Parma-Milan 3-2: Parolo beffa i rossoneri al ’94

250

logo-milanIl Milan arriva a Parma a caccia di punti, per risalire la classifica e tentare una difficile ma indispensabile rimonta in campionato. Al rientro dalla sosta, i rossoneri hanno ottenuto due ottimi risultati, vincendo 1-0 in casa con l’Udinese e strappando un bel pareggio casalingo in Champions League contro il temibile Barcellona di Leo Messi. Per espugnare il Tardini, Massimiliano Allegri punta sul tridente Birsa-Balotelli-Robinho: Kakà e Matri partono dalla panchina, pronti a cambiare volto al match a partita in corsa. Dal canto suo, il Parma di Donadoni arriva da una sconfitta esterna, arrivata sul campo dell’Hellas Verona, e vuole tornare alla vittoria a tutti i costi: la stella dei gialloblù è Antonio Cassano, illustre ex della partita e uomo sicuramente più temibile tra gli emiliani.

Il match inizia con un Milan propositivo, in avanti con due inconcludenti iniziative di Constant al 6′ e all’8′ minuto di gioco. La gara, poi, registra una svolta decisiva. Al 10′ di gioco, il Parma si porta in vantaggio con Marco Parolo: il centrocampista gialloblù è bravo a sfruttare un assist di Gobbi, servito a sua volta da un’iniziativa sulla destra di uno scatenato Biabiany, battendo Gabriel con un bel diagonale mancino sul palo lontano. La rete del vantaggio dei padroni di casa tramortisce il Milan, che non si rende mai pericoloso nei successivi 20 minuti: i rossoneri cercano di proporre gioco, ma sono troppo lenti e statici per far breccia nella difesa avversaria, con gli emiliani che vanno più vicini al raddoppio, in particolare con un ispiratissimo Cassano al 26′.

Dopo il 30°, gli uomini di Allegri sembrano reagire: uno splendido uno-due tra Poli e Birsa mette i brividi a Mirante, che vede uscire di un soffio il diagonale del centrocampista di Vittorio Veneto, ben servito da un passaggio filtrante del Nazionale sloveno, il quale serve un assist interessante anche a Robinho, incapace però di trovare la porta con una girata al volo col mancino. Il primo tempo sembra destinato all’1-0, quando arriva un’altra doccia gelata: il Parma trova la seconda rete della giornata con Cassano, abile a battere Gabriel con una conclusione di giustezza sul primo palo. Decisiva, ancora una volta, un’accelerazione di Biabiany, incubo di Constant per tutti e 90 i minuti della gara.

La ripresa si apre con gli stessi protagonisti del primo tempo: Allegri e Donadoni non fanno alcun cambio. Il Milan parte male e rischia concretamente di subire la terza rete: al 51′ è provvidenziale un salvataggio di Gabriel su una girata di Amauri, mentre al 59′ i rossoneri devono ringraziare la traversa, che respinge una violenta conclusione di Gargano su cross basso di Cassano. Il Diavolo sembra crollare, quando inaspettatamente accorcia. Al 61′ Alessandro Matri è bravissimo a ricevere palla, farla scorrere dentro l’area di rigore e trafiggere Mirante con un colpo da biliardo sul secondo palo: entrato al 7′ della ripresa insieme a Kakà al posto di Poli e Balotelli,  il bomber lodigiano si sblocca e accorcia le distanze al Tardini. Il Milan si rialza e con uno scatenato Matri si avvicina al pari: con un colpo di tacco, il 9 rossonero libera Kakà a tu per tu con Mirante, ma il brasiliano trova un provvidenziale salvataggio del portiere sul primo palo. Il pareggio milanista sembra essere nell’aria, tanto che arriva nell’azione successiva: corner di Birsa sulla testa di Zapata, il colombiano colpisce la traversa ma sul tap-in è bravissimo Silvestre ad anticipare tutti e schiacciare in rete il 2-2 rossonero. Siamo al minuto 63′: il Milan inizia un forcing che dura per quasi 27 minuti. Gli allegriani vanno vicinissimi al clamoroso 2-3 con un tiro sull’esterno della rete di Montolivo (68′) e ancora con Kakà, ipnotizzato da Mirante a pochi passi dalla porta (82′), scaldando le mani al portiere gialloblù anche con qualche tentativo dalla distanza.

La partita sembra indirizzarsi verso il pareggio, quando il Parma rialza la testa. Siamo al 90′ quando un altro errore di Constant, il peggiore in campo del match, permette a Rosi di colpire a tu per tu con Gabriel: il portierino brasiliano è fenomenale a sventare il contro sorpasso emiliano, deviando d’istinto il tocco del centrocampista romano. Gli emiliani, però, non mollano e trovano il clamoroso 3-2 nel corso del quarto minuto di recupero: Parolo trova il jolly su calcio di punizione da oltre i 30 metri, complice una barriera poco performante che si apre dopo la conclusione del centrocampista di Gallarate. Gabriel non può nulla e gli uomini di Donadoni portano a casa tre punti insperati ed emozionanti.

Per il Milan, dunque, arriva un’altra sconfitta (la 4° in questa Serie A) ma soprattutto un’altra giornata senza vittoria in trasferta. I rossoneri pagano un primo tempo negativo, giocato sottotono e senza cattiveria agonistica, oltre a una prestazione sciagurata di Constant, disastroso nello scontro diretto con Biabiany. Da sottolineare anche la brutta prova di Balotelli: SuperMario non incide, rimedia un cartellino giallo per simulazione e viene sostituito dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa. D’altro canto, positive le prestazioni di Kakà e Matri, entrati in campo con la giusta mentalità e decisivi nel buon secondo tempo del Diavolo, oltre che la conferma di un discreto Silvestre al centro della difesa. Ottima prova anche per Andrea Poli, tra i pochi rossoneri a meritare la piena sufficienza nei primi 45 minuti di gioco.

[Nicolò Esposito – Fonte: www.ilveromilanista.it]