Samp-Roma, Lanna: “Partita aperta a qualsiasi risultato”

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Sampdoria-Roma, non una partita come tutte le altre per Marco Lanna: l’ex giocatore genovese ha avuto la fortuna di vincere uno scudetto, due Coppe Italia e una Coppa delle Coppe indossando la maglia della squadra della città dove è nato e cresciuto: 7 anni trascorsi in blucerchiato non si dimenticano tanto facilmente. Intervistato da mondopallone.it  Lanna ha parlato a tutto tondo di Samp, di Delio Rossi, di Palombo e del match con i giallorossi:

Marco Lanna, iniziamo con la domanda più banale: per chi batterà il suo cuore?

Eh, mica è facile rispondere. Sono genovese e calcisticamente la mia storia ha avuto inizio con la Samp, però quattro anni nella Capitale mi hanno fatto capire cosa significa essere un giocatore della Roma. Sono affezionato a entrambe.

Qual è il merito principale di Delio Rossi nella svolta blucerchiata?

Quello di aver riportato la serenità, puntando sul gioco e rilanciando un uomo simbolo come Palombo. Rossi è un allenatore esperto, abituato alle battaglie. In poche parole è proprio ciò che serviva alla Samp.

La Roma si presenterà a Marassi con un nuovo allenatore e con tutte le spinte psicologiche che ne conseguiranno. È un punto a favore per i giallorossi?

Quando una società cambia la propria guida tecnica, sicuramente nei calciatori subentra l’istinto a dare qualcosa in più. Però questa Sampdoria adesso ha un’anima e una logica ben precisa; il calore di Marassi, inoltre, è un dato da non sottovalutare. È una partita aperta a qualsiasi risultato.

È in grado di darci un giudizio su Aurelio Andreazzoli?

Sinceramente no. Ne ho sentito parlare, ma non conosco i suoi metodi tecnici. Comunque se una società come la Roma lo ha scelto per la propria panchina, significa che possiede tutti i mezzi per non sfigurare a questi livelli.

Cosa rappresenta l’esonero di Zeman? Forse una certificazione che il suo calcio non è adatto per trionfare nel massimo campionato?

Non giungiamo a conclusioni affrettate. Il calcio di Zeman non è in discussione, ci mancherebbe, piuttosto bisogna interrogarsi su altri problemi. Quando le cose non girano, in una piazza come Roma, ogni partita può sembrare un ostac0lo insormontabile; si è creato un vortice, probabilmente, dal quale si poteva uscire solo con una scelta drastica.

Prima parlava di Palombo. Quanto è importante la sua presenza per le sorti sampdoriane?

Molto. Angelo è prima di tutto un calciatore di caratura internazionale, poi un simbolo della storia recente blucerchiata ed un collante tra squadra e tifoseria. Averlo o non averlo fa un’enorme differenza.

Si vocifera che la Roma sia interessata a Mauro Icardi: sarebbe, qualora l’argentino dovesse lasciare Genova, il matrimonio ideale?

Parliamo di una grandissima società che punta con convinzione sui giovani di talento come Mauro: le premesse per un’operazione di successo ci sono tutte. Sono però del parere che un altro anno nella Sampdoria farebbe benissimo al ragazzo, che potrebbe giocare da titolare e migliorare ulteriormente. Così facendo, approderebbe in un top club con una sicurezza ancora maggiore nei propri mezzi e non soffrirebbe troppo le pressioni di una piazza abituata all’alta classifica.

[Lorenzo Montaldo – Fonte: www.sampdorianews.net]