Sampdoria-Milan: la chiave tattica

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logo-milanMolti tifosi rossoneri probabilmente si ricordano l’amaro debutto in campionato dei rossoneri a San Siro: qualche mese fa finì 0 a 1 per gli ospiti e si vide una partita molto brutta e disordinata da parte del Milan che fece suonare più di un campanello d’allarme tra le stanze di Milanello. Oggi quella sfida non può essere presa come termine di paragone: le due squadre in pochi mesi infatti sono cambiate molto; adottano un modulo diverso da quella sera [Il Milan si presentò in campo con un 4-3-1-2, mentre la Sampdoria con un 4-3-3 che però in fase difensiva diventava un 4-5-1] e la formazione ligure ha deciso di cambiare la propria guida tecnica, affidandosi al più esperto Delio Rossi che Domenica scorsa è riuscito nell’impresa di tornare da Torino con i tre punti in tasca.

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Normale quindi che Rossi punterà anche a sfruttare la scia psicologica che un successo in casa dell’attuale capolista del torneo ha indubbiamente lasciato nei suoi giocatori. Rispetto al suo predecessore, Ciro Ferrara, l’allenatore Riminese ha modificato la strategia di base, schierando la Samp con il 3-5-2, uno dei moduli più in voga negli ultimi tempi. Le altre due grosse innovazioni apportate dal tecnico consistono nell’aver riportato in pianta stabile tra i titolari Angelo Palombo, finito ai margini del progetto dopo una partentesi non proprio fortunata all’Inter, e sul lancio per ora ampiamente ripagato di Icardi in attacco: il giovane italo-argentino ha firmato la doppietta di Torino e si è messo in mostra per la grande rapidità e l’abilità palla al piede. Con un terminale così va da sè che la strategia in questo momento perfetta per la Sampdoria è il gioco di rimessa.

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Bersagliata da mille voci di mercato che la circondano, la squadra rossonera deve essere brava a non farsi distrarre dai discorsi che si leggono sui giornali riguardo alle possibili partenze ed acquisti,concentrandosi esclusivamente sul calcio giocato. Non sarà facile, perchè le situazioni in bilico nella rosa sono molte e vanno da Boateng ad Abate, passando per Mesbah, Traorè e Antonini.

L’emergenza difesa invece sembra in parte rientrata dal momento che Allegri recupera Mexes, di rientro dalla squalifica, e Zapata, anche se sulla sinistra dovrà rinunciare ancora a Constant; si prevede quindi ancora una volta il dirottamento di De Sciglio sull’out di sinistra. Ma il dilemma più grosso sarà in attacco. La squalifica di Pazzini infatti apre spazio a diverse soluzioni per il tecnico: Niang, Boateng o Bojan?

LA CHIAVE TATTICA: Mi aspetto che la Sampdoria imposti una partita simile a quella vista contro la Juve domenica scorsa, ossia che lasci deliberatamente l’iniziativa al Milan per poi cercare di rompere il gioco dell’avversario e sfruttare le doti da contropiedista del giovane Icardi. I rossoneri quindi dovranno essere bravi ad attaccare con ordine, cercando di perdere poche volte il controllo del pallone e di non farsi trovare sbilanciati sui controattacchi dei liguri. In fase offensiva invece il Milan dovrà puntare molto sull’allargamento del gioco: il 4-3-3 è la strategia ideale per attaccare una difesa schierata a 3.

DA SCHIERARE: M’baye Niang ha il fisico giusto per assolvere al meglio il lavoro di sponda e per porsi come punto di riferimento al centro del tridente; tra i nomi a disposizione di Allegri tra cui scegliere il sostituto dello squalificato Pazzini, è quello che sceglierei. Responsabilizzare i propri giovani deve essere il diktat di una società che si è posta come obiettivo primario lo svecchiamento della rosa per fondare un nuovo ciclo vincente.

DA EVITARE: Dal punto di vista degli uomini da schierare, eviterei di affidarmi a Boateng: il giocatore è evidentemente al centro di un periodo difficile ed è frastornato dalle voci di mercato, dai fatti di Busto e da una difficile collocazione tattica nel 4-3-3; in questo momento è forse meglio imporre uno stop e lavorare sulla psicologia per recuperare il calciatore.

L’altra cosa che a mio avviso Allegri deve assolutamente evitare è il 4-2-3-1, con l’inserimento di Bojan sulla trequarti. Abbiamo detto a più riprese che il 4-2-3-1 è un modulo che potrebbe rivelarsi adatto contro squadre particolarmente chiuse; ebbene, la Sampdoria non starà a guardare 90 minuti. Delio Rossi è cresciuto all’ombra di Zeman dal quale ha appreso il dogma fondamentale del calcio del Boemo: mai rinunciare ad attaccare. Disponendosi a 4-2-3-1 i rossoneri potrebbero offrire il fianco al contropiede ligure, dal momento che si tratta di una strategia che sbilancia molto la squadra in avanti.

[Alessandro Alampi – Fonte: www.ilveromilanista.it]