Pallavolo

Regine del Mondo: l’Italia batte la Turchia con il cuore e i muri

Italia Volley campionesse – Credit: FIPAV

Trionfo azzurro ai Mondiali di Bangkok in una finale epica, l’Italia torna sul tetto del mondo dopo 23 anni

BANGKOK – L’Italia è Campione del Mondo. 23 anni dopo Berlino, le azzurre sono tornate sul gradino più alto del podio iridato a Bangkok battendo in finale la Turchia 3-2 (25-23; 13-25; 26-24; 19-25; 15-8) al termine di un percorso netto e senza sbavature. 7 vittorie su 7 in Thailandia ed un dominio che i numeri non possono del tutto spiegare e che solo in parte la striscia di 36 vittorie consecutive in match ufficiali rappresenta. A guidare il gruppo azzurro in questa storica impresa il CT Julio Velasco che, dopo i successi mondiali maschili del ’90 e del ’94, si laurea tri-campione del mondo scrivendo una nuova pagina di storia pallavolistica femminile. Sotto la guida del tecnico argentino l’Italia ha messo in bacheca 2 VNL (2024 e 2025), 1 oro Olimpico (Parigi 2024), ed ora 1 oro Mondiale, trionfando in ognuna delle manifestazioni internazionali a cui ha preso parte. Capitan Danesi e compagne avranno poco tempo per festeggiare perché nella notte thailandese voleranno alla volta di casa con un volo che atterrerà a Malpensa alle ore 14:15.

LA CRONACA

Dopo la maratona con il Brasile, Velasco ripropone il sestetto azzurro con cui ha iniziato ciascuna partita del mondiale: Orro (nonostante la leggera distorsione rimediata il giorno prima) palleggiatrice, Egonu opposto, Sylla e Nervini schiacciatrici, Danesi e Fahr (come Orro dovendo fare i conti con un leggera distorsione alla caviglia) al centro, e De Gennaro libero. La Turchia invece si schiera con Ozbay in regia e Vargas in diagonale, Karakurt e Aydin schiacciatrici, Gunes e Erdem al centro e Orge libero. Dopo un avvio equilibrato caratterizzato da un gioco al centro molto efficace sia da una parte che dall’altra, iniziano a entrare in ritmo Sylla da una parte e Karakurt e Vargas dall’altra (7-6). Egonu impiega qualche scambio per entrare nel match ma quando lo fa si rende protagonista del break che porta le azzurre sul +2 (14-12). Le turche allora si affidano alla potenza di Vargas che non si fa pregare piazzando la super spike del pari (14-14). Il doppio cambio azzurro produce immediatamente l’attacco a tutto braccio di Antropova a cui segue quello di Sylla ed un colpo fortunoso di Ozbay sottorete (16-17). L’equilibrio non si rompe nonostante Antropova e Sylla da una parte e Vargas dall’altra mettano grande pressione in attacco. Una parallela a tutto braccio dell’opposta turca (19-20) ed un errore di Egonu spingono la Turchia sul +2. Ma il cuore delle azzurre è immenso: Danesi al centro accorcia, Vargas va di forza ma poi sbaglia al servizio e all’attacco seguente. Egonu al servizio semina il panico nella ricezione turca e così le azzurre vanno al primo setball della finale. E a trasformarlo ci pensa la più giovane in campo, Stella Nervini che regala la prima gioia di serata all’Italia (25-23).

La reazione turca arriva puntuale in avvio di secondo set: Gunes apre le danze mentre Karakurt e Vargas fanno la voce grossa in banda spingendo la squadra di Daniele Santarelli sul 2-6 e Velasco al timeout. La pausa e l’ingresso di Antropova per Egonu non cambiano il match con la Turchia che mette le mani sul set toccando il +8 (2-10). Un guizzo di danesi al centro risveglia le azzurre ma solo per un attimo perché l’ondata turca non si placa e con il solito trio Karakurt-Erdem-Vargas, lascia senza difese un’Italia costretta alla resa nel secondo game con il pesante parziale di 13-25.

Nel terzo game l’Italia rientra con il piglio giusto trascinata da Sylla (3 punti di capitale importanza) e la rientrante Egonu che si desta piazzando un “murone” su Aydin e un colpo dei suoi per il 6-2 Italia. Dopo due set timidi l’opposta con il numero 18 inizia a macinare attacchi vincenti che mettono nei guai una Turchia costretta ad inseguire 11-7. Egonu da posto 2 e Sylla da 4 prendono in mano l’attacco azzurro che complice anche qualche errore di troppo di Vargas tiene il +4 (14-9). Un turno al servizio di Vargas e le giocate al centro di Erdem danno alla Turchia lo slancio per agganciare le azzure a quota 16. Il doppio cambio di Velasco restituisce efficacia all’attacco azzurro che con Antropova tiene Vargas e compagne sotto (19-18) fino all’uno due Vargas-Aydin che rimette la Turchia avanti di 1 (19-20). Nel momento di appannamento l’Italia rivolge il suo sguardo verso Paola Egonu e lei non delude mettendo giù tre palloni di capitale importanza che portano le azzurre sul 24-21. Erdem accorcia con una giocata di prepotenza al centro a cui segue un super ace di Vargas con conseguente timeout di Velasco. La pausa però non produce effetti perché su una brutta ricezione di Giovannini Erdem trova il guizzo del pareggio a cui però replica Egonu con una diagonale chirurgica e l’ace prepotente del 26-24.

