San Siro nerazzurra, 7 anni dopo il tabù è sfatato

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Sette anni e nove mesi dopo l’Udinese è tornata a battere l’Inter a San Siro. Un discorso che si era interrotto nel 2004 quando l’allora squadra allenata da Luciano Spalletti andava a dare un dispiacere a un vecchio cuore bianconero come Alberto Zaccheroni, che subentrò a campionato in corso sulla panchina della Beneamata al posto di Hector Cuper. Fu l’anno del Milan di Shevchenko e Kakà, che vinse il campionato con 82 punti, fu l’anno che vide i friulani riconfermarsi in zona Uefa. Un 2-1 in un freddo pomeriggio di febbraio quando Pinzi e Fava sorpresero Francesco Toldo, prima che Cruz accorciasse le distanze.

Proprio uno dei marcatori dell’epoca, Giampiero Pinzi, è l’ unico bianconero rimasto di quella squadra, che ha trovato nella squadra che ieri in Mauricio Isla ha trovato il match-winner. In mezzo 6 sconfitte, le ultime 3 consecutive, che facevano della San Siro tinta di nerazzurro un tabù, ma anche 2 pareggi risultati indigesti alla fine dei conti ai nerazzurri: il primo datato 28 febbraio 2007 pose fine alla serie record di 17 vittorie consecutive dell’Inter; la seconda, qualche mese più tardi, guastò l’esordio di campionato a quelli che erano i campioni d’Italia in carica. Un filo conduttore ha legato questa sfida negli anni: l’Inter sempre davanti. Ieri sera i ruoli erano invertiti e ciò che si è visto in capo ha legittimato la posizione in classifica dei friulani, più incisivi, pericolosi, vivi degli avversari. Come se il fattore campo non esistesse. O forse, proprio il giocare nella “Scala del calcio” è stata la molla in più per la super prestazione dei ragazzi di Guidolin che tornano a casa con 3 punti in più e un tabù in meno.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]