Napoli: il punto sul mercato

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logo-napoliStrategia, priorità e trattative. Sono questi (e in questo ordine) i termini chiave su cui indagare e da approfondire per venire fuori dal mare magnum del calciomercato. Per evitare di navigare a vista e riuscire a distinguere tra sondaggi, calciatori proposti, giocatori che interessano, trattative avviate e trasferimenti impossibili. Perché il mercato è un mondo affascinante, ma complesso. Più di quanto possa sembrare a un primo sguardo.

“Ho offerto 40 milioni di euro per Lamela e Marquinhos”. Inizio da questa frase per addentrarmi nelle strategie di mercato del Napoli. I due calciatori della Roma non sbarcheranno alle pendici del Vesuvio, ma con queste parole Aurelio De Laurentiis non ha fatto altro che ribadire un concetto forte e chiaro: servono un centrale di difesa e un esterno destro d’attacco.

Partiamo dalla difesa. Sfumato (purtroppo) l’acquisto di Angelo Ogbonna  che andrà alla Juventus, il Napoli sta virando su altri obiettivi. Trovano conferma le notizie circa una trattativa avviata per l’acquisto di Adil Rami. Alla dirigenza partenopea piace molto Davide Astori del Cagliari, ma sanno che arrivare al difensore francese in questo momento richiede meno tempo. Perché anche questo aspetto è da prendere in considerazione. Tra circa un mese inizia il ritiro e la domanda è legittima: chi parteciperà agli allenamenti di Dimaro? Rafael Benitez, giustamente, vuole che in Trentino – giocatore in più, giocatore in meno – ci sia la squadra che si presenterà ai nastri di partenza la prossima stagione. C’è da conoscere il gruppo e, soprattutto, spiegare e provare un modulo che si distanzia non poco da quello degli ultimi anni. In piedi anche la trattativa  per Martin Skrtel ma non a queste cifre (il Liverpool vuole 14 mln).

Dalla difesa all’esterno d’attacco ecco Alessio Cerci. Per il giocatore classe ’87 sono giorni decisivi. C’à da risolvere la comproprietà tra Torino e Fiorentina e, soprattutto, c’è da capire quanto il Milan sia realmente interessato. Il rischio è quello di assistere a una vera e propria asta che il Napoli spera di evitare. Le alternative non mancano, ma il calciatore di scuola Roma anche per quanto fatto vedere in questa stagione al Torino è il più adatto al 4-2-3-1 di Benitez.

Difesa ed esterno d’attacco le priorità. Giusto per non perdere il filo conduttore. Poi – ma solo poi – ci sono centrocampo ed esterni di difesa. In mezzo al campo con Donadel sul mercato servirà un ultimo centrocampista da affiancare alla guardia svizzera. Per quanto riguarda i terzini, invece, al momento il Napoli sta lavorando soprattutto per sistemare gli esuberi (Vitale e Dossena), consapevole del fatto che la soluzione adottata dal ct della Colombia Pekerman (Zuniga a destra, Armero a sinistra) rappresenta una buona alternativa per la prossima stagione.

Inevitabile approfondire la querelle Cavani. Una telenovela in pieno stile sudamericano, proprio quello che il Napoli voleva evitare per non bloccare (come in parte sta accadendo) il mercato in entrata. Curioso e probabilmente casuale che le sue dichiarazioni siano arrivate il giorno dopo quelle di Jovetic. Più garbate e meno dirette quelle proferite dal Matador rispetto a quelle di Jo-Jo. Ma la sostanza non sembra poi differire di molto. Cavani vuole andare via e dopo aver capito che il trasferimento al Real Madrid è sempre più difficile (Luis Suarez è in pole) ha aperto alla Premier League. “Sarebbe un piacere essere allenato da Mourinho. Pellegrini? A un certo punto sarebbe un piacere giocare per questo tipo di squadre”. In pratica, non ha scontentato nessuno. Dichiarazioni che, nelle intenzioni, dovrebbero mettere maggiore fretta al Napoli in vista di una cessione ‘scontata’, ma che – in pratica – non spostano alcun equilibrio. La vicenda Cavani in questo momento pare chiara: le possibilità che il Matador resti alle pendici del Vesuvio sono più alte rispetto a quelle di un suo addio. E questo perché nessun club – neppure lontanamente – si avvicina all’offerta da 63 milioni di euro che serve per liberare il giocatore. Il Chelsea, ad esempio, ha provato a liberarsi di Fernando Torres inserendolo nella trattativa. Ma come si può pensare che il Napoli si accolli uno stipendio da 7.8 milioni di euro netti l’anno? Impossibile…

Complesso, quindi, dire in questo momento dove andrà Cavani. E ancora di più è sapere chi arriverà eventualmente al suo posto (Ishak Belfodil è il suo vice, ma il francese in attacco può ricoprire anche altri ruoli). Il motivo è semplice: il mercato dei grandi attaccanti si sta definendo in questi giorni (Mario Gomez si sistemerà in pochi giorni, la Juventus è già volata in Spagna per Higuain. Dzeko dovrebbe restare al City, ma piace anche in Bundesliga). Come si fa a prevedere chi sarà libero nei giorni dell’eventuale addio del Matador?

Possiamo, però, dire chi in questi giorni in maniera più o meno diretta s’è offerto al club azzurro. Ha sperato in una chiamata del Napoli che, però, non è arrivata. Il primo è Alvaro Negredo, attaccante che ha chiuso l’ultima stagione con 25 gol in Liga e 31 complessivi. Vuole lasciare Siviglia e vuole giocare Champions League. In questo momento l’Atletico Madrid è in netto vantaggio, ma una chiamata di De Laurentiis cambierebbe le carte in tavola. Il secondo è Oscar Cardozo, al Benfica dal 2007 con risultati straordinari. Per l’attaccante paraguaiano s’è appena conclusa una stagione maledetta (secondo nella Liga portoghese, finalista in Coppa di Portogallo e finalista Europa League). Vuole cambiare aria dopo sei anni. S’è proposto al club azzurro, ma da Napoli nessun segnale. E allora spazio per lui alla trattativa col Fenerbahçe…

[Raimondo De Magistris – Fonte: www.tuttonapoli.net]