Napoli: osservazioni sul mercato

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logo-napoliIl mercato del Napoli è pronto a decollare. Tra quindici giorni è prevista la presentazione di Rafa Benitez e per quella data il club partenopeo potrebbe aver definito già alcune operazioni. Dalla data del 21 giugno, infatti, mancheranno una ventina giorni all’inizio del ritiro di Dimaro che lo spagnolo vuole iniziare con una rosa che si avvicini il più possibile a quella definitiva. Inutile ribadire la necessità del tecnico di avere a disposizione pedine importanti per applicare la propria idea di calcio sin dai primi giorni di lavoro.

Come detto più volte nelle ultime settimane, l’arrivo di Benitez può considerarsi già una mezza vittoria. Lo spagnolo, che si porta dietro un palmares enorme, ha cancellato di colpo lo scoramento che c’era per la partenza di Walter Mazzarri, spazzando via tutti i dubbi della tifoseria sulle potenzialità del club. Benitez è la garanzia sugli investimenti, s’è detto da più parti, ed è anche evidente il cambio nel profilo del club con maggiore apertura al fronte europeo ed un appeal diverso nel momento in cui si vanno a trattare giocatori fuori da certi parametri. Alcuni nomi circolati però sono caduti quasi subito, di fronte all’ingaggio fuori da ogni portata, altri sono trapelati solo dopo un frettoloso accostamento allo spagnolo, come ad esempio quello di Torres.

L’errore che probabilmente sta commettendo la piazza è quello di innamorarsi dei nomi, e non dei giocatori, in molti casi solo perchè provenienti dall’estero o da squadre di blasone. Il giocatore più vicino – fino al ritorno di fiamma delle ultime ore su Davide Astori – era Martin Škrtel. Il difensore slovacco del Liverpool non lo scopriamo di certo oggi, considerando tante stagioni ad alti livelli dopo il suo arrivo al Liverpool nel 2007. L’operazione non convinceva per diversi motivi: classe ’84, quindi alla soglia dei 30 anni, e soprattutto reduce da una stagione decisamente negativa. Prestazioni deludenti nella prima parte e da gennaio ha giocato tre partite da titolare in Premier. In questo senso sarebbe una garanzia invece Astori, ma la possibilità che il Napoli riesca a strapparlo al Cagliari dopo diversi anni – a fronte di un investimento sicuramente superiore a quello dello slovacco del Liverpool – è stata accolta con perplessità dalla tifoseria che sogna con grandi nomi che però rischiano di rimanere tali.

Il problema più grande però resta quello legato ad Edinson Cavani. La società continua ad essere estremamente tranquilla, convinta che anche in caso di partenza si avrebbe una somma enorme da reinvestire, ma l’unica preoccupazione è per la data del 10 agosto. La possibilità di esercitare la clausola scadrà quel giorno, ad estate ampiamente inoltrata, quando il mercato ormai volge al termine. E per quella data è dura credere che sostituti all’altezza – come potrebbero essere Gomez, Negredo o Dzeko – siano ancora sul mercato. L’unica soluzione sembra essere quella di uno scambio ma è chiaro che il Napoli non attenderà fino a quella data e se nessuno si avvicinerà alla clausola proverà a strappare l’ok convinto dell’uruguayano, ovviamente concedendo l’ennesimo adeguamento dell’ingaggio. Come vi raccontiamo già da mesi, se partirà, non sarà certo col pagamento della clausola: ai 63mln di euro vanno aggiunti circa altri 7mln da pagare ai vari club in cui il calciatore è cresciuto, e l’intera somma va versata in un’unica soluzione. Nello scenario di un mercato difficile, con i colpi più grossi vanno in porto con pagamenti pluriennali ed un giocatore come Radamel Falcao che s’è mosso ad una cifra inferiore per finire al Monaco che ha battuto tutte le big europee, alle prese (almene quelle gradite a Cavani come Real Madrid, City e Chelsea) con disponibilità che non sono quelle degli anni scorsi e con il fair play finanziario che si avvicina. L’ipotesi Manchester, già difficile ascoltando il parere di De Laurentiis sulla prima offerta che ha ricevuto qualche settimana fa, potrebbe essere già caduto considerando che ha già versato oltre 50mln per gli acquisti di Fernandinho e Jesus Navas.

Anche per questo il mercato del Napoli procede con la convinzione che l’uruguayano non partirà, quindi tenendo presente solo il tesoretto ricavato dalla Champions. Oltre al difensore il primo passo è quello di sistemare gli esterni del terzetto alle spalle dell’attaccante. Difficile, però, ipotizzare come possano essere schierati diversi elementi chiave delle ultime stagioni del Napoli, anche studiando le varie tipologie di giocatori schierati da Benitez nei vari ruoli. Pur preferendo esterni di grande corsa che riescano a superare l’uomo e rientrare al tiro – non a caso i nomi più caldi sono quelli di Alessio Cerci ed Alejandro Gomez – spesso ha stravolto le sue idee. Al Chelsea ha adattato in quel ruolo con ottimi risultati Ramires, pur avendo in rosa tantissimi esterni di valore, con Lampard inoltre non schierato da trequartista ma nei due mediani davanti alla difesa. Una coppia che, chiaramente, non avrà compiti esclusivamente difensivi come da interpretazione mazzariana. Anche Marek Hamsik potrebbe schierarsi in quella posizione. A quel punto sarebbe scoperto anche il ruolo di centrale del terzetto alle spalle della punta che potrebbe essere preso da Pandev con il conseguente impiego di un esterno di maggiore gamba come Armero – o lo stesso Zuniga – per ritrovare quell’equilibrio che l’ex Chelsea mette al primo posto. I primi colpi ci daranno indicazioni precise anche su questo.

[Antonio Gaito – Fonte: www.tuttonapoli.net]