Papadopulo: “Il Bologna è una squadra valida che può comunque recitare una parte importante nel nostro campionato”

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Al Bologna i punti servono come il pane per risalire la classifica e domenica si trova di fronte una sfida tanto importante quanto difficile. Al Dall’Ara arriva una Fiorentina che lotta per la Champions League e che ha dato dimostrazione domenica scorsa di poter impartire lezioni di calcio anche alle Big. Come ne uscirà? Abbiamo parlato della gara con un ex allenatore rossoblu, Giuseppe Papadopulo:

Neve permettendo, domenica il Bologna affronta la Fiorentina di Montella. La squadra viola partirà avvantaggiata o i rossoblu in casa possono dare filo da torcere? Nel calcio, a volte, partire avvantaggiati non sempre può giovare. Credo che il Bologna si possa giocare tutte le sue carte nella consapevolezza di affrontare un avversario di tutto rispetto, e questo non può fare altro che aumentare le motivazioni.

Da una parte Jovetic, dall’altra Gilardino. Due calciatori molto importanti per il calcio italiano? Sì e Gilardino farà la differenza in campo domenica, in quanto ex. Jovetic è molto in forma ed è un giocatore da tenere in grande considerazione vista la sua facilità nel trovare la porta.

La Fiorentina è una delle squadre migliori di questa stagione? La Fiorentina si è ripresa molto bene da un periodo di appannamento battendo l’Inter nettamente sia sul piano del gioco che dei numeri. Il Bologna è uscito sconfitto dall’ultima trasferta, ha molto da recriminare ma sono due squadre che secondo me attraversano un buon momento psico-fisico e per questo dovrebbe uscirne una buona gara.

Crede che alla squadra manchi un po’ di lucidità e concretezza nell’arco dei 90 minuti? Il Bologna non ha avuto la buona sorte dalla sua nelle partite esterne dove è stato battuto quasi sempre per un gol di scarto: non ha mai subito delle sconfitte con grandi differenze numeriche. Questo dimostra che è una squadra valida che può comunque recitare una parte importante nel nostro campionato: magari la squadra avrebbe avuto la necessità di qualche ricambio in attacco. Gilardino mi sembra un po’ solo anche se ben supportato da Diamanti, però probabilmente in quel reparto il Bologna avrebbe potuto fare qualcosa di più.

Rispetto al girone d’andata, il Bologna sta facendo meglio ma non sembra abbastanza. Secondo Lei lotterà fino all’ultima giornata per la salvezza?  No, lotterà per la salvezza ma raggiungerà un posto tranquillo molto prima. Ci sono squadre che stanno peggio.

Quale può essere la rivale principale della squadra rossoblu? In questo momento il Genoa è la squadra da temere principalmente, anche considerando che ha acquistato proprio dal Bologna Portanova.

C’è un giocatore del Bologna a cui in pagella darebbe un 8 pieno? Sono due: Kone e Diamanti. Kone non è una sorpresa, è una conferma di quello che già di buono stava facendo vedere lo scorso anno: la permanenza, da qualche anno, in questa Serie l’ha sicuramente maturato.

Lei ha portato il Bologna alla salvezza, se Le chiedo la partita più bella? Quella di Torino che secondo me determinò la retrocessione del Torino e la salvezza del Bologna: la chiave di svolta credo che avvenne in quella gara lì.

Le manca molto allenare e il calcio giocato? Un po’ mi manca, quest’anno è stata anche una scelta personale non allenare:  negli ultimi mesi non ho potuto prendere in esame offerte in quanto avevo impegni a cui dovevo far fronte personalmente. Da questo momento sono però disponibile, se qualche società dovesse ritenere di dovermi contattare sono pronto a ripartire con l’entusiasmo di sempre e magari con la speranza di ripetere delle imprese che sono riuscito ad ottenere in diverse piazze.

[Greta De Cupertinis – Fonte: www.zerocinquantuno.it]