Napoli, c’è un altro “titolarissimo”: è il primo grande colpo di Bigon

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C’è un “titolarissimo” in più. E’ questa la sensazione dopo l’esordio in campionato di Victor Ruiz. Prestazione che lascia ben sperare quella del difensore spagnolo che a Parma con grande sicurezza e personalità, in un momento a dir poco delicato della stagione, si è fatto trovare pronto mettendo in mostra chiusure sicure e pulite, una discreta velocità nonostante un fisico (e un colpo di testa) da marcatore e, soprattutto, quel mancino tanto invocato da Mazzarri che gli permette di uscire anche palla al piede o provare il lancio. Non poco per un classe ‘89.

AMBIENTAMENTO – Un talento puro, luminoso. E le sue doti si erano intraviste anche a Villarreal, ma probabilmente la sconfitta aveva messo in secondo piano la sua prova che era stata positiva anche se non come quella di Parma. Qualche movimento non aveva convinto, nella difesa a tre non sembrava essersi integrato del tutto. Erano questi i motivi che trattenevano Mazzarri dal buttarlo nella mischia. Fondamentali per quest’aspetto le settimane di lavoro dopo l’eliminazione che hanno permesso al tecnico di tornare ad allenare a tutti gli effetti la squadra senza dover preparare gare infrasettimanali. Ma anche il completo ambientamento in squadra e in città (ha preso casa a Marechiaro) e i miglioramenti del suo italiano. Il risultato finale è un giocatore di sicuro affidamento già nell’immediato che Mazzarri deve lanciare definitivamente in vista della prossima stagione che si prepara a vivere da protagonista.

IL COLPO DI BIGON – Escludendo Cavani, se vogliamo richiesto da Mazzarri e arrivato dopo una trattativa condotta principalmente da De Laurentiis e Zamparini, quello di Ruiz può considerarsi a tutti gli effetti il primo colpo di un certo livello di Riccardo Bigon. Lo seguiva da tempo, dall‘inizio della scorsa stagione agonistica, quando non era neanche nel giro della prima squadra con l’Espanyol. Un grande campionato con 22 presenze e 2 reti prima di iniziare quest’ultima stagione (fino a gennaio 15 presenze). Con ogni probabilità non è stata casuale la scelta di mandare Dàtolo, tra diverse pretendenti, proprio all’Espanyol. E’ al momento giusto Bigon ha potuto usare l’argentino come contropartita da aggiungere ai 6mln. Cert’è che oltre la bravura, la lungimiranza o la competenza, per concludere una trattativa spesso c’è bisogno anche che si sblocchino a proprio favore una serie di componenti. Ruiz, infatti, era seguito tra le altre anche dall’Inter che ad un certo punto stava per stringere per il difensore. Era di fatto la scelta dei nerazzurri, che si ritrovarono a novembre senza Samuel, ma poi preferirono puntare su giocatore con un anno in più di esperienza e già pronto per il calcio italiano come Ranocchia.

Nonostante l’acquisto di quest’ultimo i nerazzurri provarono ugualmente ad assicurarsi un prospetto come Ruiz sperando in un acquisto congiunto con Preziosi che però non si dimostrò entusiasta dell’idea. Anche il Napoli adottò la stessa linea del prendere il giocatore sulla carta già “pronto” e provò fino all’ultimo a convincere il Bologna a cedere Britos, forti dell’accordo con i procuratori del giocatore. Muro contro muro che continuò anche con il Torino per Ogbonna fino a quando da Barcellona arrivarono segnali incoraggianti, e per certi versi sorprendenti, sulla disponibilità a cedere il difensore già a gennaio (inizialmente l’Espanyol chiuse la porta a questa opportunità).

FUTURO –E’ il nuovo Pique” all’unisono affermano con sicurezza esperti di mercato e del campionato spagnolo. “Dovete ancora conoscere il vero Victor Ruiz, è un difensore di qualità che può fare tutto. Anche gli attaccanti usufruiranno delle sue doti di impostazione” ha affermato dopo la gara di Parma, Riccardo Trevisani, telecronista di Sky per la Liga. L’accostamento con Pique fu posto anche al diretto interessato nella conferenza stampa di presentazione. “Pique? E’ giovane ma ha già vinto tanto. In effetti – confermò Ruiz – è il mio modello di riferimento”. Raggiungere il livello del centrale del Barça è difficile, se non impossibile, ma la convocazione nella nazionale campione d’europa e del mondo è dietro l’angolo e già arrivare a giocare al suo fianco sarebbe un grande traguardo. Quello sì, tutt’altro che impossibile.

[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttonapoli.net]