Reja pensa ad un 4-2-3-1 guidato da Zàrate, con Ledesma

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FORMELLO – La presenza dei tifosi, dodici mesi più tardi ha un sapore molto più dolce. Un anno fa di questi tempi, le porte del quartier generale biancoceleste erano diventate meta di focolai rabbiosi e spaventati.

“UNITI PER L’EUROPA” – Fragile, apatica, incapace di reagire allo spettro di una retrocessione sempre più concreta dopo il doloroso ko casalingo con il Catania: la squadra di Ballardini aveva definitivamente fallito il mandato dei propri sostenitori e della società. Sembrava la fine, si rivelò l’inizio della rinascita. 10 febbraio 2010: lo sbarco di Reja direttamente dalla sua Gorizia e la fiammella della speranza che tornava ad ardere nei cuori della gente. 10 febbraio 2011, un anno più tardi, a Formello è il giorno dell’abbraccio dei 200: “Non abbiate paura, noi e voi uniti per l’Europa”, questa volta il monito è lanciato per continuare a volare. A 14 giornate dal traguardo, la Lazio, il suo condottiero Reja e la sua gente si fondono in un’unica volontà. C’è un quarto posto da difendere, un piazzamento europeo da centrare e soprattutto un calo di tensione da scongiurare. A Formello è suonata la sveglia, c’è voglia di ritrovare l’entusiasmo della prima parte del campionato, quando la compagine di Reja correva veloce a ritmo da podio. Poi è arrivata la flessione di rendimento e risultati, anche dovuta a qualche “mirato” infortunio che di volta in volta ha depotenziato l’organico a disposizione del tecnico goriziano.

BIAVA CI SARA’, RADU OUT, NAZIONALI DA VERIFICARE – Tra 72 ore a Brescia andrà in scena l’ennesimo crocevia della stagione, che il tecnico goriziano potrà affrontare con il recupero parziale di Sergio Floccari, ma quasi certamente senza Stefan Radu, che per il terzo giorno consecutivo ha disertato il campo di allenamento, limitandosi a proseguire il ciclo personalizzato di cure, intrapreso ad inizio settimana. “La contusione al ginocchio è in via di miglioramento, ma se nei prossimi giorni non riuscirà ad allenarsi con il resto del gruppo, sarà indisponibile per Brescia”, ha sentenziato ieri lo staff medico, che ieri ha rinviato nuovamente la decisione ad oggi. Si prende tempo, ma le ore passano e le possibilità diminuiscono. Allo stato attuale le quotazioni di vedere il romeno in campo al “Rigamonti” sono molto basse: a meno di recuperi dell’ultima ora sulla fascia sinistra ci sarà ancora una volta Scaloni (Garrido sta lavorando con la squadra ma non è ancora pronto).

Nell’amichevole con la Primavera disputata ieri, l’argentino ha affiancato al centro Andrè Dias, ma già oggi, quella zona del campo vedrà il rientro di Giuseppe Biava. Il trauma contusivo-distorsivo accusato martedì e che anche ieri non gli ha permesso di scendere sul terreno di gioco non preoccupa né lo staff medico biancoceleste, né lo stesso ex genoano: “Sto bene, a Brescia giocherò”, ha confidato all’ingresso del centro sportivo il numero 20 di Reja. Un problema in meno nel reparto arretrato visto la già certa defezione di Diakitè (lesione muscolare) e lo stato influenzale che da tre giorni ha colpito Stendardo (sta meglio, allenamento in palestra). A destra, se l’impegno di ieri con la sua Svizzera non avrà portato in dote guai di natura fisica ci sarà Stephan Lichtsteiner. Ieri lo svizzero non è sceso in campo, così come Hernanes, Kozak e Mauri, anch’essi reduci dagli impegni internazionali. Si sono tutti dedicati ad un semplice lavoro di scarico: torneranno in pianta stabile con il resto della compagnia solo oggi pomeriggio, quando le prove di formazione si faranno ancor più indicative.

LE PROVE DI 4-2-3-1 LANCIANO LA COPPIA LEDESMA-MATUZALEM, BROCCHI VERSO UN TURNO DI RIPOSO – Per il momento, i primi indizi tattici della settimana parlano di un ritorno all’antico. Sia nella prima frazione di gioco che nella seconda, ieri Reja ha opposto ai ragazzi di Bollini (rinforzati dal franco-algerino Meghni) l’assetto con due mediani centrali davanti la difesa ed un trio di trequartisti alle spalle di un solo riferimento offensivo. Un 4-2-3-1, che nel cuore del campo ha visto la coesistenza del duo tutto fosforo e geometrie composto da Ledesma e Francelino Matuzalem.

L’italo-argentino ed il playmaker di Natal, è la soluzione a cui sta pensando Reja per restituire fluidità alla manovra capitolina. Dall’ultima volta che i due sono scesi in campo insieme dal primo minuto è trascorso oltre un mese e mezzo: si trattava dell’ultima fatica del 2010, quando all’Olimpico contro l’Udinese, Reja fu costretto a rinunciare a Brocchi. La scena si potrebbe ripetere anche a Brescia, ancor di più perché l’ex mediano rossonero è reduce da un fastidioso e doloroso intervento odontoiatrico, che ieri non gli ha permesso di allenarsi regolarmente. Conoscendo la carica agonistica del soggetto non si tratta di nulla che potrebbe fargli alzare bandiera bianca; ma pensare ad un turno di iniziale riposo è lecito.

FLOCCARI VERSO LA PANCHINA, ZARATE SI CANDIDA PRIMA PUNTA – Con il possibile cambio di modulo, novità importanti potrebbero arrivare anche in avanti. Malgrado l’impegno con la Rep. Ceca Under 21, Kozak sta bene e vuole esserci, ma anche nel suo caso non può essere escluso un turno di riposo. E’ sempre sceso in campo dall’inizio senza mai fermarsi da 10 giorni (Fiorentina, Milan, Chievo e nazionale): contro la sua ex squadra domenica potrebbe tornare a partire dalla panchina. Stessa sorte dovrebbe toccare a Sergio Floccari che come annunciato ieri dopo il “via libera” medico è rientrato completamente a lavorare con il gruppo. Non solo, ha giocato l’intero secondo tempo (da trequartista), confermando i progressi degli ultimi giorni. Per il calabrese è solo la prima tappa di una lotta contro il tempo che nei prossimi due allenamenti vedrà la fase decisiva del suo pieno recupero.

La convocazione a questo punto è vicina, ma un suo impiego dal primo minuto sembra da escludere. Con Kozak e Floccari prime alternative, chi sarebbe allora a guidare l’attacco? Il test amichevole di ieri ha rilanciato decisamente la candidatura di Mauro Zàrate nel ruolo che in questo campionato l’ha visto grande protagonista contro il Napoli, quando fece letteralmente impazzire Cannavaro e compagni. Ieri, l’argentino non ha mai cambiato posizione, è sempre stato il riferimento dell’attacco, mentre alle sue spalle si sono alternati Foggia (rientrato dal permesso), Bresciano, Sculli e Floccari. Se da oggi Mauri e Hernanes daranno ampie garanzie di piena efficienza fisica, l’unico di quest’ultimi che potrebbe trovare spazio nella linea a tre dei trequartisti dovrebbe essere l’ex attaccante del Genoa. Il numero 77 e Mauri sulle corsie esterne ed il Profeta alle spalle di Zàrate: ad oggi il poker con maggiori chance di lanciare l’assalto al Brescia sembra questo.

[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]