Napoli, Lavezzi: “Dimenticando le lacrime …”

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La Legge di Murphy, in maniera sommaria, recita: “Se qualcosa può andar male, lo farà”.  La sera del 24 febbraio Ezequiel Lavezzi ha tristemente potuto constatare la veridicità del  principio.

MALEDETTO MADRIGAL – Si gioca il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League, in casa del Villarreal  di Garrido. Dopo il match d’andata finito 0-0 un Napoli brillante ed incisivo mette alle corde la squadra di casa. Hamsik trova il vantaggio azzurro, vanificato dalle reti di Rossi e Nilmar. Ma in quella notte stregata il protagonista in negativo fu un altro. Lavezzi in una sera scoprì quando la sfortuna e la frenesia possano portarti a vivere una sera da incubi.

LACRIME DA CAMPIONE – Il Pocho contro gli spagnoli sbaglia il possibile e l’impossibile aumentando il rimpianto per una qualificazione che era ampiamente alla portata della squadra di Mazzarri. Nel calcio serve cinismo, cattiveria e lucidità. Ma spesso servirebbe sempre quel pizzico di fortuna che ti spinge oltre l’ostacolo. La fortuna quella sera aveva voltato le spalle all’azzurro. Una lezione che probabilmente è servita a un Lavezzi che aveva già sulla coscienza l’eliminazione in Coppa Italia dopo l’errore decisivo dal dischetto nel match con l’Inter. Fu una lunga notte quella spagnola, fatta di lacrime, di delusione per il povero Ezequiel che i compagni raccontavano come inconsolabile dopo la notte del Madrigal.

IL DESTINO BUSSA SEMPRE DUE VOLTE – Nella vita e nel calcio il passato è solo un ricordo con cui condividere. Conta il presente, conta quello che stai per fare. Si torna sul campo del Villarreal. La sorte offre a Lavezzi una ghiotta occasione per cancellare quella serata da incubo e regalarsi una notte da sogno ed un posto nella storia. Si torna al Madrigal. Si corre nella coppa dei più bravi. Altro che Europa League. Napoli ha l’occasione di superare il girone della morte e completare l’opera del Davide che ammazza il Golia. Serve massima cattiveria. Serve il miglior Lavezzi, quello che sta lavorando come un dissennato per migliorare anche in fase di finalizzazione. Lucarelli è il suo insegnante, non sarà di primo pelo ma di palloni nel sacco ne ha infilato un bel po’. Sperando che il lavoro paghi nella notte del Madrigal. Sperando che ci sia una sola legge vigente nella notte spagnola. Quella del Pocho. Adelante.

[Arturo Minervini – Fonte: www.tuttonapoli.net]