Napoli: gli azzurri si stringono attorno al capitano

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logo-napoliUrlano «Ca-pi-ta-no». E poi invocano il nome di Gianluca Grava, come al solito a Castelvolturno prima di tutti gli altri. È la risposta dello spogliatoio del Napoli, dopo che la notizia si è ormai diffusa e l’allenamento del pomeriggio diventa tutto tranne che l’ultima sgambatura alla vigilia della gara di Coppa Italia. Secondo quanto riporta l’edizione odierna de Il Mattino: Mazzarri li abbraccia, parla al gruppo, chiede di dare prova di compattezza. Paolo, capitano azzurro da cinque stagioni, scoppia in lacrime. C’è Totò Aronica ad abbracciarlo. I due sono inseparabili, nella vita come sul campo d’allenamento. «Forza Paolo. Sei e sarai per sempre il nostro capitano», scrive su twitter Edi Cavani. «Un grande abbraccio. Vi sono vicino, non mollate», il messaggio del Pocho Lavezzi da Parigi. E poi i tifosi che, con ogni mezzo, hanno cercato di dare coraggio al più piccolo dei fratelloni Cannavaro.

«Hanno infangato il buon nome della mia famiglia, siamo tutti a pezzi, delusi e amareggiati. Ma che razza di giustizia è questa?», spiega il papà di Paolo. Fabio, pallone d’oro e campione del mondo nel 2006 risponde con garbo ma poi glissa: di commentare non ne ha nessuna voglia. Sei mesi. Sarebbero stati di meno se i legali avessero accettato il solito patteggiamento in offerta speciale che Stefano Palazzi proponeva prima dell’udienza del 10 dicembre. Il Napoli non cita esplicitamente i due difensori azzurri nel comunicato ufficiale. Ma non sembra un segnale di rottura: il club è deluso per i sei mesi di stop e il Napoli sarà coerentemente ancora al loro fianco, puntando nei prossimi gradi di giudizio almeno a un dimezzamento della pena, sognando il proscioglimento da parte dal Tnas. Il caso-Conte fa giurisprudenza.

L’allenatore juventino, per la stessa «colpa» ha visto ridotta la sua squalifica a 4 mesi. Enrico Fedele, il manager di Paolo, è una furia: «Questa sentenza è una vergogna», ripete per tutto il giorno. Tutti aspettano uno sconto. Troppe ombre. Nella motivazione i giudici però confermano l’attendibilità di Gianello: «Nessuno tra Grava e Cannavaro ha mai escluso che Gianello possa aver tentato l’illecito». L’avvocato Chiacchio, legale dell’ex terzo portiere, pensa a una strategia in comune col Napoli «capace di scalfire l’impianto sanzionatorio di primo grado».

[Redazione Tutto Napoli – Fonte: www.tuttonapoli.net]