Reja senza metà organico e dietro si ferma anche Biava, ma “non preoccupa”…

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FORMELLO – Lichtsteiner, Diakitè, Biava, Stendardo, Radu, Foggia, Hernanes, Mauri, Del Nero, Rocchi e Floccari. Manca un portiere, dopodiché l’undici degli indisponibili sarebbe completo.

REJA SENZA META’ ORGANICO, NO DOPPIA SEDUTA – E’ la Lazio che non c’è: tra convocazioni nelle rispettive nazionali, infortuni più o meno rilevanti, permessi societari e allenamenti differenziati lontani dal gruppo, Reja è costretto a fare a meno di una squadra intera. Prosegue a ranghi oltre modo ridotti la settimana sui generis della squadra biancoceleste, che questa mattina ha mandato in scena la prima ed unica seduta di allenamento di giornata. Sono troppe le defezioni per coordinare un lavoro tecnico-tattico che possa avere una valenza effettiva in vista dell’impegno di domenica con il Brescia; tanto vale non sovraccaricare i muscoli dei superstiti (14 compreso i 3 portieri ed il neo arrivato Chukwu Ojiakor) e rinunciare alla classica doppia sessione del mercoledì.

Dopo il lavoro di questa mattina (lavoro atletico sulla resistenza, possesso di palla, partitella in famiglia), la Lazio non tornerà in campo nel pomeriggio. Le prime vere prove di formazione sono rimandate a domani, quando alla spicciolata torneranno i 4 calciatori impegnati con le rappresentative nazionali (Lichtsteiner, Hernanes, Mauri e Kozak), Stendardo potrebbe aver smaltito l’influenza e Foggia avrà esaurito la licenza speciale concessagli dalla società. Solo tra 24 ore, quando un bagno di folla festante invaderà Formello per alimentare le ambizioni europee, la compagnia tornerà cospicua e pronta per le prime selezioni della settimana anti-rondinelle.

FLOCCARI A CACCIA DEL VIA LIBERA, MA IL TEMPO STRINGE – Dopo 9 giorni di lavoro ai margini, domani potrebbe scattare il momento del rientro in gruppo per Sergio Floccari. Il problema al ginocchio è in via di smaltimento, l’attaccante calabrese sta aumentando di giorno in giorno l’intensità dei suoi movimenti, tanto che oggi, oltre ad effettuare il consueto lavoro differenziato con il preparatore Bianchini, ha ripreso anche a calciare il pallone. Per il via libera definitivo bisognerà aspettare le 14 di questo pomeriggio, quando il ragazzo si recherà presso la clinica Paideia per sottoporsi ad una risonanza magnetica di controllo, che svelerà le reali possibilità di metterlo a disposizione di Reja già per domenica.

E’ una lotta contro il tempo, le speranze di inserirlo quanto meno nell’elenco di convocati esistono, ma la sensazione è che né Reja, né lo staff sanitario biancoceleste vorranno forzare la mano, rischiando inutili ricadute. Floccari ci sarà certamente all’Olimpico contro il Bari, mentre per domenica alla fine il tecnico goriziano sarà ancora costretto a scegliere due pedine tra Kozak, Zàrate e Sculli. Tutti e tre insieme potrebbero partire dall’inizio solo nel caso in cui Hernanes e/o Mauri rientrassero dagli impegni con Brasile ed Italia con dei problemi fisici. Non sarà ancora possibile contare sull’apporto di capitan Rocchi. Il bomber veneto, ancora alle prese con i postumi di una lesione al collaterale interno, sta lentamente uscendo dal tunnel. A distanza di un mese dallo stop, questa mattina è tornato ad effettuare un lavoro differenziato sul campo, che proseguirà per l’intera settimana. Spera per il Bari.

