Pep Guardiola all’Inter: con Eto’o e Roby Baggio si può. Ma Leonardo…

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Pep Guardiola all’Inter non è fantamercato. Lo dice stamane la Gazzetta dello Sport, che ci spiega in che modo Pep potrebbe liberarsi dal Barcellona.

Un’idea nata tempo fa e smentita ogni qual volta veniva fuori l’argomento. I diretti interessati, da Moratti a Guardiola, passando per Estiarte, il braccio destro del tecnico del Barcellona di cui vi abbiamo proposto pochi giorni fa l’intervista, non hanno mai messo in dubbio la stima reciproca, ma hanno al contempo fatto sapere che nessuna trattativa fosse in corso per unificare le strade. E, invece, a quanto pare uno spiraglio ci sarebbe.

Per la Gazzetta si parla anche più di uno spiraglio, quasi una porta. Sponsor per l’arrivo a Milano dell’ex mediano catalano, Samuel Eto’o e Roberto Baggio: l’uno resta grande estimatore nonostante l’addio burrascoso al Barça; l’altro è un suo grandissimo amico dai tempi del Brescia. Inoltre, come spiega la Rosea, il Barcellona avrebbe già in caldo il prossimo tecnico: Luis Enrique, allenatore del Barça B, che ha già rifiutato due panchine della Liga.

Insomma, Guardiola ci starebbe pensando seriamente, a quanto pare più di Moratti, che rimane legatissimo a Leonardo. La stima reciproca tra il presidente nerazzurro e il tecnico brasiliano resta immutata, nonostante l’ormai tristemente nota come ‘settimana maledetta’. Ma resterebbe in piedi anche l’ipotesi dirigenziale per l’ex milanista.

Al momento, però, la soluzione più credibile è proprio quella che vede ancora Leo sulla panchina dell’Inter, e non dietro una scrivania. Le dichiarazioni di Leonardo, che ormai si vede come allenatore, sanno di monito verso chi lo vorrebbe comodamente seduto su una poltrona e, inoltre, l’addio di Guardiola, benché verosimile, non è affatto scontato: il Barcellona farà di tutto per trattenere Pep, un allenatore che si è dimostrato ad hoc per il club blaugrana, raggiungendo due finali di Champions e una semifinale in tre anni di carriera.

Gli scenari restano aperti e l’Inter non sta dormendo. Anzi.

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]