GENOVA – Genova sogna in grande e il suo cuore calcistico, lo stadio Luigi Ferraris, è pronto a cambiare volto. L’annuncio ufficiale del piano di ristrutturazione, già condiviso con Genoa e Sampdoria nei mesi scorsi, è arrivato ieri durante la presentazione delle linee strategiche delle politiche sportive del Comune, illustrate dalla sindaca Silvia Salis al Salone Nautico.
Il progetto del nuovo Ferraris, interamente finanziato dai due club attraverso la società Stadium, prevede un investimento stimato attorno ai 100 milioni di euro. Non solo calcio, però: l’impianto sarà multifunzionale, capace di ospitare eventi sportivi internazionali, concerti, spettacoli artistici e attività quotidiane, con servizi attivi sette giorni su sette. Un vero e proprio polo cittadino, che spazierà dalle visite guidate ai centri dedicati all’infanzia, fino a spazi di ristorazione e iniziative pensate anche per la terza età.
Il percorso burocratico è già stato tracciato. Entro la fine di settembre sarà presentato il piano economico-finanziario; la delibera di pubblica utilità arriverà entro la fine dell’anno e, in primavera, sarà consegnato il progetto esecutivo. L’avvio del cantiere è fissato tra luglio e ottobre 2026, con i lavori suddivisi in lotti per garantire la prosecuzione dell’attività sportiva, seppur a capienza ridotta.
Sul fronte tecnico, i primi interventi aumenteranno la capienza recuperando oltre 700 posti complessivi tra tribuna e gradinate. L’obiettivo, come ha spiegato Flavio Ricciardella, direttore generale del Genoa, è quello di consegnare “una struttura moderna, sostenibile e sicura, perfettamente in linea con i requisiti UEFA per EURO 2032”.
Una visione condivisa anche da Raffaele Fiorella, amministratore delegato della Sampdoria: “Il progetto dovrà essere economicamente sostenibile, per questo stiamo studiando servizi in grado di generare ricavi aggiuntivi, come un centro medico sportivo di eccellenza”.
A rafforzare la portata del piano c’è l’annuncio della sindaca Salis: la candidatura di Genova per ospitare gli Europei del 2032 è stata inviata e accettata dalla UEFA. Una sfida ambiziosa, che trasforma la ristrutturazione del Ferraris in una missione strategica non solo per il calcio cittadino, ma per l’intero sistema sportivo e culturale genovese.
Il nuovo Ferraris, dunque, non sarà soltanto la casa di Genoa e Samp, ma un motore di sviluppo per la città, capace di unire tradizione e futuro. Con un obiettivo chiaro: fare di Genova un palcoscenico di primo piano nel panorama calcistico e sportivo internazionale.
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