Pioli: “Abbiamo buttato via un risultato positivo”

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logo-bologna“Cos’ho pensato al gol di Livaja? Che abbiamo buttato via un risultato positivo, che non abbiamo dato continuità ai nostro risultati, cosa che invece la squadra aveva dimostrato di saper fare, e che le partite finiscono al 94’. Dobbiamo stare sul pezzo fino alla fine e invece siamo mancati in attenzione e determinazione: e questo non dovrà più succedere perché sono partite che invece ci devono dare certezze e qualche punto in più in classifica”. Parte da qui l’analisi di Stefano Pioli dopo la sconfitta con l’Atalanta prima che il discorso scivoli, inevitabilmente, su Curci. E le parole del tecnico, almeno per ora, non lasciano presagire un cambio tra i pali. A chi gli chiede se la fiducia nel numero uno sia rimasta immutata, il tecnico risponde che “Si perde e si vince in undici. Nel calcio ci sono gli errori e quelli commessi dai portieri sono più evidenti. Dobbiamo lavorare per crescere e migliorare, visto che la classifica è cortissima, dobbiamo stare dentro il gruppone e migliorare certe situazioni”.

Più nel dettaglio: “Non subivamo gol da tre partite, e quindi credo che il portiere avesse fatto appieno il suo dovere insieme ai suoi compagni. Abbiamo concesso pochissimo, ma nei due tiri in porta dovevamo avere un altro atteggiamento, cercando di aggredire prima: è lì che dovevamo fare qualcosa in più. Al di là dello svarione di Sorensen, un errore individuale come poi è un errore individuale quello del portiere, avevamo concesso poco o niente all’Atalanta. É mancato  poco, abbiamo avuto l’occasione per vincere la partita, visto che Garics a Cagliari aveva fatto un gol più difficile e oggi purtroppo non c’è riuscito: dovevamo comunque finire con un pareggio e non con una sconfitta”. Tanto per essere ancora più chiari, a Pioli viene chiesto come procede il recupero di Stojanovic, e il tecnico rivela che “avrà un controllo domani: poi valuteremo un po’”.

Si torna a parlare della gara.É stata una partita molto combattuta, fisica e  spezzettata. Abbiamo trovato un avversario molto determinato, e lo sapevamo, ma credo che anche loro abbiano trovato pronto. A volte siamo riusciti ad accompagnare bene l’azione bene, altre meno bene. Un nostro calo nel secondo tempo? Non credo che l’Atalanta ci abbia messo così tanto in difficoltà, ha spinto un po’ di più ma era normale e comunque anche noi abbiamo avuto situazioni per fare male e abbiamo sbagliato troppe volte l’ultimo passaggio. Abbiamo avuto ripartenze in superiorità numerica e la scelta e la precisione dell’ultimo passaggio ci hanno penalizzato. Abbiamo perso una partita in cui gli episodi sono stati decisivi: non è sfortuna, ci dobbiamo assolutamente mettere qualcosa in più, ma credo che la partita, nel suo sviluppo generale, sia stata ben interpretata. Con qualche errore in meno, soprattutto in uscita dopo la riconquista, avremmo potuto permettere alla squadra di alzare un po’ di più il baricentro e portare più giocatori in zona offensiva”.

Si apre il capitolo dei singoli. Pioli non entra nel merito dei fischi che hanno fatto da sottofondo ogni volta che Bianchi toccava palla (pare legati ai due gol fatti all’ex Atalanta con la maglia del Torino), “Non saprei dare una valutazione perché non ho ben chiara la situazione”, ma sull’attaccante qualcosa dice. “Sono molto contento che Bianchi si sia  fatto trovare pronto e che si sia sbloccato e mi auguro che per lui sia una grande iniezione di fiducia”. Poco da dire anche sul battibecco tra Kone e Sisca al momento dell’infortunio di Crespo: “L’ho visto da lontano, a me interessava solo sapere se c’era da sostituire il giocatore, e sono rimasto soddisfatto perché altrimenti avrei dovuto cambiare qualcosa nelle caratteristiche e inserire un ragazzo giovane”. Su Kone, qualche parola in più a livello di prestazione: “Peso che nel primo tempo sia stato troppo basso, non avevamo preparato quelle situazioni lì. Potevamo avere la superiorità numerica nella costruzione del gioco, con i tre difensori più Krhin, quindi lui si doveva alzare. Doveva abbassarsi solo nel caso in cui Krhin fosse sotto pressione o marcatura avversaria, ma visto che non lo è stato quasi mai doveva tenere una posizione più alta. Nella ripresa, invece, è stato uno di quelli che ha fatto meglio”.

La conclusione è amara. “L’Atalanta ha vinto perché ha fatto un tiro in più al 93’ rispetto a noi e perché noi non abbiamo fatto il secondo gol. É stata una partita spezzettatissima, con tanti falli e scontri, ma si tratta di due squadre che hanno questo tipo di approccio, quindi ci aspettavamo una partita del genere. Se fosse finita in parità ci sarebbe stato poco da dire per entrambe le formazioni. Stavo facendo un cambio (pare per inserire Lazaros sulla fascia, ndr) e abbiamo preso il primo gol. Abbiamo subito il secondo gol quando avevamo cambiato atteggiamento ed eravamo più offensivi, dovevamo solo accorciare un po’ di più sul portatore di palla, non far tirare e non dare all’Atalanta questo tipo di situazione. Negli ultimi 10-15 minuti se c’è stata una squadra che ha avuto le situazioni per vincere la partita è stato il Bologna e non l’Atalanta”.

[Cinzia Saccomanni – Fonte: www.zerocinquantuno.it]