Napoli: ma non chiamatela settimana decisiva

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Una squadra immensa. Forse non ci sono altri aggettivi per descriverla. Perché questi ragazzi, indistintamente, stanno riscrivendo la storia del Napoli. E sono pagine bellissime, ricche di emozioni che da oltre vent’anni non facevano capolino in questa città.

PROGRESSI – Soprattutto perché inaspettate: e dunque ancor più belle. Fino a un certo punto però. Premesso che è facile parlare a posteriori, il Napoli rappresenta un’anomalia del calcio italiano. Una squadra che è frutto di programmazione portata avanti negli anni, costruita senza spendere cifre folli, aggiungendo tassello dopo tassello ciò che serviva per crescere. L’aspetto migliore però, è vedere i progressi che gli stessi giocatori hanno fatto nel corso degli anni. Una crescita sistematica, che in alcuni elementi si è palesata prima, in altri dopo.

Semplice fare il nome di Grava, che è qui dalla serie C. Ma pensiamo anche allo stesso Cannavaro, ai vari Lavezzi, Hamsik, Gargano, Pazienza, Santacroce che sta tornando sugli scudi. Andrebbero citati tutti comunque. E tutti, ora, hanno raggiunto uno spessore tecnico elevatissimo. E molti hanno ancora tanti margini di miglioramento: l’età è dalla loro parte. Dunque una sorpresa certo, vedere il Napoli lassù; forse non per chi questa squadra l’ha costruita, sia negli anni passati (Marino, Reja), sia nel presente (Bigon, Mazzarri). Ognuno ha dato qualcosa, ognuno ha lasciato una traccia.

SENZA PAURA – Settimane come queste possono valere una stagione, è vero. Si va in Spagna, a giocarsi l’accesso agli ottavi in Europa League. E poi a Milano, a giocarsi…lo scudetto (!). Questo è il dato di fatto, incontrovertibile. E’ l’idea che deve essere diversificata. Non bisogna caricare di tensione questi ragazzi. Che se la vadano a giocare, senza paure e timori reverenziali. Tutta Napoli è con loro, perché ha bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia ancora possibile, come già scritto qualche giorno fa. Ma se non dovesse essere così, poco male. Alla fine, bisognerà alzarsi in piedi e applaudire questi ragazzi. Perché il sol fatto di essere arrivati a giocare per traguardi così importanti, merita il tributo di tutti. Al futuro ci penseremo poi. E se la società perseguirà i propri obiettivi con la stessa oculatezza, con la stessa competenza sviscerata fino ad ora, niente potrà essere precluso.

[Vincenzo Balzano – Fonte: www.tuttonapoli.net]