Recupero Catania-Roma: probabili formazioni, statistiche, giocatori da tenere d’occhio

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CATANIAE così è di nuovo Catania – Roma, di nuovo al Massimino, di nuovo con l’arbitro Tagliavento. Tutti ne hanno parlato in occasione della sfida del 14 Gennaio, poi sospesa per l’impraticabilità del campo, nessuno ha toccato l’argomento negli ultimi giorni, forse perché l’emozione del faccia a faccia è già passata, forse perché in soli 25′ il pensiero di Vincenzo Montella, che sulla panchina della Roma ha esordito in serie A e dalla panchina della Roma è stato dismesso per far posto a Luis Enrique, sarà volto a tutt’altro che al collega in panchina, forse anche perché senza De Rossi e Totti in campo, l’adesso tecnico del Catania percepirà meno intenso l’effetto déjà vu.

Mai banali le sfide tra Catania e Roma, all’Olimpico come al Massimino; non ha fatto eccezione l’ultima, sospesa al 64′ a causa dell’acquazzone che rese impraticabile il fondo di gioco. Un’eccezionalità (edita solo nel 2006, Catania – Empoli, mai iniziata) che giovò più alla Roma, presa in contropiede (è davvero il caso di dirlo) dall’esuberanza degli esterni rossazzurri e dalla propria imprecisione sulle corsie centrali di passaggio. Alla mano, si contarono almeno sei occasioni nitide perché gli etnei arrotondassero un vantaggio che a differenza del prevedibile, videro svanire nell’unica conclusione a rete degli ospiti, su calcio d’angolo. Alla rete di Legrottaglie (calcio di punizione scoccato da Lodi), rispose così De Rossi.

Si riparte da quell’1-1, si riparte da un fallo laterale a favore del Catania nella metà campo della Roma, si riparte senza De Rossi e Totti per Luis Enrique, senza Marchese e Biagianti per Montella oltre, naturalmente per entrambi, infortunati e nuovi tesserati.

La situazione attuale

Catania – La squadra di Montella non vince da tempo, va anche osservato non giochi da tanto tempo, e vede la sua classifica, pur inficiata da 205′ di ritardo, farsi meno corroborante di quanto non immaginato e possibile. Serve una vittoria, sarebbe la prima del 2012, serve soprattutto segnare. Fermi da dieci giorni, agonisticamente parlando, gli etnei hanno segnato contro il Parma, nell’ultima gara casalinga disputata, la loro prima rete su azione dell’intero 2012, e scorrendo a ritroso, la prima da quella siglata da Almiron nella sfida, sempre in casa, persa contro il Chievo: tanto, troppo tempo fa. Montella ha lavorato con particolare attenzione sull’ultima “scelta” proprio a seguito della miriade d’occasioni fallite contro la Roma; nel “recupero” spera che la sua squadra metta “a segno” gli insegnamenti di chi (e chi meglio di lui?) ha fatto del goal una professione.

Roma – Un giorno ne prendi quattro, e parli di fallimento, un altro ne sbatti quattro in rete e torna in voga il termine “progetto”. Altalenante nell’umore, ondivaga nelle prestazioni la Roma di Luis Enrique. Scampato il pericolo, al riparo dalla pioggia, nella sala stampa del Massimino, l’asturiano ebbe a dichiarare: “C’è stato un momento in cui ho pensato che se non avessimo perso questa gara non ne avremmo potuta perdere più altra. Il Catania ha avuto così tante occasioni che chiudere il primo tempo sull’1-1 è stata davvero una fortuna”. A quasi un mese di distanza cambiano toni e dichiarazioni sotto il tetto di Trigoria: “Voglio 25′ nella metà campo del Catania”. Intenzioni chiare, corroborate da una classifica parziale che nei primi 25′ vede la Roma prima della classe per rendimento. Bene? Mancheranno però Totti e De Rossi, non assenze da poco anche se Montella, dice, non le avrebbe barattate con le sue di assenze, sei e quasi tutte sulla fascia sinistra. C’è che la Roma vuole o deve vincere, non si sa ancora bene quale sentimento prevarrà in campo: se la spregiudicatezza delle riserve o l’accomodante arguzia dei giocatori navigati.

