Napoli: pesa l’assenza di Lavezzi

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Imprescindibile. Che ci sia o meno in campo inevitabilmente Ezequiel Lavezzi è sempre protagonista quando finisci a parlare di un pallone e del Napoli. Una calamita di attenzioni, discussioni, amletici dubbi che portano sempre nella  stessa direzione. La sua.

IN ASSENZA DI TE – Da quel maledetto minuto 55’ di Napoli-Roma del 19 dicembre l’argentino ha abbandonato il campo per uno stiramento che lo ha tolto dal campo per più di un mese. Non certo dai dibattiti. Perché è destino dei grandi far discutere  e creare il partito dei “pro” e quello dei “contro”.

IL BILANCIO – A gettare legna sul focolare del partito che crede che la manovra del Napoli si arricchisca in contumacia Pocho le gare con Genoa e Palermo. Due vittorie in campionato, 9 reti segnate ed una dimostrazione di forza e di gioco di un certo rilievo. Come se con Lavezzi il Napoli non avesse mai vinto una partita. Qualche difficoltà in più nella gara di Coppa Italia con il Cesena vinta grazie a due situazioni generatesi da calcio piazzato. Tre vittorie. Tre gare per giungere alla sommaria conclusione che questa squadra non aveva bisogno di Lavezzi. Giusto per ricordare quanto spesso la memoria possa essere corta.

E POI ALL’IMPROVVSO – A dare corda ai sostenitori della “Lavezzi dipendenza” azzurra la gara con il Bologna. Come se gare come quelle con i felsinei non si fossero pareggiate (Lazio) o perse (Parma) anche con il Pocho in campo.  Ed allora giù con la storia che senza  Lavezzi non si vincono queste partite,  che nessuno crea la superiorità, che il Napoli senza l’argentino sarebbe da serie B.

ECCESSI, I SOLITI ECCESSI – Sia un verso che nell’altro. Inutile ricercare una verità assoluta. Lavezzi è un campione, che inserito in un sistema può diventare devastante. Quello che conta è che sia funzionale al sistema, in armonia con esso. Non è il Lavezzi che si intestardisce nel dribbling a centrocampo che è mancato a questo Napoli. No. A questa squadra è il Lavezzi che spezza in due le difesa, che svaria sugli esterni e cerca di servire assist  ai compagni. Di questo Lavezzi il Napoli ha bisogno. Di questo Pocho si è avvertita la mancanza. Anche nelle gare vinte. Perché uno così resta comunque unico nel suo genere. Perchè uno così ha il potere di suscitare emozioni, il brivido per la giocata che non t’aspetti, che ferma l’istante e ti lascia senza fiato. Nel bene e nel male uno così vuoi vederlo scorazzare per il campo. Forse già da Siena. Manca Pocho. Ops. Manca poco…

[Arturo Minervini – Fonte: www.tuttonapoli.net]