Roma, l’ultimo treno passa all’Olimpico

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Scudetto, Champions e quarto posto: in ordine cronologico ecco le delusioni stagionali di una Roma profondamente ridimensionata, costretta a vivere giorno per giorno senza più obiettivi da grandi sognatori.

L’ultimo treno, adesso, è rappresentato dalla Coppa Italia e da una sfida, quella contro l’Inter, in cui si giocano le residue speranze di arrivare a qualcosa di concreto.

COPPA – “Vincerà chi ha più carattere”. Un Montella pronto al confronto ed estremamente loquace ha battuto colpo su colpo in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti e chiamando all’ordine la squadra. Non troppo velati i riferimenti alle ultime, abuliche, prestazioni di alcuni giocatori, con Mirko Vucinic e Jeremy Menez su tutti: il francese, guardandosi indietro, vede un’avventura giallorossa scarna di soddisfazioni, un presente da separato in casa ed un futuro lontano dalla capitale. La gara contro i nerazzurri assume i contorni dell’ultima spiaggia, andando ben oltre il fascino del decimo trofeo: la squadra di Leonardo ( “stanca e bisognosa di riposo” secondo Massimo Moratti) dovrà fare a meno di Samuel Eto’o, ma la voglia di rivalsa dopo l’addio alla corsa scudetto (e alla Champions League) rappresenta il pericolo maggiore con cui la Roma dovrà fare i conti. Il pronostico (inteso come bookmakers) parla di una Roma favorita, nonostante l’assenza forzata di capitan Totti (conto alla rovescia per la fine della squalifica, oggi il capitano ha lavorato a parte in palestra) ed un pubblico stanco nel vivere una situazione al limite del paradossale. Si punterà forte su Marco Borriello: l’attaccante campano ha la necessità di ritrovare il campo ed il gol, magari convincendo Montella a dargli fiducia in vista del rush finale in campionato.

USA – La prima settimana a stelle e strisce continua a registrare proclami e buoni propositi: James Pallotta, finalmente uscito allo scoperto, ha mostrato al mondo di avere tutta l’intenzione di garantire alla Roma un futuro ad altissimi livelli. “Sogno di vincere lo scudetto, come nel 2001, e di portare il nome di Roma in giro per il mondo”. Parole al miele che alimentano l’attesa per il domani. Oltre alla campagna acquisti, tra i primi obiettivi del nuovo management c’è lo stadio di porprietà, una necessità che, nonostante lo scetticismo di chi non crede pienamente nelle buone intenzioni di DiBenedetto e co., ha trainato tutto il progetto intorno all’acquisto della società. Intanto, come svelano le sorelle Pallotta, si moltiplicano gli attestati di stima e di affetto nei confronti della famiglia italo-americana…Se il buongiorno si vede dal mattino…

MERCATO – Fatta la società, c’è da completare l’organico: Walter Sabatini sta per prendere possesso dell’area manageriale, un tassello importante soprattutto in chiave mercato. L’esperienza e le capacità dell’ex palermitano, abbinate al carisma di Franco Baldini, getteranno le basi per la campagna acquisti: come non mai ci sarà bisogno di andare a pescare giovani talenti da affiancare a nomi più affermati, vista anche la ventilata ipotesi di “rivoluzione” che, almeno sulla carta, porterà a diversi adii, anche di spessore. “Toloi è molto apprezzato da Sabatini e la piazza di Roma sarebbe ideale per il giocatore”. A parlare è il procuratore del brasiliano: intervenuto ai nostri microfoni, Andrea Bagnoli, ha calamitato l’attenzione verso quello che potrebbe essere l’erede di Philippe Mexes ( di contro, si fanno i nomi dell’argentino Otamendi e del portoghese Rolando) al centro della difesa romanista, un innesto giovane che potrebbe crescere all’ombra del connazionale Juan (a proposito, per l’ex Leverkusen il futuro sarà ancora nella capitale, almeno stando alle dichiarazioni del suo agente).

Mentre impazza il toto-allenatore, con la candidatura di Villas Boas che prende corpo e la figura di Vincenzo Montella che non vuole sapere di abbandonare il timone, tiene sempre banco la questione portiere: Doni è il numero uno per l’aereoplanino ma non per i tifosi, Julio Sergio è afflitto da problemi muscolari che sanno di diplomazia e Lobont è uno spettatore non pagante, una situazione che richiede una certa urgenza nella risoluzione. Ecco che l’ipotesi Buffon prende sempre più corpo: un suo arrivo a Trigoria è pagato molto basso dagli scommettitori, un indizio che si aggiunge a quelli lasciati dagli addetti ai lavori, sempre più sicuri dell’addio alla Juventus, e dalle voci provenienti da Torino che parlano di rottura insanabile con la dirigenza bianconera. Tra notizie e notiziole, prepariamoci ad un’estate in prima linea…

[Mirko Porcari – Fonte: www.forzaroma.info]