Probabili formazioni

Catania – O sarà il primo dei tanti 3-5-2 consecutivi o sarà l’ultimo dei 4-3-3 stagionali. Montella medita ed un po’ impreca sull’indisponibilità di Capuano che negli ultimi giorno pareva recuperato prima di ricevere un pestone con relativa contusione da “resto al tappeto”. Chi schierare a sinistra? Fuori Alvarez (titolare nei primi 64′), Marchese (squalificato) e Capuano, con Motta indisponibile (perché ai tempi non ancora tesserato), l’unica alternativa (ma alternativa a chi?) sulla sinistra resta Llama. L’argentino alla sua prima da titolare potrebbe e dovrebbe giocar meglio più in un 3-5-2 che non in un 4-3-3 ed appunto, la scelta del modulo, dipenderà e sarà dipesa dalla tenuta dimostrata in allenamento; anche se più dispendioso, il ruolo di esterno di centrocampo potrebbe e dovrebbe essere nelle sue corde, almeno per 26′. A centrocampo tante conferme: Izco, Lodi, Almiron, ed una novità: Ricchiuti. In porta obbligo Kosicky. In difesa si profila un’altra panchina per Bellusci, e l’apertura, più che di un caso, d’una seria riflessione sul perché di tale scelta vista le ottime prestazioni offerte dal giovane difensore.

Catania (3-5-2) Kosicky, Potenza, Spolli, Legrottaglie; Izco, Almiron, Lodi, Ricchiuti, Llama, Gomez, Bergessio. All. Montella.

Roma – Partire forte, in una gara di 25′, significa chiudere forte. E’ quello che i giallorossi hanno intenzione di fare. È quello per cui Luis Enrique li ha preparati in settimana. Ma in campo andrà anche il Catania, variabile tralasciata nella preparazione dei primi 64′, come la possibilità di veder i propri difensori marcati e messi in difficoltà dagli attaccanti ospiti: vera mossa destabilizzante per gli equilibri tattici dei giallorossi. Privo di Totti e De Rossi, l’attacco romanista poggerà sui tre giovanissimi: Bojan, Lamela e Borini, mentre il centrocampo avrà come suo faro Pjanic, sostenuto da Gago ed uno tra Greco o Simplicio. Potrà questo nuovo assetto garantire la stessa efficacia negli ultimi metri, vera forza del collettivo giallorosso? Il centrocampo etneo proverà a rispondere “no”. In difesa assente Kjaer, influenza, sarà la volta di Heinze, tanto atteso dai parenti siciliani.

Roma (4-3-3) Stekelenburg, José Angel, Juan, Heinze, Taddei; Simplicio, Pjanic, Gago; Bojan, Borini, Lamela. All. Luis Enrique.

Occhio a..

Borini: giovanissimo attaccante giallorosso autore di una doppietta contro l’Inter, ha trovato continuità di gioco e rendimento nelle ultima gare, riuscendo a scalzare Bojan nelle preferenze del tecnico. Importante l’ennesima ribalta, nella quale però sarà affiancato proprio dal rivale.

Lamela: ha mostrato di aver colpi da fuoriclasse, un elemento sul quale Montella avrà studiato appropriate contromosse.

Ricchiuti: Non gioca da tempo ma è accreditato d’essere in grande forma. Lui detta l’ultimo passaggio, a Bergessio il compito di “sfondare la rete”.

Kosicky: Prima da titolare, per 25′ ma contro la Roma. Se 16 gare sulla panchina giallorossa hanno reso Montella un tecnico “a prova di serie A”, 25′ contro la Roma potrebbero dimostrare e dire tanto sul giovane talento (inespresso) da tanti anni terza scelta del Catania.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]