Pepe beffa la Lazio e complica la corsa Champions

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Lazio-Juventus è un corcevia fondamentale per i biancocelesti che sognano l’allungo sulle rivali, per i bianconeri c’è da onorare il campionato e blindare una qualificazione in Europa League che, a Torino, non è considerato neanche come il minimo sindacale.

La Lazio, sostenuta da un Olimpico stracolmo, spinge sull’acceleratore tutta la partita e recrimina per un rigore non concesso a Floccari, ma non raccoglie nulla. Il quarto posto rimane sì nella mani di Zarate e compagni ma ora Udinese e Roma sono lì pronta ad approfittare di nuovi passi falsi dei biancocelesti. La Juve ottiene il massimo con il minimo sforzo, tattica attendista per tutto il match, prima che Pepe trovi il jolly a tre minuti dal termine e porti a Torino tre punti che valgono più per l’orgoglio che per la classifica, che vede i biancoconeri a 4 punti dalla Lazio, ma con sole tre giornate a disposizione e altrettante squadre davanti.

FORMAZIONI – Reja si affida a Brocchi, Ledesma e Matuzalem a centrocampo con Hernanes libero di svariare alle spalle di Zarate e Floccari. La Juve schiera Pepe per l’infortunato Marchisio. Matri e Del Piero formano il tandem offensivo.

LA CHIAVE – In negativo la svolta del match, per la Lazio, è l’assenza di Mauri, il brianzolo garantisce inserimenti che mancano eccome alla squadra di Reja in questa partita. La Juventus, vince grazie ad un catenaccio, che soprattutto nella ripresa si fa continuo e trova l’asso vincente con Pepe.

LAZIO – Per la banda di Edy Reja quella contro i bianconeri è una partita dal sapore particolare. L’Olimpico presenta il pubblico delle grandi occasioni, sono 55 mila gli spettatori pronti a spingere Hernanes e compagni. Reja opta per Brocchi, alto a sinistra nel 4-2-3-1, per contenere le folate offensive di Krasic. Vincere per ricacciare la Roma a -4 e staccare l’Udinese in vista della sfida del “Friuli” di domenica prossima. La Lazio interpreta bene il primo tempo. Pressing alto e ripartenze veloci per mettere in difficoltà la difesa bianconera. Brocchi e Floccari vanno vicini al vantaggio ma se per il mediano la mira è imprecisa, il centravanti calabrese se la deve vedere invece con una prodezza di Buffon. Anche la Juventus, però, sfiora il gol sempre con Matri che prima è pescato in fuorigioco, poi approffitta di uno svarione di Lichtsteiner ma sbatte su uno straordinario Muslera. Il primo tempo vede, dunque, una Lazio volenterosa e anche pimpante a tratti ma che non trova il varco nella difesa di Delneri. Da annotare l’ammonizione a Ledesma che, diffidato, salterà il match contro l’Udinese. La ripresa riparte con una Lazio sempre sugli scudi, al 53′ Brocchi ci prova di controbalzo da posizione, ma spedisce alto sulla traversa. Al 70′ Floccari s’invola verso la porta prima che Chielini in tackle gli impedisca di arrivare in porta, il rigore sarebbe netto ma Mazzoleni non ravvisa il fallo. Due minuti dopo, Hernanes spara dai 30 metri ma Buffon dice no. Matuzalem crossa dalla destra, Zarate si avventa ma arriva con qualche istante di ritardo. Ledesma ferma Melo in ripartenza e viene espulso, non sembra esserci il contatto fra i due giocatori, Lazio che sarà costretta a giocare gli ultimo otto minuti in dieci. Reja sceglie Bresciano per Zarate. I biancocelesti subiscono la più amara delle beffe al 41′, quando Pepe grazie ad una deviazione di Scaloni batte Muslera. La Lazio resta sì quarta ma vede assottigliarsi il suo margine dalla rivali. Lazio che recrimina per un rigore, che sembra netto, su Floccari e che sullo 0-0 avrebbe potuto spostare le sorti del match. Biancocelesti che ora sono attesi dalla trasferta di Udine, dove non saranno ammessi passi falsi, sperando che il Milan voglia festeggiare il suo diciottesimo scudetto proprio all’Olimpico e fare così uno sgambetto alla Roma.

JUVENTUS – I bianconeri scendono a Roma per l’orgoglio e per sperare ancora in un piazzamento europeo. La squadra di Delneri parte attendista, ci prova con Matri ma prima il guardialinee e poi Muslera impediscono all’ex cagliaritano di timbrare il cartellino. La Lazio ci prova coon Brocchi e Floccari ma non trova la via del gol. La Juventus sembra lasciare l’iniziativa alla Lazio e prova solo in ripartenza. La ripresa comincia con lo stesso canovaccio, Lazio che fa la partita e Juventus che trova in contropiede ma non crea mai pericoli alla retroguardia biancoceleste. La Juventus, complice l’espulsione di Ledesma, gioca in superiorità numerica gli ultimi dieci minuti della ripresa e trova anche il gol con Pepe che avvanttaggiato da una deviazione di Scaloni beffa Muslera. La Juventus trova una vittoria assolutamente immeritata ma che consolida la settima posizione. Catenaccio all’italiana e colpo di fortuna finale, con queste “qualità” la Juve porta a casa i 3 punti.

[Marco Valerio Bava – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]