Nel quarto set la Turchia rientra in campo con grande determinazione: Vargas ed Erdem tengono alto il ritmo in banda e al centro mentre Aydin inizia a mettere a referto punti importanti. Le azzurre si aggrappano a Egonu e alle difese di Sylla e De Gennaro ma scivolano a -5 (7-12). L’inerzia resta nelle mani delle turche che con Vargas, devastante in attacco e al servizio, ed una strepitosa Erdem non concedono scampo a ricezione e difesa azzurra volando sul 12-20. Il doppio cambio e uno scatto di orgoglio delle azzurre genera un piccolo controbreak firmato da Antropova, Egonu e Danesi (17-21) che però non basta per limitare Vargas brava a chiudere il set 19-25 nonostante un’Italia in crescita e nuovamente in fiducia.

Nel tiebreak infiamma la battaglia: Egonu apre con due errori ma Sylla e Orro pareggiano e ribaltano (3-2). Vargas mura Sylla al termine di un lunghissimo scambio e Karakurt rimedia ad un errore al servizio delle sue aprendo alla parallela di Vargas del 4-6. Le azzurre rispondono con Giovannini e raccogliendo un errore di Vargas ritornano avanti (7-6). Sull’errore al servizio di Vargas Velasco si gioca il doppio cambio che porta in dote un murone di Antropova (9-7) con conseguente timeout di Santarelli. L’ingresso in ricezione di Fersino conferisce solidità alla seconda linea italiana mentre Antropova non si risparmia in attacco. Un muro di Fahr porta l’Italia avanti 11-8 mentre l’errore di Aydin spinge le azzurre sul +4. Un altro muro di Fahr produce il 13-8. Fahr decide ancora con un muro 14-8 e Sylla chiude con muro poderoso (15-8). L’Italia è campione del mondo.

Il TABELLINO

ITALIA-TURCHIA 3-2 (25-23; 13-25; 26-24; 19-25; 15-8)

ITALIA: Egonu 22, Sylla 19, Antropova 14, Danesi 7, Nervini 6, Fahr 4, Giovannini 4, Orro 2, Cambi, De Gennaro (L), Fersino. N.E.: Sartori (L), Omoruyi, Akrari. All. Velasco

TURCHIA: Vargas 33, Erdem 19, Karakurt 12, Aydin 10, Gunes 9, Ozbay 2, Orge (L), Baladin, Sahin. N.E.: Cebecioglu, Kalac, Erkek, Yatgin. All. Santarelli

Arbitri: Rene Karina Noemi (ARG) e Kang Joo-Hee (KOR)
Durata: 25’, 17’, 28’, 23’, 17’.
Italia: a 5, bs 6, m 11, et 28
Turchia: a 7, bs 8, m 11, et 23.

Dichiarazioni post partita

Giuseppe Manfredi, presidente della FIPAV: “Un altro straordinario trionfo da parte di queste fantastiche ragazze che hanno saputo scrivere una nuova pagina di storia della pallavolo italiana. La vittoria del Campionato Mondiale, dopo 23 anni dal successo di Berlino, è il risultato del talento, della passione e della dedizione di un gruppo eccezionale, guidato da una leggenda del nostro sport come Julio Velasco, capace ancora una volta di trasmettere la sua mentalità vincente. Questo titolo Mondiale non appartiene soltanto alla nazionale azzurra, ma a tutto il grande movimento del volley tricolore: società, dirigenti, appassionati, fino a tutte le ragazze e i ragazzi che ogni giorno scendono in palestra con la voglia di giocare.

È la conferma che il lavoro di squadra, gli investimenti, la programmazione e la capacità di fare sistema portano risultati che riempiono d’orgoglio tutto il Paese. Le nostre campionesse hanno dimostrato ancora una volta che con impegno, determinazione e spirito di gruppo non esistono obiettivi impossibili. Oltre alla vittoria hanno saputo emozionare milioni di italiani, trasmettendo quei valori che sono il cuore della pallavolo. Oggi questa Nazionale è l’orgoglio non solo del volley, ma di tutto lo sport italiano. È un esempio per le nuove generazioni che sognano e si ispirano alle nostre ragazze”.

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