BALLOTTAGGIO A TRE A CENTROCAMPO – Domani arriveranno anche i primi indizi a centrocampo, dove Brocchi, Ledesma e Matuzalem lottano per due maglie. Molto dipenderà anche dal modulo che Reja sceglierà: nel caso in cui decidesse di tornare al modulo con i due mediani davanti alla difesa (4-2-3-1), questa volta potrebbe essere Brocchi ad osservare un turno di riposo. “Non sono stanco, non ha bisogno di tirare il fiato”, ha chiarito ieri l’ex rossonero, ma il ritorno in pianta stabile del brasiliano può finalmente consentire al tecnico di ruotare le risorse a propria disposizione. Contro il Chievo è rimasto ai box Ledesma, al “Rigamonti” ogni soluzione è possibile.

BIAVA SI FERMA MA “NON PREOCCUPA” – Se a centrocampo è tornata l’abbondanza, nel settore difensivo le cose non migliorano. Anzi peggiorano, perché oltre al quasi certo forfait di Radu e all’influenza che sta fermando Stendardo, sul finire dell’allenamento di ieri si è fermato anche Giuseppe Biava. “Trauma contusivo-distorsivo alla caviglia sinistra”, recita il bollettino emesso dalla società. Non è stata resa nota l’entità del danno, quello che è certo è che il centrale bergamasco oggi non è sceso in campo con il resto della squadra. E’ rimasto in palestra, nell’arco della giornata si valuterà se approfondire il problema con accertamenti strumentali.

Non è la prima volta che l’ex genoano accusa sofferenza alla caviglia. Tutto era partito ad inizio dicembre contro l’Inter. Poi Biava riuscì a recuperare in tempo per la settimana successiva contro la Juventus. Ma anche a Torino a pochi minuti dalla fine il guaio si ripresentò, tanto che fu costretto a lasciare anzitempo il posto a Diakitè. Strinse i denti fino alla fine del 2010, ora un nuovo problema che per il momento non ha fatto scattare un allarme convinto. Anzi, dalla società eslcudono una sua defezione: “Il trauma che l’ha fermato ieri non desta particolari problemi, oggi è stato tenuto a riposo a scopo precauzionale”, ha spiegato il dott. Bianchini.

RADU CI PROVERA’, MA E’ DURA – Nelle prossime 24 ore si avranno maggiori certezze. Perdere anche Biava sarebbe davvero un guaio per Reja, che a meno di clamorose accelerazioni dovrà rinunciare a Stefan Radu, ancora alle prese con il forte trauma contusivo rimediato all’altezza della rotula. Anche oggi il romeno non è sceso sul terreno di gioco; è rimasto in infermeria per sottoporsi alle cure del caso. “Non crediamo che per domenica ce la possa fare”, fanno sapere dallo staff medico biancoceleste. Il dolore sta diminuendo, ma siamo già a metà settimana e difficilmente sarà scelto di mandarlo in campo in presenza di margini di rischio.

Dopo altre 24 ore di riposo, domani pomeriggio si valuterà se provare a riprendere il lavoro sul campo: “Radu sta lentamente migliorando, dobbiamo soltanto aspettare che le terapie possano ottenere i frutti sperati, la sua disponibilità verrà chiarita tra 24-48 ore, ma è chiaro che se non riuscirà ad allenarsi con il resto della squadra a partire dalle prossime sedute sarà difficile vederlo in campo a Brescia”, ha spiegato il medico sociale Bianchini. Nel caso in cui il forfait  fosse certificato, a Brescia sulla sinistra dovrebbe trovare spazio ancora una volta Lionel Scaloni.

Javier Garrido, seppur intensificando il suo lavoro in campo non è ancora pronto, mentre Diakitè, schierato sulla sinistra nell’ultimo impegno del 2010 con l’Udinese, ne avrà per un altro mese (lesione muscolare). Non resta che ribadire la fiducia all’ex Depor che, pur muovendosi in modo diligente, in quella zona del campo è un adattato: “Non è il mio ruolo, ma sono contento di aiutare la squadra”, ha spiegato lo stesso Lionel domenica sera. Per lui la trasferta in terra lombarda coinciderà con la quarta presenza nelle ultime sei uscite. La ripresa degli allenamenti è prevista domani alle ore 15:00.

[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]