volta, ottenendo un prestigioso secondo posto. Sembrò l’inizio di un nuovo ciclo, un ciclo che avrebbe dovuto rinverdire in fretta i fasti di E.Pizzo, G.De Magistris, R.Calcaterra e dello stesso C.T. Campagna, già pluridecorato da giocatore azzurro. Vi han pensato ieri i vari Figlioli, Presciutti, Felugo (autore del gol decisivo), Aicardi e Tempesti, uno dei migliori portieri di tutti i tempi, vera icona del nuovo Settebello d’Oro.

TEMPESTI, LO JASCIN DELLA PALLANUOTO –  Il portierone azzurro si è rivelato l’asso nella manica dello squadrone italiano. Il Capitano della nazionale ha inscenato una prestazione perfetta, encomiabile sotto ogni profilo, in linea con la posta in palio. Ed in palio vi era il Titolo Mondiale. Se i nostri sono tornati Campioni dopo 17 lunghi anni, lo devono in gran parte alle sue parate degne di Jascin. Ha persino parato due rigori, il secondo dei quali in un momento topico della gara, ovvero sul 7 pari, quando dal possibile -1 gli uomini di Campagna transiteranno al definitivo +1. Degno epilogo di una partita equilibrata, resa tale anche a causa di un paio di nostri svarioni, come il retropassaggio shock di Giorgetti che aveva regalato ai Campioni uscenti il momentaneo 1-1.

Un match al cardiopalma che ci aveva visto comandare per 6-4, salvo farci trascinare ai supplementari da una Serbia dura a morire, non proprio disposta a cedere lo scettro iridato che portava in dote da un biennio. Una partita già entrata nella leggenda dello sport italiano che, calcio a parte, nelle discipline di squadra (maschili) più importanti non saliva sul tetto del Mondo dal 1998 (Pallavolo). A fine gara il commento del C.T. non lascia spazio a interpretazioni che se fatte sfocerebbero nella retorica: “I ragazzi hanno disputato una partita straordinaria. La differenza tra un’ottima squadra e una squadra di campioni è la disciplina. I ragazzi sono stati impeccabili. Sono loro i campioni del mondo. Sono loro i fenomeni. Non più i croati, serbi, ungheresi e montenegrini. Abbiamo aperto un ciclo. Che orgoglio!” Per l’Italia è il 3° iride, dopo quelli del ’78 e ’94.

LA SEQUENZA DEI GOL:

1’43” Gallo 0-1

1’42” Prlainovic 1-1 +
4’20” Cuk 2-1

0’28” Aicardi 2-2
2’56” Filipovic 3-2
3’40” Aicardi 3-3 +
5’36” Figlioli 3-4 +
7’38” Presciutti 3-5 +

0’39” Tempesti para rigore a Filipovic
1’47” Udovicic 4-5
2’29” Presciutti 4-6 +
4’00” D. Pijetlovic 5-6 +
5’25” Filipovic 6-6 R

0’17” Aicardi 6-7
0’45” Filipovic 7-7+
1’40” Tempesti para rigore a Udovicic
3’25” Felugo 7-8