Samp, Maxi Lopez: “Il 10 è un numero che ha tanta storia, è una maglia importante. Sono arrivato carico”

195

È stato il colpo di mercato di queste ultime ore Maxi Lopez. Il nuovo attaccante della Samp ha incontrato la stampa dall’AC Hotel di Corso Europa a Genova nel giorno del raduno della compagine di Ciro Ferrara:

Innanzitutto voglio ringraziare il presidente e la società che hanno avuto fiducia in me e sono contento. Sono arrivato carico. Ho unauna voglia enorme di giocare, fare gruppo, capire subito le idee del mister e dei compagni e cercare di mettermi in mostra e rendere contenta la gente e i tifosi. Voglio ringraziare il direttore Sensibile che è stato chiarissimo mi ha trasmesso subito l’idea del gruppo. Ho voluto sposare subito questo progetto che è un progetto serio di una squadra che darà sicuramente il massimo perchè la società e gente lo merita.

Se mi ritengo una prima punta? Il sistema lo sceglierà il mister. Io più che altro sono una punta di riferimento per struttura fisica e per come gioco. Spero di regalare tante soddisfazioni alla gente e alla Samp perchè hanno avuto fiducia in me e spero di rispondere a questa fiducia facendo tanti gol”.

L’attaccante argentino indosserà la maglia numero 10, un numero molto importante che però non spaventa il talento ex Catania e Milan: “So che il 10 è un numero che ha tanta storia, è una maglia importante. Mi sono preso subito questa responsabilità. Questa maglia a Genova è stata indossata da Pazzini, Mancini tutta gente importante. Farò il meglio per rispettare questa maglia e fare tutto ciò che posso per regalare tante soddisfazioni. Noi inoltre abbiamo avuto la fortuna di avere il numero 1 che è Maradona e sicuramente è un bel numero”.

Una parentesi anche sui giovani: “Per l’esperienza che ho avuto, si deve puntare sui giovani. Se hai 2 o 3 giocatori con esperienza in base a quello puoi fare un progetto. I giovani però son il futuro”.

Una battuta rapidissima sul derby: “Sarà speciale il derby. Ci sarà tempo a pensare al derby, ho fatto gol ai derby spero di continuare su questa strada, ora pensiamo a fare un bel ritiro.

Il Catania è una squadra che ha sempre giocato con il 4-3-3, aveva gli esterni che sono giocatori veloci. Cercherò di abituarmi a quello che serve al mister nella partita perchè se in una partita si cambia modulo in corsa noi dobbiamo essere pronti.

Ogni volta che sono venuto a giocare a Genova ho visto che la gente è bella tosta. Mi aspetto che ci sia gente e i tifosi si impegnino perchè abbiamo voglia di far bene, noi dentro il campo e loro fuori. Spero che quest’anno ci sia una campagna abbonamenti importante, così che loro ci diano sostegno”.

Il 20 di agosto ci sarà il “Trofeo Gamper”, partita amichevole il Barcellona, squadra dove ha militato da gennaio 2005 al 2006: “Sarà una bella sensazione. Ho avuto l’opportunità di tornare a Barcellona per la Champions ed è rimasto un rapporto incredibile con la gente e con qualche giocatore che è ancora lì. Il Gamper è un trofeo di presentazione e per noi sarà una bella esperienza e giocare in quel campo non è cosa di tutti i giorni”.

Altri argentini hanno vestito la nostra bellissima maglia, Veron e Ortega su tutti: “Con Veron non ho avuto la fortuna di parlare con lui, spero solo di continuare a fare bene come hanno fatto loro. Ho avuto la fortuna di giocare con Ortega. È una grande responsabilità per me, non solo come argentino, rispettare la maglia”.

Il nuovo numero 10 della Samp ha giocato nel Milan proprio al fianco di un altro ex doriano, Antonio Cassano: “Ho avuto la fortuna di giocare con Cassano e, al di là di campione che è dentro al campo, è un grande uomo, mi ha sempre parlato sempre bene della Samp e mi ha detto che gli piacerebbe un giorno giocare qua”.

Ultimo pensiero sulla Nazionale: “Sarebbe un grandissimo piacere, ma in questo momento non ci penso alla Nazionale. Penso a fare bene nella Samp, il primo obiettivo è raggiungere alti livelli poi se questo succede, la nazionale arriverà. Italia o Argentina? Non ci penso, la mia Nazionale è la Samp e cercherò di far bene qui”.

[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]