Napoli: intervento di Bigon dopo la presentazione di Armero e Calaiò

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logo-napoliSono tanti gli spunti emersi dalla conferenza stampa di presentazione di Armero e Calaiò, a cui ha preso parte Riccardo Bigon. Dopo la presentazione dei due giocatori il ds azzurro si è trattenuto davanti alle telecamere per rispondere ad ulteriori domande sul mercato ed i programmi del club. Da queste stesse pagine abbiamo più volte esaltato l’operato del club, senza voler tornare troppo indietro negli anni possiamo dire che si sta rivelando ottima la decisione di sostituire Gargano con Behrami, così come nel voler puntare su Gamberini per una cifra irrisoria. Considerando la somma incassata, è positiva anche la cessione di Lavezzi, anche se molti immaginavano catastrofi. “Senza Lavezzi a scardinare le difese e fornire assist Cavani non segnerà più”, era questa l’opinione diffusa, e qualcuno, incredibilmente, lo pensa ancora. Con il ricavato, tra l’altro, si è sopperito alle mancate entrate della Champions (come recita proprio il bilancio del club) ed ha permesso ad Insigne di dimostrare le sue qualità. Il talento di Frattamaggiore, a 21 anni – e senza neanche essere titolare inamovibile – si avvia a superare senza grossi problemi il numero di reti dell’argentino ed in prospettiva futura lo scenario è ovviamente ancora più roseo.

Fatta questa lunga premessa, è giusto anche dire che alcune dichiarazioni di Riccardo Bigon proprio non tornano: “Per Fernandez non ho bisogno di segnali, è un giocatore di livello internazionale e può considerarsi un titolare al pari dei compagni”. Il club è alla ricerca di un difensore – e questa non è certo una notizia – perchè oltre all’assenza di Cannavaro c’è un altro fattore determinante: in questa stagione una grossa delusione è rappresentata proprio da Fernandez. Non a caso l’argentino rappresentava il sostituto del capitano, sin dal ritiro di Dimaro nelle idee di Mazzarri, ma in queste ultime partite da centrale sta giocando Britos, con Gamberini sul centro-sinistra e lo stesso Mazzarri in conferenza ha confermato di aver parlato con alcuni difensori per evitare gialli inutili (Britos e Campagnaro sono in diffida) ed il primo candidato è proprio l’ex Estudiantes che, evidentemente, non gli offre garanzie dopo i disastri combinati in Europa League.

Condivisibili invece le dichiarazioni su Calaiò ed Armero: “Noi con questi due giocatori abbiamo due alternative in più. Il tecnico avrà maggiori scelte, sia per la loro qualità che per le caratteristiche. A gennaio non è facile rinforzare una squadra così forte, ma abbiamo trovato i tasselli giusti”. In effetti i due giocatori si riveleranno importanti, anche perchè in quel ruolo le carenze erano evidenti e probabilmente Mazzarri avrebbe voluto avere due tasselli del genere sin dall’estate, in modo da inserire nelle rotazioni ulteriori pedine, visto il rendimento negativo di Vargas e Dossena quando sono stati chiamati in causa. Quella per l’ex Udinese, tra l’altro , è stata un’operazione molto vantaggiosa con un prestito con diritto di riscatto della metà a 4mln, quando appena sei-dodici mesi prima l’Udinese chiedeva 12-14mln. Non ha riscosso grande entusiasmo il ritorno di Calaiò, ma le sue parole non possono che essere la controprova che il Napoli ci ha visto giusto. “Ho parlato con Mazzarri, so bene che giocatori ci sono in attacco. Ritorno e mi presento con maggiore esperienza, nel mio piccolo una mano posso darla, ne sono certo, anche se non sono un top-player. Metterò l’anima in campo, anche per un minuto e se nel finale si alzerà un pallone e ci sarà da battagliare non mi tirerò indietro”.

Parole che evidenziano un ruolo preciso per l’ex Siena, che di fatto prende il posto di Vargas. Ma non chiamatelo vice-Cavani, anche perchè è chiaro a tutti che l’uruguayano pretende di giocare anche in Europa League, e l’inutile gara col Psv ne è testimone: “A livello di caratteristiche posso giocare con lui. Io e lui siamo diversi, mi metto a disposizione perchè faccio parte di un gruppo, mi metto al servizio della squadra. Posso giocare al posto di chiunque”. In panchina, quindi, finalmente Mazzarri ha quello che vuole: un attaccante con caratteristiche fisiche diverse dagli altri, di sicuro affidamento e nel pieno della maturità. L’anno scorso ha raggiunto la doppia cifra praticamente nel girone d’andata, prima di fermarsi per infortunio. Anche in questo caso, forse, qualcuno sta esagerando, in attesa di essere smentiti dal campo. Di nuovo.

[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttonapoli.net]