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Samp, Iachini: “Siamo in finale ce la giochiamo alla grande”

La finale playoff si avvicina. Domani sera in un “Ferraris” che si preannuncia incandescente si consumerà il primo atto della sfida tra Samp e Varese. La posta in palio è altissima: la serie A. Mister Beppe Iachini, prima della rifinitura di questo pomeriggio è intervenuto in conferenza stampa per introdurre la delicata sfida contro i biancorossi lombardi:

“In questi giorni ci siamo concentrati più che altro sul recupero di alcune situazioni da valutare, mentre oggi ci rimettiamo tutti insieme. Ieri abbiamo fatto un lavoro tattico ma allo stesso tempo abbiamo cercato di valutare certi ragazzi e oggi li riverdremo tutti e penso che grandi problematiche non ce ne sono”.

Tra i pali domani ci sarà Sergio Romero, rientrato ieri dall’impegno con la Nazionale argentina: “Parlerò col ragazzo e con il preparatore dei portieri per capire il recupero del giocatore e si valuterà più che altro il fatto che Angelo Da Costa è amonito e sotto diffida. Sotto quetso aspetto verificheremo tutto; Romero lo conosciamo tutti, è un grande portiere, ma anche Angelo ha fatto molo bene”.

Dopo aver passato lo scoglio Sassuolo, guai a pensare che il Varese sia un avversario più semplice: “Non scherziamo, soprattutto dopo aver fatto una grandissima rincorsa e dopo aver fatto tanto sforzi per poter arrivare a questo punto che in pochissimi avrebbero scommesso su questo rincorsa. Ora siamo lì e ce la giochiamo alla grande. Sappiamo che è un appuntamento importante e dobbiamo fare una grande prestazione. Noi dobbiamo andare alla ricerca di quelle componenti per giocare due partite ad un certo livello, sapendo che dalla nostra abbiamo i nostri tifosi”.

Il tecnico blucerchiato non è d’accordo con chi dice che la squadra ha accusato un pò di stanchezza sabato in quel di Modena: “Non sono d’accordo, perchè noi con il Sassuolo abbiamo fatto bene nel compelsso. Abbiamo dominato all’andata; abbiamo concesso solo due situazioni, il gol ce lo siamo fatto da soli, quindi abbiamo concesso pochissimo e, al contrario, era una partita che doveva finire con 4 o 5 gol per noi. Per quanto riguarda la trasferta, la prima mezz’ora abbiamo giocato solo noi e quando poi siamo passati in vantaggio è scattato nella mente della squadra di difendere il doppio vantaggio, sbagliando. Il gol ha fatto sì che mettessimo un freno alla nostra mentalità e a quello che è stato il nostro Dna. Abbiamo comunque fatto due grandi partite e per qullo che è stato fatto sul campo la Samp ha meritato. Ora ci andiamo a giocare due partite diverse, da interpretare nella maniera giusta”.

Con il Sassuolo la Samp è apparsa un pò contratta, c’è il rischio che lo possa essere anche domani?: “Sono partite molto sentite. E’ normale che sia così. Si parla di mentalità, di spirito, di organizzazione, ma c’è anche un fatto interiore di emotività. Noi andiamo in campo con quell’entusiasmo che ci ha permesso di arrivare fin qua, mettendo in campo quelle che sono le nostre caratteristiche; con testa e cuore”.

Si dice che il Varese non abbia nulla da perdere, ma non è così per il tecnico blucerchiato: “Noi e il Varese siamo due squadre che paradossalmente hanno avuto lo stesso destino. Sono partite male, all’inizio hanno stentato e c’è stato un cambio di allenatore. Il Varese conosce questo campionato e soprattutto conosce i playoff. Hanno dato continuità al lavoro svolto, hanno fatto ottimi innesti ed hanno un bravo allenatore. Noi abbiamo percorso la stessa strada. Abbiamo avuto qualche difficoltà e piano piano con il lavoro settimanale, con la compattezza e con l’unità d’intenti siamo riusciti a mettere a posto i pezzi di come deve essere una squadra per conquistarsi la vittoria. In queste partite gli episodi sono determinanti e noi dobbiamo essere bravi a farli girare per il verso giusto”.

Nelle due partite di regular season il Varese ha ottenuto altrettanti successi e la squadra biancorossa si fa forte di queste due vittorie: “È giusto che si facciano forti. Hanno vinto, ma nella partita di andata col Varese noi eravamo un cantiere aperto, si parlava più di mercato e, anche se venivamo da un ottimo lavoro nella sosta natalizia, dovevamo mettere tanta benzina e lavoravo da poco con questi ragazzi, mentre nell’ultima partita di campionato abbiamo invece fatto scelte di un certo tipo. Non dimentichiamoci che abbiamo vinto a Modena e a Castellammare, dovevamo gioco forza risparmiare qualche giocatore, avevamo dei diffidati e non volevamo rischiarli e se oggi giochiamo la finale è per merito di certe scelte. Non a caso Verona e Sassuolo che hanno giocato a pieno reggime l’ultima partita hanno un po’ pagato dazio”.

“Non siamo favoriti in niente – tuona Beppe Iachini – Le vittorie si conquistano sul campo non per il nome che porti. C’è una rosa di giocatori che scendono sul campo e la vittoria poi devi guadagnartela. A gennaio l’età media della squadra si è abbassata e tanti giovani si sono messi in mostra, mentre i giocatori più esperti li hanno aiutati a crescere. Poi abbiamo i nostri tifosi. Ho ancora nelle orecchie il tifo dei nostri sostenitori contro il Sassuolo. Siamo convinti che anche domani sarà così e ci aiuteranno”.

Dopo tante domande relative alla squadra ecco una domanda più personale al tecnico di Ascoli: come giudica il suo operato e cosa vorrebbe che i tifosi pensassero del suo lavoro: “Spetta a loro dirlo. Io vedo solo quello che può essere il lavoro svolto. Se partiamo dall’inizio, io non sono un tipo che fa parole: già dopo una settimana, ero stato chiaro, sapevamo dove potevamo arrivare ma solo atraverso lavoro sul campo, attraverso i fatti, ma dentro me sapevo già dove potevanmo arrivare. Ci sono state delle difficoltà, dal cambio di allenatore alla retrocessione, non sono cose semplici da andare a ribaltare. Adesso invece si vede dalla stima della gente e della famiglia Garrone attraverso parole di stima”.

Infine ancora una dichiarazione sull’avversio di domani, il Varese: “È una buona squadra che gioca in questa maniera già da 2 anni. Perchè prima già con l’allenatore precedente, Sannino, sviluppava 4-4-2. Ora è arrivato Maran che ha continuato questo tipo di discorso, personalizzandolo. Sono una squadra seria che a gennaio ha integrato la rosa con i giocatori giusti, come Granoche. In difesa hanno giocatori d’esperienza come Terlizzi e Troest. È una squdra che si conosce bene, ha qualità tecniche importanti; saranno due parte molto difficili e dobbiamo essere perfetti in tutto quello che facciamo”.

[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]

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