Palermo, l’analisi delle cessioni sfiducia il malumore

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Un certo clima di sfiducia aleggia da qualche tempo sul Palermo calcio e sul lavoro del presidente Zamparini. TuttoPalermo.net pur non detenendo la verità assoluta né pretendendo di far le veci della società, vuole però valutare le cessioni fin qui compiute dal club al fine di filtrare le lamentele basate su dati oggettivi da quelle aprioristiche se non immotivate. A tal fine, escludendo le cessioni minori, ci baseremo sui tre casi cardine: Javier Pastore, Salvatore Sirigu e Cesare Bovo.

Cessione Pastore

Il flaco argentino è certamente un calciatore dal potenziale enorme: piede destro prensile, sgusciante nello stretto, dribbling ubriacante. Tuttavia pastore in rare occasioni con la maglia del Palermo è stato in grado di essere davvero determinante. Ricordiamo a tal proposito l’ultimo derby casalingo contro il Catania, in cui riuscì a mettere a segno una tripletta, ma nel resto della stagione moltissimi alti e bassi, con il picco negativo nella parte centrale, dove in diverse occasioni è parso molto discontinuo. Il Flaco è ad oggi un calciatore che deve essere innescato e supportato dalla squadra per rendere bene, che dribbla ancora in zone del campo errate e non sempre riesce a svolgere un ruolo funzionale al collettivo. Un diamante grezzo, insomma. Un calciatore talentuoso che solo il futuro potrà proclamare fuoriclasse o meno. Per questo motivo averlo venduto per 43 milioni di euro ci sembra un affarone intanto per il Palermo. Poi potrà diventarlo per il PSG che lo ha acquistato, se il calciatore compirà il salto di qualità, ma ad oggi chi sicuramente ha fatto l’affare è stata la società rosanero. Parte dei soldi incassati per Pastore, Zamparini li ha reinvestiti nel mercato, altri sono stati impiegati per risanare il bilancio. Se consideriamo che il Barcellona ha trattato il cileno Sanchez sulla base di 20-25 milioni di euro, si può apprezzare la bontà del colpo messo a segno da Zamparini.

Cessione Sirigu

Sul sardo Sirigu, valutato 4,5 milioni di euro, i pareri sono discordanti. Il calciatore, pur nel giro della nazionale, veniva da un’annata piuttosto mediocre, e ciononostante ha rifiutato più volte il rinnovo contrattuale proposto dal Palermo. Un rinnovo che prevedeva più del doppio dell’ingaggio, ma evidentemente troppo poco per le ambizioni economiche di Sirigu. Anche per Walterino vale un po’ il discorso fatto per Pastore: un talento potenzialmente enorme, ma allo stato attuale un portiere dall’affidabilità sufficiente. Sirigu nell’ultima stagione ha mostrato evidenti limiti caratteriali, nelle uscite in presa alta e talvolta, al netto dei grandi interventi, anche tra i pali. Averlo venduto al PSG non ci pare un crimine, specie se poi, come sembra probabile, dovesse arrivare in sostituzione un portiere smaliziato e reattivo come Sorrentino. La storia del calcio insegna che tenere in rosa giocatori scontenti è un autogol, e in fondo la valutazione al ribasso del portiere sardo è stata ampliamente bilanciata dalla ipervalutazione di Pastore. Nel pacchetto totale, Pastore+Sirigu hanno portato nelle casse rosanero qualcosa come 47,5 milioni di euro.

Cessione Bovo

Cesare Bovo era forse il capostipite dei senatori senza sorriso. Un calciatore che dopo diversi anni in rosanero sentiva dentro la voglia di confrontarsi con altre realtà. Con la fine del ciclo Rossi sentiva di aver chiuso anche la sua parentesi panormita e per questo sin da giugno aveva a più riprese chiesto a Zamparini di essere ceduto. Bovo è un calciatore singolare: molto forte con la palla al piede, ma un po’ lento nello scatto e in progressione, fa della tecnica di base il suo punto di forza. Interpreta il ruolo di stopper più come regista difensivo che come marcatore puro, e per questo negli anni di Palermo lo abbiamo ammirato impeccabile nella costruzione della manovra e in certi calci di punizione battuti magistralmente, ma in palese difficoltà contro attaccanti veloci e sguscianti. Un calciatore indicato a chi pratica un calcio totale, in stile Barcellona, ma con limiti difensivi palesi. Crediamo fortemente che valga più dei 2,5 milioni di euro promessi dalla Fiorentina, ma il mercato non sempre tiene conto del valore assoluto dei calciatori. Bovo voleva assolutamente andar via, ma dall’altra parte non c’erano compratori. Appena è spuntata la Fiorentina, il Palermo ha scelto il minore dei mali e s’è sgravata di un giocatore scontento.

In definitiva, la nostra analisi del mercato in uscita non da ragione a chi parla di supermarket, di smobilitazione o peggio. ci sembra invece che il Palermo si stia muovendo bene. Qualche uscita eccellente è da mettere in conto quando si apre un nuovo ciclo, ma per ognuna di esse sono arrivati uno o più calciatori all’altezza. L’infelicità di quella minoranza di tifosi che oggi protesta, probabilmente, va ricercata più nella gestione presidenziale della scorsa stagione – Delio Rossi docet – che in un mercato che non boccia la società di viale del Fante.

[Francesco Gioè – Fonte: www.tuttopalermo.net]